All'indomani dell'attacco terroristico alle Twin Towers e al Pentagono, avvenuto l'11 settembre 2001, i commenti a caldo sull'evento sono stati presto turbati da voci minoritarie, ma inquietanti, che indicavano nell'onnipotente società segreta degli "Illuminati" la mente del tremendo assalto. Le voci si sono rapidamente diffuse e hanno trovato alimento dal clima di panico creatosi nei giorni immediatamente successivi all'evento. In sostanza, l'attacco terroristico sarebbe stato organizzato allo scopo di provocare una instabilità mondiale e la scalata al controllo del pianeta da parte degli stessi Illuminati in un disegno in cui i vari Bush, Blair, Osama Bin Laden, Saddam Hussein non sarebbero altro che pedine nelle mani di forze più grandi1.
Interpretazioni del genere sono abbastanza frequenti in occasione di eventi eccezionali e rientrano in quella che una letteratura ormai consolidata definisce "Teoria delle Cospirazioni". Con questo termine si intende una visione del mondo secondo cui tutto quanto accade è riconducibile al disegno occulto di sinistri individui che cospirano per raggiungere precisi obiettivi sociali (la conquista, il dominio, la fine del mondo) disseminando disoccupazione, guerre, carestie, povertà, ecc. I sostenitori di queste teorie sono chiamati "Teorici delle Cospirazioni" (o PCT da Paranoid Conspiracy Theorists) e sono particolarmente noti negli Stati Uniti, dove pubblicano libri e appaiono spesso in televisione.
La tendenza a costruire modelli esplicativi cospiratori di quanto avviene nel mondo è vecchia come l'umanità. Nell'antica Grecia gli dei omerici complottavano perché le trame della guerra troiana si dipanassero secondo schemi a loro cari. Oggi gli dei dell'olimpo omerico si sono secolarizzati e sono divenuti i Vecchi Saggi di Sion, i Capitalisti, gli Imperialisti, i Massoni, i Fondamentalisti, il W.T.O., ecc. Le loro cospirazioni, però, continuano a essere avvertite come serie minacce, il che sollecita la mobilitazione di uomini e risorse le cui azioni -spesso tragiche, come nel caso della congiura ebrea propagandata dai nazisti - possono produrre effetti reali.
Tre sono i modelli di riferimento a cui attinge l'immaginario cospirazionista contemporaneo: il modello apocalittico di ispirazione religiosa, il modello ufologico e il modello degli Illuminati, tutti accomunati dall'idea che la fine del mondo sia vicina.
Il primo modello
Il primo modello - il più remoto - risale alla Bibbia. Non a caso la formazione religiosa è molto importante per capire le tesi dei PCT. Il libro più citato dai Cospirazionisti è l'Apocalisse di Giovanni: il suo alto contenuto allegorico, infatti, si presta facilmente a essere interpretato nei modi più svariati e può essere adattato ad eventi contemporanei.
Come è noto, il Libro dell'Apocalisse ha ispirato diversi movimenti millenaristici, quei movimenti religiosi, cioè, che attendevano l'avvento di un regno millenario di Cristo sulla terra che avrebbe dovuto precedere il giudizio finale. Questi movimenti hanno caratterizzato diverse epoche storiche fino alla modernità e sono stati spesso causa di agitazioni sociali. Ma la disposizione visionaria, metaforica e allegorica dei testi biblici ispira ancora oggi molti interpreti, convinti della assoluta affidabilità delle rivelazioni contenute nei libri sacri. Uno dei più noti PCT americani, ad esempio, Jay Whitley, sostiene che sia il Vecchio che il Nuovo Testamento contengono informazioni sui segni che preannunceranno la fine del mondo. Tra questi sono da menzionare: il ricongiungimento delle nazioni del vecchio Impero Romano in Europa; la restaurazione dello stato di Israele e la crescente ostilità delle nazioni nei suoi confronti; l'instaurazione di un sistema unico di governo mondiale; l'imposizione di un sistema monetario mondiale; lo sviluppo di una religione mondiale sincretistica, presidiata da un falso profeta; l'ascesa al potere di un dittatore mondiale, che eliminerà le libertà individuali e dimostrerà una ferocia e crudeltà inaudite e altro ancora. Ogni nuovo evento è considerato il segno di un'era che porterà l'umanità alla sua fine e trova un facile corrispettivo biblico che dimostra, secondo i PCT, la verità dei vaticini apocalittici.
Il secondo modello
Il secondo modello cospirazionista è quello dell'Ufologia, disciplina elusiva che assume versioni diverse a seconda della nazione di riferimento. Negli Stati Uniti, a partire dall'inizio degli anni ottanta, gli ufologi americani hanno sostenuto, con sempre maggiore convinzione, la tesi che il governo USA cercasse di depistare le indagini sui dischi volanti. Secondo gli ufologi, la CIA, l'FBI e altre istituzioni avrebbero indagato in profondità sulla questione degli Oggetti Volanti non Identificati, ritenuti un'arma segreta dei sovietici, e avrebbero prodotto importanti documenti segreti. Le associazioni ufologiche, organizzatesi nel CAUS (Citizens Against UFO Secrecy), si batterono perché questi documenti fossero resi pubblici anche in virtù della promulgazione, nel 1973, del FOIA (Freedom of Information Act) che permetteva il libero accesso ai documenti governativi. In seguito si sparse la voce che il governo americano avesse stipulato un patto con un gruppo di alieni, in possesso di saperi e tecnologie molto avanzati, allo scopo di colonizzare il pianeta Terra. Addirittura, il presidente degli Stati Uniti avrebbe concesso agli alieni il permesso di prelevare cittadini americani per eseguire esperimenti genetici. Il tutto sotto la supervisione di un gruppo occulto, il "Majestic 12", la cui esistenza sarebbe stata confermata da documenti firmati dallo stesso presidente. Gli USA avrebbero anche concesso agli alieni alcune basi operative, tra cui la famigerata "Area 51", in cui troverebbero attuazione le più incredibili macchinazioni ai danni dell'umanità2.
Il terzo modello
Il terzo modello di riferimento per i PCT è costituito dagli Illuminati. Gli Illuminati sono una società segreta sorta nella Baviera tedesca alla fine del diciottesimo secolo, i cui obiettivi politici includevano l'affermazione di principi repubblicani e l'abolizione della monarchia attraverso attività segrete e cospiratorie, compresa l'infiltrazione di altre organizzazioni. Il loro giuramento, tra l'altro, recitava l'impegno di: "sterminare tutti i re; di distruggere la potenza del Papa; di predicare la libertà dei popoli ,di fondare una repubblica Universale,"3. Gli Illuminati ebbero scarso successo e, dopo quindici anni, sparirono dalla scena. I Teorici delle Cospirazioni, però, credono che gli Illuminati esistano ancora o nella loro forma originaria o in altre forme. La loro caratteristica sarebbe quella di essere nascosti agli occhi del pubblico, di vantare una discendenza di migliaia di anni e di essere molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla. Soprattutto gli Illuminati conterebbero su una struttura sopranazionale e reticolare, il cui potere risiederebbe nell'occulto e nell'economia. Possederebbero tutte le banche internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma principalmente sarebbero infiltrati nella politica e dirigerebbero la maggior parte dei governi e degli organi sovranazionali primi fra tutti l'ONU e il Fondo Monetario Internazionale. I simboli di questo pericoloso Ordine sarebbero persino impressi sulla banconota del dollaro americano. Secondo i cospirazionisti, Bill Clinton sarebbe stato preparato alla missione di presidente dagli Illuminati fin dalla gioventù. Naturalmente, l'obiettivo della Società è creare un Unico Governo Mondiale e un Nuovo Ordine Mondiale in cui la gente ha dei micro-chip impiantati in testa e la società è basata sulla sorveglianza costante. Negli USA è stata loro dedicata una trilogia, scritta da Robert Anton Wilson, figura di spicco della scena underground d'oltreoceano4.
Ad ognuno il suo
Questi tre modelli non sono certo gli unici. Chiunque leggesse un testo scritto da un Teorico delle Cospirazioni si renderebbe presto conto dell'enorme mole di riferimenti, fatti, eventi, idee, date che sostanziano il discorso dei PCT. Inoltre, ogni Teorico gode di un suo modello di riferimento che, naturalmente, permette di spiegare tutto ciò che avviene in maniera complessa e reticolare. La logica cospirazionista è sorretta da una fervida fantasia che consente di rintracciare trame oscure in qualsiasi accadimento.
Ad esempio, nel 1991, il discorso agli Stati dell'Unione di George Bush - in cui si faceva riferimento a un Nuovo Ordine Mondiale, dove nazioni diverse si sarebbero unite in causa comune per realizzare le aspirazioni universali dell'umanità: pace e sicurezza, libertà e governo della legge - fu interpretato da alcuni PCT come la dichiarazione ufficiale del prossimo dominio del mondo da parte dell'Anticristo. Secondo questo modello di pensiero, molti fatti negli ultimi tre secoli sarebbero stati architettati, fomentati o finanziati per favorire il compimento della cospirazione globale annunciata da Bush: la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dell'ideologia Comunista, la Prima Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell'ideologia Nazista, la Seconda Guerra Mondiale, la fondazione dell'ONU, la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dell'Europa Unita, l'assassinio dei KKK (Kennedy, King, Kennedy), l'AIDS, l'eccidio di WACO, la Microsoft, l'Euro. In questo senso, la dichiarazione del presidente americano sarebbe solo la consacrazione ufficiale di una serie di eventi già in atto.
Ma i PCT sono convinti che anche eventi apparentemente neutri abbiano a che vedere con una rete insospettabile di rimandi e congiure che cela significati sconosciuti ai più. Così, la morte di Lady Diana sarebbe, in realtà, una morte apparente, orchestrata dalla stessa Diana per ritirarsi a vivere in tranquillità. Secondo un'altra versione, invece, Diana sarebbe stata uccisa dai servizi segreti britannici per "ragioni di Stato". Altri, ancora, ritengono che il vero bersaglio fosse il suo nuovo amante, Dodi Fayed.
Anche l'AIDS ha una storia segreta che naturalmente i cospiratori si guardano bene dal diffondere. Più precisamente, l'AIDS sarebbe stato creato in laboratorio come arma di sterminio controllato di omosessuali, drogati, persone di colore e poveri del mondo. Un'altra versione meno esoterica, sostenuta da alcuni Fondamentalisti Religiosi, considera il virus come una punizione divina apparsa per colpire pericolosi peccatori (omosessuali, tossicodipendenti, prostitute, ecc.) che con il loro comportamento offenderebbero Dio e l'umanità. In questo modo, il tragico virus diviene lo strumento spietato di una divinità vendicatrice, motivata da sentimenti reazionari.
Cospirazione in rete
Nemmeno Internet sfugge alla logica cospiratoria. La Rete delle Reti sarebbe stato inventata dagli Illuminati - sempre loro - per:
- spiare le persone. I Cospirazionisti pensano che, navigando su Internet, le persone cedano volontariamente preziose informazioni che saranno usate per un più efficace controllo dell'umanità;
- influenzare la mente umana con pensieri negativi. I Cospirazionisti credono che le lettere WWW abbiano un immediato richiamo sessuale in quanto la W è la ventitreesima lettera dell'alfabeto e tre volte ventitré è sessantanove, noto simbolo sessuale.
- adorare satana. I cospirazionisti credono che le lettere WWW abbiano un chiaro significato satanico, oltre che sessuale, poiché, essendo la W la sesta lettera dell'alfabeto ebraico, rimandano al famoso numero della bestia 666.
- drogare le persone per tenerle in potere. Il noto PCT Robert Sterling ha confrontato gli effetti di Internet con quelli dell'LSD sulle persone e ha suggerito che entrambi sono stati creati dal Ministero della Difesa Statunitense per destabilizzare e distruggere il mondo.
E allora perché?
Come si è detto in precedenza, i PCT sono oggi degli opinionisti noti e apprezzati, soprattutto negli Stati Uniti. Tra i più famosi sono: David Icke, il quale sostiene che l'origine degli Illuminati sia extraterrestre e che l'invenzione del calendario gregoriano sia funzionale all'imminente governo degli alieni; Jim Keith, morto nel 1999 e autore di nove libri sulle cospirazioni; Ken Adachi, secondo cui il Nuovo Ordine Mondiale includerebbe non solo gli Illuminati, ma anche il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, la Commissione Esecutiva, il Club di Roma, i Massoni, i Cavalieri di Malta e molti altri gruppi; Myron Fagan, che individua in ogni evento storico un pezzo del disegno concepito da quanti vogliono istituire un Nuovo Ordine Mondiale; Milton William "Bill" Cooper, sostenitore di una copertura dell'atterraggio alieno a Roswell da parte del governo americano e che crede nell'AIDS come strumento per ridurre la popolazione nera, ispanica e omosessuale; Robert Gaylon Ross, che utilizza, a sostegno delle sue teorie cospiratorie, una versione alternativa della fisica.
A questo punto la domanda è: come spiegare questo complottismo sfrenato? Perché i PCT hanno seguito? Naturalmente le cospirazioni esistono e non si vuole qui affermare che tutte le ipotesi di complotto siano false. Il punto è che per i PCT qualsiasi cosa accada rientra in una cospirazione e rimanda a foschi disegni di organizzazioni segrete. Forse è più facile spiegare perché simili teorie si diffondano: le moderne comunicazioni di massa hanno reso possibile a chiunque istituire una propria agenzia stampa o apparire in TV. Inoltre, dato il carattere sensazionalistico di queste teorie è facile comprendere come trovino un pubblico avido di comode emozioni. Spesso, i PCT cavalcano l'onda emotiva di avvenimenti eccezionali come omicidi, attentati terroristici, avvistamenti di oggetti misteriosi che hanno una forte presa sull'immaginario collettivo. Le teorie dei PCT, poi, sembrano costruite su misura per soddisfare la ricerca del misterioso e dell'inspiegabile che fa la fortuna di generi letterari come il Giallo e l'Horror. Da un punto di vista estetico, sono ben architettate e indubbiamente ingegnose: vere e proprie architetture della paranoia.
È facile cadere nella tentazione di relegare i PCT tra i paranoici e sostenere che i loro discorsi attecchiscono sfruttando le paure sociali della nostra società. Ma una riduzione ad hominem non renderebbe giustizia al successo delle Teorie Cospiratorie.
Un'interpretazione più corretta considera il bisogno di senso degli esseri umani. I mondi dei PCT sono ordinati e significativi e ogni evento è organizzato fin nel più infimo dettaglio, come in un disegno costruito da un dio onnipotente. Le cospirazioni sono orchestrate da uomini cui nulla sfugge e che sembrano prevedere tutto. Menti diaboliche o illuminate che vogliono farsi carico del mondo o distruggerlo. La mente umana ritiene impossibile che gli eventi siano casuali: deve esserci uno schema che razionalizzi tutto quello che ci succede. Tutte le volte che accade qualcosa di male, questo deve per forza essere imputato alla volontà perversa di una forza malvagia. È difficile accettare la verità della morte di un personaggio amato o di altri eventi nella loro crudezza. Di fronte alla complessità caotica del mondo, i PCT reagiscono attribuendogli un disegno a volte altrettanto complesso, ma comprensibile; un disegno in cui loro hanno un ruolo importante: quello degli svelatori. Ad esempio, in occasione dell'attacco dell'11 settembre 2001 agli USA, David Icke ha "rivelato" che la stessa data 11/9 (in americano 9/11) non è casuale, rimandando a 911, il numero delle emergenze negli Stati Uniti. In questo modo i PCT si sottraggono all'oblio e diventano famosi. Tutto è al suo posto o tornerà al suo posto. C'è ordine e senso. La vita è significativa.
È indubbiamente più rassicurante pensare che il male abbia una spiegazione, anche se questa spiegazione presuppone losche trame internazionali. Imputare un evento a qualcuno , chiunque esso sia ,è sicuramente più accettabile che imputarlo al caos. Gli psicologi sostengono che la differenza tra paura e angoscia è che la prima si riferisce sempre ad un oggetto ("ho paura del buio, della mafia, di mia madre"), mentre la seconda è indefinita. Ne consegue che la paura è preferibile all'angoscia, perché almeno si sa di chi si ha paura. Ed è esattamente quello che succede con le Teorie Cospiratorie. Imputare un avvenimento agli Illuminati è più confortante che non imputarlo per niente. Si ha bisogno di un capro espiatorio che permetta di esorcizzare il male. Come afferma il filosofo Cassirer, siamo condannati al significato.
Nel caso delle cospirazioni che riguardano personaggi famosi morti giovani o in circostanze drammatiche, una meccanismo psicologico sottostante è quello che è definito wishful thinking, cioè il pensare che qualcosa sia vero solo perché lo desideriamo. È meno deprimente immaginare che la star preferita sia ancora viva e che, semplicemente, non vuole rivelarlo perché ha bisogno di privacy o perché è un agente segreto o per altro. Il problema è che le Teorie Cospiratorie si presentano molto elaborate e sono costrette a inventare trame improbabili per riempire i vuoti narrativi. Il risultato è un racconto forzato che, però, agli occhi del seguace appare plausibile o, almeno, consolatorio.
Come corollario, le cospirazioni inducono una mentalità paranoica in cui tutti complottano contro tutti. Ogni evento acquista, così, una nuova luce. Le coincidenze non sono mai tali. Ogni fatto, per quanto minimo, ha un suo ruolo ben preciso nella trama dei cospiratori. Il finalismo prevale sulla casualità. La diffidenza sulla fiducia. La teoria assume la forma di un'ipotesi ad hoc: è costruita così bene da essere retoricamente convincente. Assomiglia ad un puzzle i cui pezzi vanno solo messi insieme, anche se, a volte, il disegno finale cambia e, allora, bisogna ricominciare a congetturare e assemblare.
Un'altra fallacia delle cospirazioni è di tipo epistemologico: le teorie dei PCT non sono falsificabili. Il cospiratore, al fallimento della sua teoria, obietterà che, in realtà, quel certo evento è stato solo rimandato o non si è verificato perché i cospiratori ritenevano opportuno che non dovesse momentaneamente verificarsi o che si è verificato e i suoi effetti non sono percepiti o ci dominano talmente che non ne abbiamo coscienza. Ogni elemento potenzialmente falsificante è interpretato come ulteriore prova della perversità e della sottigliezza del nemico e, quindi, come prova a favore della verità della cospirazione. Ad esempio, i Teorici delle Cospirazioni ritengono che gli Illuminati, in realtà, abbiano raggiunto i loro obiettivi e siano penetrati in ogni governo di ogni stato del mondo. Essi sono responsabili di ogni male e di ogni misfatto che possa accadere; il fatto che non sia mai stata trovata una prova della loro esistenza serve solo a farne una organizzazione più forte e più inquietante. Allo stesso modo, i Teorici delle Cospirazioni menzionano spesso documenti segreti o conversazioni private che "per ovvie ragioni" non possono essere svelati. Paradossalmente, la rivelazione di una trama segreta si basa su informazioni occulte che non potrebbero mai essere addotte come prova, ma che sono efficaci nell'evocare il mistero che circonda la rivelazione.
Ne consegue che, le cospirazioni hanno l'ulteriore effetto collaterale di indurre una condizione di fatalismo e di inerzia: se la fine del mondo è vicina, è inutile darsi tanto da fare. È tutto già deciso da tempo e tutti siamo solo pedine di un gioco più grande di noi. Nonostante gli inviti all'azione dei PCT, i complotti da loro vaticinati appaiono talmente estesi e pervasivi che un sospiro di rassegnazione sembra essere l'unica soluzione possibile. In ultima analisi, credere nelle Teorie delle Cospirazioni è funzionale ad una visione socialmente e politicamente conservatrice della vita. Ogni possibile reazione è già stata prevista ed è adoperata dalla lobby di turno per rinforzare il complotto, stornando l'attenzione dai veri obiettivi dei congiuratori. Così, se Hitler inizialmente poteva sembrare l'incarnazione dell'Anticristo, la sua morte, secondo alcuni PCT, rientrò in una diabolica manovra dei Signori del Mondo per conquistare il pianeta secondo una strategia alternativa. Non c'è scampo. L'onnipotenza di massoni, alieni e cospiratori vari ci domina in maniera incontrastata.
Le parole più dure e sagge sulla fragilità delle teorie cospirative sono state scritte dal filosofo Karl Popper. Secondo Popper, le Teorie Cospiratorie sono tanto pervasive e ubiquitarie quanto infrequenti e inefficaci, perché i risultati conseguiti, solitamente, differiscono ampiamente dai propositi originari, come dimostra la cospirazione nazista. Ciò è talmente vero che, a suo avviso, compito principale delle scienze sociali dovrebbe essere l'indagine delle ripercussioni sociali, non intenzionali, che seguono alle azioni umane intenzionali.
L'inefficacia pratica delle cospirazioni è evidente, per Popper, da questo esempio:
"Se una persona desidera comprare urgentemente una casa in un certo quartiere, possiamo sicuramente supporre che non intende elevare il prezzo di mercato delle case di quel quartiere. Ma il fatto stesso che egli si presenta sul mercato come acquirente, tenderà a far aumentare i prezzi. Rilievi analoghi valgono per chi intende vendere. Si consideri anche un esempio in un caso assai diverso: se uno decide di fare un'assicurazione sulla vita, è improbabile che abbia intenzione di incoraggiare altri ad investire denaro in azioni assicurative. E ciononostante sarà così.
Da questo comprendiamo, chiaramente, che non tutte le conseguenze delle nostre azioni sono intenzionali, e dunque che la teoria sociale della cospirazione non può essere vera, perché equivale all'asserzione che tutti gli eventi, anche quelli a prima vista non premeditati da alcuno, sono l'esito deliberato dell'azione di coloro che ad essi miravano per interesse"6.
Per Popper, la Teoria Sociale della Cospirazione è una forma di teismo, in cui divinità capricciose reggono ogni cosa. È una conseguenza del venir meno del riferimento a Dio e dei tentativi di trovare un adeguato sostituto. Per il momento, il posto della divinità è occupato da sinistri gruppi di pressione cui si può imputare di aver organizzato tutte le sventure di cui soffriamo. Il fatto interessante è che le cospirazioni mai, o quasi mai, si realizzano nella maniera prestabilita semplicemente perché mai nulla riesce esattamente nel modo prestabilito. Nella vita sociale è difficile provocare il preciso effetto che desideriamo per il gran numero di variabili umane coinvolte e perché, normalmente, si ottengono conseguenze non desiderate, come dimostra l'analisi delle cospirazioni progettate nella storia da Omero ad oggi7.
Probabilmente un PCT potrebbe pensare che le spiegazioni finora proposte sulla genesi del Cospirazionismo sono esse stesse strumenti che le lobby segrete usano per deviare l'attenzione della gente dai veri obiettivi. Ma, se le cospirazioni sono così segrete, come mai tante persone ne parlano, ne scrivono e sembrano conoscerne le trame? Non sarà anche questa una macchinazione?
E se anche i critici delle Teorie Cospiratorie facessero parte dei cospiratori?
Forse.
Ma forse cercano solo di capire perché gli esseri umani attribuiscano al mondo e ai suoi abitanti disegni e intenzioni occulte.
Note
1) Vedi, ad esempio, l'articolo di David Icke, "Il Disastro del World Trade Center: Cui prodest?" disponibile su www.disinformazione.it
2) Vedi articolo "Complottismo", di Roberto Manzotto rinvenibile su www.cicap.org/enciclop nella sezione "Ufo ed Extraterrestri"
3) Vedi l'articolo di Giuseppe Cosco," Il simbolismo esoterico del dollaro disponibile" su coscogiuseppe.tripod.com
4) I testi pubblicati in italiano sono: Wilson, R.A. Shea, R.1995, 1997, 2000.
5) Vankin J., Whalen J.
6) Popper, K. 1972, pp. 580-581
7) Popper, K. 1972. pp. 212-214
Bibliografia
Cohen, E. D. 1988. The Mind of the Bible Believer. Buffalo: Prometheus Books.
Ferguson, M. 1999. La cospirazione dell'Acquario. Milano: Tropea
Howard, M. 1989. The Occult Conspiracy. Rochester, VT: Destiny Books.
Lewis, D. 1993. Prophecy 2000. Green Forest, AR: New Leaf Press.
Lindsey, H. C.C. Carlson. 1970. The Late Great Planet Earth. Grand Rapids: Zondervan Publishing House.
Popper K. 1972. Previsione e profezia nelle scienze sociali, in Congetture e confutazioni. Bologna: Il Mulino.
Scaruffi, P. 1996. Il terzo secolo. Milano: Feltrinelli
Vankin J., Whalen J. The 70 greatest conspiracies of all time Sampler disponibile su www.conspire.com pp. 44-45
Wilson, R.A. Shea, R.1995. Gli Illuminati. Vol. 1: L'occhio nella piramide. Milano: Shake
Wilson, R.A. Shea, R.1997. Gli Illuminati. Vol. 2: La mela d'oro. Milano: Shake
Wilson, R.A. Shea, R. 2000. Gli Illuminati. Vol. 3: Il leviatano. Milano: Shake
Siti Internet
Romolo G. Capuano
Sociologo, Comune di Sorrento (NA)
Criminologo presso la Casa
Circondariale di Sala Consilina (SA)
Interpretazioni del genere sono abbastanza frequenti in occasione di eventi eccezionali e rientrano in quella che una letteratura ormai consolidata definisce "Teoria delle Cospirazioni". Con questo termine si intende una visione del mondo secondo cui tutto quanto accade è riconducibile al disegno occulto di sinistri individui che cospirano per raggiungere precisi obiettivi sociali (la conquista, il dominio, la fine del mondo) disseminando disoccupazione, guerre, carestie, povertà, ecc. I sostenitori di queste teorie sono chiamati "Teorici delle Cospirazioni" (o PCT da Paranoid Conspiracy Theorists) e sono particolarmente noti negli Stati Uniti, dove pubblicano libri e appaiono spesso in televisione.
La tendenza a costruire modelli esplicativi cospiratori di quanto avviene nel mondo è vecchia come l'umanità. Nell'antica Grecia gli dei omerici complottavano perché le trame della guerra troiana si dipanassero secondo schemi a loro cari. Oggi gli dei dell'olimpo omerico si sono secolarizzati e sono divenuti i Vecchi Saggi di Sion, i Capitalisti, gli Imperialisti, i Massoni, i Fondamentalisti, il W.T.O., ecc. Le loro cospirazioni, però, continuano a essere avvertite come serie minacce, il che sollecita la mobilitazione di uomini e risorse le cui azioni -spesso tragiche, come nel caso della congiura ebrea propagandata dai nazisti - possono produrre effetti reali.
Tre sono i modelli di riferimento a cui attinge l'immaginario cospirazionista contemporaneo: il modello apocalittico di ispirazione religiosa, il modello ufologico e il modello degli Illuminati, tutti accomunati dall'idea che la fine del mondo sia vicina.
Il primo modello
Il primo modello - il più remoto - risale alla Bibbia. Non a caso la formazione religiosa è molto importante per capire le tesi dei PCT. Il libro più citato dai Cospirazionisti è l'Apocalisse di Giovanni: il suo alto contenuto allegorico, infatti, si presta facilmente a essere interpretato nei modi più svariati e può essere adattato ad eventi contemporanei.
Come è noto, il Libro dell'Apocalisse ha ispirato diversi movimenti millenaristici, quei movimenti religiosi, cioè, che attendevano l'avvento di un regno millenario di Cristo sulla terra che avrebbe dovuto precedere il giudizio finale. Questi movimenti hanno caratterizzato diverse epoche storiche fino alla modernità e sono stati spesso causa di agitazioni sociali. Ma la disposizione visionaria, metaforica e allegorica dei testi biblici ispira ancora oggi molti interpreti, convinti della assoluta affidabilità delle rivelazioni contenute nei libri sacri. Uno dei più noti PCT americani, ad esempio, Jay Whitley, sostiene che sia il Vecchio che il Nuovo Testamento contengono informazioni sui segni che preannunceranno la fine del mondo. Tra questi sono da menzionare: il ricongiungimento delle nazioni del vecchio Impero Romano in Europa; la restaurazione dello stato di Israele e la crescente ostilità delle nazioni nei suoi confronti; l'instaurazione di un sistema unico di governo mondiale; l'imposizione di un sistema monetario mondiale; lo sviluppo di una religione mondiale sincretistica, presidiata da un falso profeta; l'ascesa al potere di un dittatore mondiale, che eliminerà le libertà individuali e dimostrerà una ferocia e crudeltà inaudite e altro ancora. Ogni nuovo evento è considerato il segno di un'era che porterà l'umanità alla sua fine e trova un facile corrispettivo biblico che dimostra, secondo i PCT, la verità dei vaticini apocalittici.
Il secondo modello
Il secondo modello cospirazionista è quello dell'Ufologia, disciplina elusiva che assume versioni diverse a seconda della nazione di riferimento. Negli Stati Uniti, a partire dall'inizio degli anni ottanta, gli ufologi americani hanno sostenuto, con sempre maggiore convinzione, la tesi che il governo USA cercasse di depistare le indagini sui dischi volanti. Secondo gli ufologi, la CIA, l'FBI e altre istituzioni avrebbero indagato in profondità sulla questione degli Oggetti Volanti non Identificati, ritenuti un'arma segreta dei sovietici, e avrebbero prodotto importanti documenti segreti. Le associazioni ufologiche, organizzatesi nel CAUS (Citizens Against UFO Secrecy), si batterono perché questi documenti fossero resi pubblici anche in virtù della promulgazione, nel 1973, del FOIA (Freedom of Information Act) che permetteva il libero accesso ai documenti governativi. In seguito si sparse la voce che il governo americano avesse stipulato un patto con un gruppo di alieni, in possesso di saperi e tecnologie molto avanzati, allo scopo di colonizzare il pianeta Terra. Addirittura, il presidente degli Stati Uniti avrebbe concesso agli alieni il permesso di prelevare cittadini americani per eseguire esperimenti genetici. Il tutto sotto la supervisione di un gruppo occulto, il "Majestic 12", la cui esistenza sarebbe stata confermata da documenti firmati dallo stesso presidente. Gli USA avrebbero anche concesso agli alieni alcune basi operative, tra cui la famigerata "Area 51", in cui troverebbero attuazione le più incredibili macchinazioni ai danni dell'umanità2.
Due disegni presenti sulle banconote da un dollaro: secondo i cospirazionisti si tratterebbe di due "sigilli" degli illuminati
Il terzo modello
Il terzo modello di riferimento per i PCT è costituito dagli Illuminati. Gli Illuminati sono una società segreta sorta nella Baviera tedesca alla fine del diciottesimo secolo, i cui obiettivi politici includevano l'affermazione di principi repubblicani e l'abolizione della monarchia attraverso attività segrete e cospiratorie, compresa l'infiltrazione di altre organizzazioni. Il loro giuramento, tra l'altro, recitava l'impegno di: "sterminare tutti i re; di distruggere la potenza del Papa; di predicare la libertà dei popoli ,di fondare una repubblica Universale,"3. Gli Illuminati ebbero scarso successo e, dopo quindici anni, sparirono dalla scena. I Teorici delle Cospirazioni, però, credono che gli Illuminati esistano ancora o nella loro forma originaria o in altre forme. La loro caratteristica sarebbe quella di essere nascosti agli occhi del pubblico, di vantare una discendenza di migliaia di anni e di essere molto attenti a mantenere il loro legame di sangue di generazione in generazione senza interromperla. Soprattutto gli Illuminati conterebbero su una struttura sopranazionale e reticolare, il cui potere risiederebbe nell'occulto e nell'economia. Possederebbero tutte le banche internazionali, il settore petrolifero e tutti i più potenti settori industriali e commerciali; ma principalmente sarebbero infiltrati nella politica e dirigerebbero la maggior parte dei governi e degli organi sovranazionali primi fra tutti l'ONU e il Fondo Monetario Internazionale. I simboli di questo pericoloso Ordine sarebbero persino impressi sulla banconota del dollaro americano. Secondo i cospirazionisti, Bill Clinton sarebbe stato preparato alla missione di presidente dagli Illuminati fin dalla gioventù. Naturalmente, l'obiettivo della Società è creare un Unico Governo Mondiale e un Nuovo Ordine Mondiale in cui la gente ha dei micro-chip impiantati in testa e la società è basata sulla sorveglianza costante. Negli USA è stata loro dedicata una trilogia, scritta da Robert Anton Wilson, figura di spicco della scena underground d'oltreoceano4.
Ad ognuno il suo
Questi tre modelli non sono certo gli unici. Chiunque leggesse un testo scritto da un Teorico delle Cospirazioni si renderebbe presto conto dell'enorme mole di riferimenti, fatti, eventi, idee, date che sostanziano il discorso dei PCT. Inoltre, ogni Teorico gode di un suo modello di riferimento che, naturalmente, permette di spiegare tutto ciò che avviene in maniera complessa e reticolare. La logica cospirazionista è sorretta da una fervida fantasia che consente di rintracciare trame oscure in qualsiasi accadimento.
Ad esempio, nel 1991, il discorso agli Stati dell'Unione di George Bush - in cui si faceva riferimento a un Nuovo Ordine Mondiale, dove nazioni diverse si sarebbero unite in causa comune per realizzare le aspirazioni universali dell'umanità: pace e sicurezza, libertà e governo della legge - fu interpretato da alcuni PCT come la dichiarazione ufficiale del prossimo dominio del mondo da parte dell'Anticristo. Secondo questo modello di pensiero, molti fatti negli ultimi tre secoli sarebbero stati architettati, fomentati o finanziati per favorire il compimento della cospirazione globale annunciata da Bush: la Rivoluzione Francese, le Guerre Napoleoniche, la nascita dell'ideologia Comunista, la Prima Guerra Mondiale, la Rivoluzione Bolscevica, la nascita dell'ideologia Nazista, la Seconda Guerra Mondiale, la fondazione dell'ONU, la nascita dello Stato di Israele, la Guerra del Golfo, la nascita dell'Europa Unita, l'assassinio dei KKK (Kennedy, King, Kennedy), l'AIDS, l'eccidio di WACO, la Microsoft, l'Euro. In questo senso, la dichiarazione del presidente americano sarebbe solo la consacrazione ufficiale di una serie di eventi già in atto.
Ma i PCT sono convinti che anche eventi apparentemente neutri abbiano a che vedere con una rete insospettabile di rimandi e congiure che cela significati sconosciuti ai più. Così, la morte di Lady Diana sarebbe, in realtà, una morte apparente, orchestrata dalla stessa Diana per ritirarsi a vivere in tranquillità. Secondo un'altra versione, invece, Diana sarebbe stata uccisa dai servizi segreti britannici per "ragioni di Stato". Altri, ancora, ritengono che il vero bersaglio fosse il suo nuovo amante, Dodi Fayed.
Anche l'AIDS ha una storia segreta che naturalmente i cospiratori si guardano bene dal diffondere. Più precisamente, l'AIDS sarebbe stato creato in laboratorio come arma di sterminio controllato di omosessuali, drogati, persone di colore e poveri del mondo. Un'altra versione meno esoterica, sostenuta da alcuni Fondamentalisti Religiosi, considera il virus come una punizione divina apparsa per colpire pericolosi peccatori (omosessuali, tossicodipendenti, prostitute, ecc.) che con il loro comportamento offenderebbero Dio e l'umanità. In questo modo, il tragico virus diviene lo strumento spietato di una divinità vendicatrice, motivata da sentimenti reazionari.
Cospirazione in rete
Nemmeno Internet sfugge alla logica cospiratoria. La Rete delle Reti sarebbe stato inventata dagli Illuminati - sempre loro - per:
- spiare le persone. I Cospirazionisti pensano che, navigando su Internet, le persone cedano volontariamente preziose informazioni che saranno usate per un più efficace controllo dell'umanità;
- influenzare la mente umana con pensieri negativi. I Cospirazionisti credono che le lettere WWW abbiano un immediato richiamo sessuale in quanto la W è la ventitreesima lettera dell'alfabeto e tre volte ventitré è sessantanove, noto simbolo sessuale.
- adorare satana. I cospirazionisti credono che le lettere WWW abbiano un chiaro significato satanico, oltre che sessuale, poiché, essendo la W la sesta lettera dell'alfabeto ebraico, rimandano al famoso numero della bestia 666.
- drogare le persone per tenerle in potere. Il noto PCT Robert Sterling ha confrontato gli effetti di Internet con quelli dell'LSD sulle persone e ha suggerito che entrambi sono stati creati dal Ministero della Difesa Statunitense per destabilizzare e distruggere il mondo.
E allora perché?
Come si è detto in precedenza, i PCT sono oggi degli opinionisti noti e apprezzati, soprattutto negli Stati Uniti. Tra i più famosi sono: David Icke, il quale sostiene che l'origine degli Illuminati sia extraterrestre e che l'invenzione del calendario gregoriano sia funzionale all'imminente governo degli alieni; Jim Keith, morto nel 1999 e autore di nove libri sulle cospirazioni; Ken Adachi, secondo cui il Nuovo Ordine Mondiale includerebbe non solo gli Illuminati, ma anche il gruppo Bilderberg, la Commissione Trilaterale, la Commissione Esecutiva, il Club di Roma, i Massoni, i Cavalieri di Malta e molti altri gruppi; Myron Fagan, che individua in ogni evento storico un pezzo del disegno concepito da quanti vogliono istituire un Nuovo Ordine Mondiale; Milton William "Bill" Cooper, sostenitore di una copertura dell'atterraggio alieno a Roswell da parte del governo americano e che crede nell'AIDS come strumento per ridurre la popolazione nera, ispanica e omosessuale; Robert Gaylon Ross, che utilizza, a sostegno delle sue teorie cospiratorie, una versione alternativa della fisica.
A questo punto la domanda è: come spiegare questo complottismo sfrenato? Perché i PCT hanno seguito? Naturalmente le cospirazioni esistono e non si vuole qui affermare che tutte le ipotesi di complotto siano false. Il punto è che per i PCT qualsiasi cosa accada rientra in una cospirazione e rimanda a foschi disegni di organizzazioni segrete. Forse è più facile spiegare perché simili teorie si diffondano: le moderne comunicazioni di massa hanno reso possibile a chiunque istituire una propria agenzia stampa o apparire in TV. Inoltre, dato il carattere sensazionalistico di queste teorie è facile comprendere come trovino un pubblico avido di comode emozioni. Spesso, i PCT cavalcano l'onda emotiva di avvenimenti eccezionali come omicidi, attentati terroristici, avvistamenti di oggetti misteriosi che hanno una forte presa sull'immaginario collettivo. Le teorie dei PCT, poi, sembrano costruite su misura per soddisfare la ricerca del misterioso e dell'inspiegabile che fa la fortuna di generi letterari come il Giallo e l'Horror. Da un punto di vista estetico, sono ben architettate e indubbiamente ingegnose: vere e proprie architetture della paranoia.
È facile cadere nella tentazione di relegare i PCT tra i paranoici e sostenere che i loro discorsi attecchiscono sfruttando le paure sociali della nostra società. Ma una riduzione ad hominem non renderebbe giustizia al successo delle Teorie Cospiratorie.
Un'interpretazione più corretta considera il bisogno di senso degli esseri umani. I mondi dei PCT sono ordinati e significativi e ogni evento è organizzato fin nel più infimo dettaglio, come in un disegno costruito da un dio onnipotente. Le cospirazioni sono orchestrate da uomini cui nulla sfugge e che sembrano prevedere tutto. Menti diaboliche o illuminate che vogliono farsi carico del mondo o distruggerlo. La mente umana ritiene impossibile che gli eventi siano casuali: deve esserci uno schema che razionalizzi tutto quello che ci succede. Tutte le volte che accade qualcosa di male, questo deve per forza essere imputato alla volontà perversa di una forza malvagia. È difficile accettare la verità della morte di un personaggio amato o di altri eventi nella loro crudezza. Di fronte alla complessità caotica del mondo, i PCT reagiscono attribuendogli un disegno a volte altrettanto complesso, ma comprensibile; un disegno in cui loro hanno un ruolo importante: quello degli svelatori. Ad esempio, in occasione dell'attacco dell'11 settembre 2001 agli USA, David Icke ha "rivelato" che la stessa data 11/9 (in americano 9/11) non è casuale, rimandando a 911, il numero delle emergenze negli Stati Uniti. In questo modo i PCT si sottraggono all'oblio e diventano famosi. Tutto è al suo posto o tornerà al suo posto. C'è ordine e senso. La vita è significativa.
È indubbiamente più rassicurante pensare che il male abbia una spiegazione, anche se questa spiegazione presuppone losche trame internazionali. Imputare un evento a qualcuno , chiunque esso sia ,è sicuramente più accettabile che imputarlo al caos. Gli psicologi sostengono che la differenza tra paura e angoscia è che la prima si riferisce sempre ad un oggetto ("ho paura del buio, della mafia, di mia madre"), mentre la seconda è indefinita. Ne consegue che la paura è preferibile all'angoscia, perché almeno si sa di chi si ha paura. Ed è esattamente quello che succede con le Teorie Cospiratorie. Imputare un avvenimento agli Illuminati è più confortante che non imputarlo per niente. Si ha bisogno di un capro espiatorio che permetta di esorcizzare il male. Come afferma il filosofo Cassirer, siamo condannati al significato.
Nel caso delle cospirazioni che riguardano personaggi famosi morti giovani o in circostanze drammatiche, una meccanismo psicologico sottostante è quello che è definito wishful thinking, cioè il pensare che qualcosa sia vero solo perché lo desideriamo. È meno deprimente immaginare che la star preferita sia ancora viva e che, semplicemente, non vuole rivelarlo perché ha bisogno di privacy o perché è un agente segreto o per altro. Il problema è che le Teorie Cospiratorie si presentano molto elaborate e sono costrette a inventare trame improbabili per riempire i vuoti narrativi. Il risultato è un racconto forzato che, però, agli occhi del seguace appare plausibile o, almeno, consolatorio.
Come corollario, le cospirazioni inducono una mentalità paranoica in cui tutti complottano contro tutti. Ogni evento acquista, così, una nuova luce. Le coincidenze non sono mai tali. Ogni fatto, per quanto minimo, ha un suo ruolo ben preciso nella trama dei cospiratori. Il finalismo prevale sulla casualità. La diffidenza sulla fiducia. La teoria assume la forma di un'ipotesi ad hoc: è costruita così bene da essere retoricamente convincente. Assomiglia ad un puzzle i cui pezzi vanno solo messi insieme, anche se, a volte, il disegno finale cambia e, allora, bisogna ricominciare a congetturare e assemblare.
Un'altra fallacia delle cospirazioni è di tipo epistemologico: le teorie dei PCT non sono falsificabili. Il cospiratore, al fallimento della sua teoria, obietterà che, in realtà, quel certo evento è stato solo rimandato o non si è verificato perché i cospiratori ritenevano opportuno che non dovesse momentaneamente verificarsi o che si è verificato e i suoi effetti non sono percepiti o ci dominano talmente che non ne abbiamo coscienza. Ogni elemento potenzialmente falsificante è interpretato come ulteriore prova della perversità e della sottigliezza del nemico e, quindi, come prova a favore della verità della cospirazione. Ad esempio, i Teorici delle Cospirazioni ritengono che gli Illuminati, in realtà, abbiano raggiunto i loro obiettivi e siano penetrati in ogni governo di ogni stato del mondo. Essi sono responsabili di ogni male e di ogni misfatto che possa accadere; il fatto che non sia mai stata trovata una prova della loro esistenza serve solo a farne una organizzazione più forte e più inquietante. Allo stesso modo, i Teorici delle Cospirazioni menzionano spesso documenti segreti o conversazioni private che "per ovvie ragioni" non possono essere svelati. Paradossalmente, la rivelazione di una trama segreta si basa su informazioni occulte che non potrebbero mai essere addotte come prova, ma che sono efficaci nell'evocare il mistero che circonda la rivelazione.
Ne consegue che, le cospirazioni hanno l'ulteriore effetto collaterale di indurre una condizione di fatalismo e di inerzia: se la fine del mondo è vicina, è inutile darsi tanto da fare. È tutto già deciso da tempo e tutti siamo solo pedine di un gioco più grande di noi. Nonostante gli inviti all'azione dei PCT, i complotti da loro vaticinati appaiono talmente estesi e pervasivi che un sospiro di rassegnazione sembra essere l'unica soluzione possibile. In ultima analisi, credere nelle Teorie delle Cospirazioni è funzionale ad una visione socialmente e politicamente conservatrice della vita. Ogni possibile reazione è già stata prevista ed è adoperata dalla lobby di turno per rinforzare il complotto, stornando l'attenzione dai veri obiettivi dei congiuratori. Così, se Hitler inizialmente poteva sembrare l'incarnazione dell'Anticristo, la sua morte, secondo alcuni PCT, rientrò in una diabolica manovra dei Signori del Mondo per conquistare il pianeta secondo una strategia alternativa. Non c'è scampo. L'onnipotenza di massoni, alieni e cospiratori vari ci domina in maniera incontrastata.
Le parole più dure e sagge sulla fragilità delle teorie cospirative sono state scritte dal filosofo Karl Popper. Secondo Popper, le Teorie Cospiratorie sono tanto pervasive e ubiquitarie quanto infrequenti e inefficaci, perché i risultati conseguiti, solitamente, differiscono ampiamente dai propositi originari, come dimostra la cospirazione nazista. Ciò è talmente vero che, a suo avviso, compito principale delle scienze sociali dovrebbe essere l'indagine delle ripercussioni sociali, non intenzionali, che seguono alle azioni umane intenzionali.
L'inefficacia pratica delle cospirazioni è evidente, per Popper, da questo esempio:
"Se una persona desidera comprare urgentemente una casa in un certo quartiere, possiamo sicuramente supporre che non intende elevare il prezzo di mercato delle case di quel quartiere. Ma il fatto stesso che egli si presenta sul mercato come acquirente, tenderà a far aumentare i prezzi. Rilievi analoghi valgono per chi intende vendere. Si consideri anche un esempio in un caso assai diverso: se uno decide di fare un'assicurazione sulla vita, è improbabile che abbia intenzione di incoraggiare altri ad investire denaro in azioni assicurative. E ciononostante sarà così.
Da questo comprendiamo, chiaramente, che non tutte le conseguenze delle nostre azioni sono intenzionali, e dunque che la teoria sociale della cospirazione non può essere vera, perché equivale all'asserzione che tutti gli eventi, anche quelli a prima vista non premeditati da alcuno, sono l'esito deliberato dell'azione di coloro che ad essi miravano per interesse"6.
Per Popper, la Teoria Sociale della Cospirazione è una forma di teismo, in cui divinità capricciose reggono ogni cosa. È una conseguenza del venir meno del riferimento a Dio e dei tentativi di trovare un adeguato sostituto. Per il momento, il posto della divinità è occupato da sinistri gruppi di pressione cui si può imputare di aver organizzato tutte le sventure di cui soffriamo. Il fatto interessante è che le cospirazioni mai, o quasi mai, si realizzano nella maniera prestabilita semplicemente perché mai nulla riesce esattamente nel modo prestabilito. Nella vita sociale è difficile provocare il preciso effetto che desideriamo per il gran numero di variabili umane coinvolte e perché, normalmente, si ottengono conseguenze non desiderate, come dimostra l'analisi delle cospirazioni progettate nella storia da Omero ad oggi7.
Probabilmente un PCT potrebbe pensare che le spiegazioni finora proposte sulla genesi del Cospirazionismo sono esse stesse strumenti che le lobby segrete usano per deviare l'attenzione della gente dai veri obiettivi. Ma, se le cospirazioni sono così segrete, come mai tante persone ne parlano, ne scrivono e sembrano conoscerne le trame? Non sarà anche questa una macchinazione?
E se anche i critici delle Teorie Cospiratorie facessero parte dei cospiratori?
Forse.
Ma forse cercano solo di capire perché gli esseri umani attribuiscano al mondo e ai suoi abitanti disegni e intenzioni occulte.
Note
1) Vedi, ad esempio, l'articolo di David Icke, "Il Disastro del World Trade Center: Cui prodest?" disponibile su www.disinformazione.it
2) Vedi articolo "Complottismo", di Roberto Manzotto rinvenibile su www.cicap.org/enciclop nella sezione "Ufo ed Extraterrestri"
3) Vedi l'articolo di Giuseppe Cosco," Il simbolismo esoterico del dollaro disponibile" su coscogiuseppe.tripod.com
4) I testi pubblicati in italiano sono: Wilson, R.A. Shea, R.1995, 1997, 2000.
5) Vankin J., Whalen J.
6) Popper, K. 1972, pp. 580-581
7) Popper, K. 1972. pp. 212-214
Bibliografia
Cohen, E. D. 1988. The Mind of the Bible Believer. Buffalo: Prometheus Books.
Ferguson, M. 1999. La cospirazione dell'Acquario. Milano: Tropea
Howard, M. 1989. The Occult Conspiracy. Rochester, VT: Destiny Books.
Lewis, D. 1993. Prophecy 2000. Green Forest, AR: New Leaf Press.
Lindsey, H. C.C. Carlson. 1970. The Late Great Planet Earth. Grand Rapids: Zondervan Publishing House.
Popper K. 1972. Previsione e profezia nelle scienze sociali, in Congetture e confutazioni. Bologna: Il Mulino.
Scaruffi, P. 1996. Il terzo secolo. Milano: Feltrinelli
Vankin J., Whalen J. The 70 greatest conspiracies of all time Sampler disponibile su www.conspire.com pp. 44-45
Wilson, R.A. Shea, R.1995. Gli Illuminati. Vol. 1: L'occhio nella piramide. Milano: Shake
Wilson, R.A. Shea, R.1997. Gli Illuminati. Vol. 2: La mela d'oro. Milano: Shake
Wilson, R.A. Shea, R. 2000. Gli Illuminati. Vol. 3: Il leviatano. Milano: Shake
Siti Internet
- www.konformist.com
- www.disinformazione.it
- www.conspire.com
- www.conspiracy-net.com
- www.darkconspiracy.com
Romolo G. Capuano
Sociologo, Comune di Sorrento (NA)
Criminologo presso la Casa
Circondariale di Sala Consilina (SA)