Progetto Serpo. Il piano occulto di Steven Spielberg

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La Devils Tower nel Wyoming, Stati Uniti, che fu usata come location per l'arrivo dell'astronave aliena nel film ''Incontri ravvicinati del terzo tipo''.
Il film Incontri ravvicinati del terzo tipo diretto da Steven Spielberg, ha recentemente compiuto 40 anni; le prime proiezioni nei cinema americani avvennero infatti nel novembre del 1977. La storia a sfondo ufologico si conclude con l’epico arrivo della grande astronave aliena che atterra lasciando uscire le persone rapite nel corso degli anni, mentre alcuni alieni umanoidi fuoriescono e decidono di portare via con loro a bordo un solo essere umano, uno dei protagonisti principali. Il fortunato viene selezionato dagli alieni all’interno di un gruppo che, oltre al prescelto, era composto da altri dieci uomini e due donne.

La trama è abbastanza nota e una digressione in chiave cerchiologica l’abbiamo già affrontata su queste pagine[1] qualche tempo fa. Meno noto è che, secondo alcuni, Spielberg avrebbe preso spunto da una storia realmente accaduta per scrivere la sceneggiatura del suo film. In questa prospettiva alternativa l’obiettivo del regista americano non sarebbe stato quello di realizzare un film di fantascienza, bensì bensì una sorta di documentario con il fine recondito di preparare le masse al contatto alieno che dovrà avvenire in un futuro prossimo.

Uno dei particolari rivelatori di questo incredibile scenario consisterebbe proprio nel riferimento che Spielberg fa nel finale del film al gruppo di dieci uomini e due donne pronte a salpare con l’astronave aliena. Cerchiamo di ricostruire il perché.

Per comprendere l’origine di questa storia bisogna tornare indietro al 1947, l’anno del famoso incidente di Roswell nel Nuovo Messico, Stati Uniti, in cui si sarebbe verificato il presunto schianto di un’astronave aliena e il conseguente recupero di materiali e resti alieni da parte dei militari statunitensi.

Fra i vari elementi, una parte della narrativa ufologica ha incluso anche il fatto che uno di questi alieni sarebbe sopravvissuto allo schianto e avrebbe rivelato di provenire dal presunto pianeta di nome Serpo, facente parte del sistema stellare binario Zeta Reticuli[2] distante poco più di 39 anni luce dalla Terra.

Prima della sua morte avvenuta nel 1952, l’alieno sopravvissuto sarebbe riuscito a fornire ai militari coinvolti informazioni tecniche sulla strumentazione presente nell’astronave, tra cui anche un dispositivo in grado di comunicare con i propri simili su Serpo che la creatura utilizzò con successo. Attraverso questo scambio di informazioni fra la Terra e il pianeta alieno, nuovi extraterrestri provenienti da Serpo giunsero ancora sulla Terra nel Nuovo Messico nell’aprile del 1964. Val la pena però fare qualche veloce considerazione di buon senso prima di proseguire.

Se qualcuno avesse ancora dubbi sul fatto che questa è pura fantascienza e narrazione ufologica priva di riscontri, anche senza possedere troppe conoscenze scientifiche e astronomiche, si può facilmente comprendere che se fossimo in grado di inviare verso Zeta Reticuli una domanda tramite un segnale radio, questo impiegherebbe 39 anni per giungere a destinazione. Anche assumendo che lì ci fosse qualcuno in grado di decodificarlo e rispondere velocemente, la risposta arriverebbe sulla Terra dopo altri 39 anni. In altre parole un messaggio inviato nel 1947 vedrebbe l’arrivo della sua prima risposta sulla Terra solamente nel 2025. Ad ogni modo, se gli elementi riportati al momento non sono plausibili, la prosecuzione della storia lo è ancora meno.

La nuova spedizione aliena, atterrata nell’aprile del 1964 presso la località di Alamogordo, recuperò i resti degli alieni che erano deceduti nell’incidente del 1954 ed ebbe degli scambi di informazioni in inglese, grazie a un dispositivo in grado di tradurre le comunicazioni, con la delegazione militare americana che li accolse. Un po’ di pazienza ancora perché il primo cerchio sta per chiudersi su Spielberg.

Nel 1965 gli statunitensi attivarono con questi alieni un programma di scambio e, con grande cura, selezionarono dodici militari, dieci uomini e due donne, che furono adeguatamente addestrati per la spedizione su Serpo, esattamente come nel finale del film Incontri ravvicinati del terzo tipo. Tutte coincidenze?

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Il regista Steven Spielberg
Nuovi alieni atterrarono ancora una volta sulla Terra, lasciarono uno di loro sul nostro pianeta e ripartirono con i dodici militari americani che sarebbero dovuti rimanere su Serpo almeno dieci anni prima di rientrare alla base. Il viaggio verso Serpo durò solo dieci mesi. Se vi state chiedendo come ciò sia potuto avvenire, la risposta è molto semplice: l’astronave aliena era in grado di viaggiare a 40 volte la velocità della luce.

Non tutto però andò alla perfezione, nel 1978 ritornarono solo otto dei militari che avevano lasciato la Terra, sette uomini e una donna, perché due nel frattempo erano morti su Serpo, mentre gli altri due avevano optato per rimanere sul pianeta alieno. Gli otto militari rientrati sulla Terra via via passarono a miglior vita, l’ultimo di loro morì nel 2002.

Tutte queste preziose e molte altre solide informazioni ci sono giunte grazie a una fonte il cui nome è un programma: Request Anonymous.

La persona dietro questo pseudonimo dichiarò di essere un impiegato del governo americano in pensione, che era stato coinvolto in uno speciale programma, il Progetto Serpo appunto, e spiegò che, conoscendo le informazioni in maniera diretta, aveva deciso di descrivere tutto dettagliatamente[3] via mail a una mailing-list ufologica.

Curiosamente, rispetto al dipanarsi degli eventi narrati, la clamorosa rivelazione dei fatti è in realtà avvenuta in tempi abbastanza recenti. Le prime informazioni inviate da Request Anonymous risalgono infatti al novembre 2005; prima di quel momento storico, del progetto Serpo non appare in rete alcuna traccia[4].

Una ricerca abbastanza affidabile converge inoltre nell’identificare[5] in tale Richard Doty la fonte anonima delle informazioni. Si tratta di un nome noto nel campo dell’ufologia americana, che pubblicò intorno alla metà del 2006, insieme a un secondo autore di nome Robert Collins, il libro The Black World of UFOs: Exempt from Disclosure. Questo pochi mesi dopo l'esplosione mediatica del Progetto Serpo. Tutte coincidenze?

Nelle note del libro[6] viene inoltre indicato che Richard Doty avrebbe contribuito in qualità di consulente (anche qui il condizionale è assolutamente d’obbligo) alla miniserie televisiva ufologica Taken[7], trasmessa per la prima volta nel dicembre 2002 negli Stati Uniti. Il più importante dei due produttori esecutivi della miniserie Taken era proprio Steven Spielberg e dunque un secondo cerchio si chiude intorno al regista americano. Ancora una coincidenza?

Aspettiamo la risposta che arriverà dal pianeta Serpo nel 2025 e ne sapremo senz’altro di più.

Note


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