Archeologi al lavoro nello scavo di Góra Che?mska © Lubelski Wojewódzki Konserwator Zabytków Sotterrato a faccia in giù, con la testa staccata dal corpo e alcune pesanti pietre poggiate sul torso. Sono i segni tipici delle sepolture “anti vampiro”, le precauzioni rituali messe in atto per impedire ai defunti di risorgere e aggredire i viventi. La particolarità della tomba scoperta da un gruppo di archeologi a Góra Che?mska, nella Polonia nordoccidentale, però, è che il corpo apparteneva a un bambino vissuto nel XIII secolo: un’epoca, e una parte dell’Europa, in cui le storie sui vampiri erano presenti e diffuse, ma in genere a suscitare il terrore delle popolazioni erano individui adulti.
L’insolito ritrovamento, annunciato a settembre dalla Conservatoria provinciale dei monumenti di Lublino[1], è avvenuto durante alcun[...]
L’insolito ritrovamento, annunciato a settembre dalla Conservatoria provinciale dei monumenti di Lublino[1], è avvenuto durante alcun[...]
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