La testa di centauro © John Lee/Nationalmuseet, Danmark/CC BY-SA Nel Museo Nazionale Danese, a Copenaghen, c’è una testa in marmo d’epoca classica. È il frammento scultoreo di un centauro che sembra portarsi una mano sulla testa, e che, curiosamente, continua a dare dei grossi grattacapi agli studiosi da un paio di secoli a questa parte.
Il frammento giunse in Danimarca nel 1688 come dono al re Cristiano V, spacciato come decorazione appartenente al tempio di Artemide di Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico. Solo nell’Ottocento si capì che proveniva invece dal Partenone di Atene, parte di una metopa del lato sud con una scena di centauromachia.
Ma ancora oggi non si riesce a venire a capo del vero mistero che il reperto cela: sulla sua superficie, infatti, distribuita in maniera non uniforme, c’è una patina marrone [...]
Il frammento giunse in Danimarca nel 1688 come dono al re Cristiano V, spacciato come decorazione appartenente al tempio di Artemide di Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico. Solo nell’Ottocento si capì che proveniva invece dal Partenone di Atene, parte di una metopa del lato sud con una scena di centauromachia.
Ma ancora oggi non si riesce a venire a capo del vero mistero che il reperto cela: sulla sua superficie, infatti, distribuita in maniera non uniforme, c’è una patina marrone [...]
L'articolo completo, come alcuni di quelli pubblicati sugli
ultimi 4 numeri di Query, è
disponibile solo per gli abbonati. Se vuoi leggerlo per
intero, puoi abbonarti a
Query
Se invece sei già abbonato, effettua il login.
Tutti gli altri articoli possono essere consultati qui . Grazie.
Tutti gli altri articoli possono essere consultati qui . Grazie.