Da oltre un secolo studiosi e appassionati hanno cercato di localizzare il punto in cui sorgeva la mitica isola di Atlantide, descritta da Platone. L'ultima ipotesi è quella avanzata da un ricercatore francese, Jacques Collina-Girard dell'Università del Mediterraneo di Aix-en-Provence, che avrebbe fatto la scoperta mentre era impegnato in altri studi.
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Il suo scopo era quello di realizzare una mappa ipotetica della costa dell'Europa occidentale di 19.000 anni fa, quando il livello del mare era di130 metri più basso rispetto a quello attuale. La sua ricostruzione rivela un antico arcipelago, con un'isola che si troverebbe proprio dove Platone descrisse Atlantide: cioè appena fuori dalle Colonne d'Ercole, che noi oggi chiamiamo stretto di Gibilterra. Circa 11.000 anni fa, alla fine della glaciazione, il livello dei mari ritornò a salire di circa 2 metri per ogni secolo, secondo quanto si ricava studiando i coralli, e l'isola fu ricoperta dalle acque.
Alcune cose, però, non combaciano con la teoria di Platone. Egli, per esempio, descrive Atlantide come più grande della Libia e dell'Asia messe insieme. L'isola trovata da Collina-Girard era invece lunga 14 chilometri e larga appena cinque. Platone inoltre riferisce che fu l'attività vulcanica a far affondare Atlantide, non il rialzamento del livello del mare.
MP
Per saperne di più:
- Richard Ellis, "Atlantide", Corbaccio, 1999. La più recente e accurata analisi critica della leggenda di Atlantide.