Erano trascorsi diciotto anni, quando la sorella di Clairvius riconobbe il fratello mentre girovagava tra le bancarelle del mercato, sperduto e con lo sguardo perso nel vuoto. Più tardi egli racconterà della sua morte dicendo: «Mi sentii gelare, volevo gridare, dire che ero vivo, ma non riuscivo a muovermi». A quanto sembrava l’uomo aveva vissuto la sua apparente morte e sepoltura in modo cosciente.
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