Gli studiosi di antichità bibliche sanno da tempo che buona parte degli eventi descritti nell’Antico Testamento come fatti dell’Israele antico probabilmente non ha fondamento storico, oppure è narrata in modo tale da rendere impossibile stabilire se corrispondono a realtà. Non molti, per esempio, oggi sostengono con fiducia che vi sia stata una deportazione generale degli ebrei in Babilonia dopo la caduta di Gerusalemme, nel 587 a. C. È molto più probabile, invece, che soltanto un’élite sia stata costretta a trasferirsi nell’odierno Iraq, dove maturò dolorose riflessioni sull’accaduto e mise mano alla formazione del canone biblico.
È su questo sfondo che vanno inquadrate ricerche come quella pubblicata di recente su PLOS ONE[1] da un gruppo di archeologi delle maggiori università israeliane. I me[...]
È su questo sfondo che vanno inquadrate ricerche come quella pubblicata di recente su PLOS ONE[1] da un gruppo di archeologi delle maggiori università israeliane. I me[...]
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