Una recente email arrivata in redazione consente di fare ulteriori considerazioni sul fenomeno UFO.
Ci scrive una lettrice il 2 Agosto:
Vorrei sapere secondo voi che cosa sono queste luci apparse per 2 sere di seguito all’imbrunire (ma non c’erano ancora né stelle né luna). Le luci sono rimaste ferme nel cielo per oltre 20 minuti, poi sono scomparse in modo molto veloce. Le riprese sono fatte col cellulare, ho provato ad ingrandirle di molto ma non sono riuscita a capirne la forma. Le ho chiamate ufo solo perché non so spiegarmi di cosa potesse trattarsi. Il fatto è accaduto in provincia di Sondrio lunedì e martedì della scorsa settimana (erano luminosissime).
Le immagini inviate sono tre e tutte poco leggibili, ne riproduciamo una in cui si vede chiaramente una luce anomala in cielo, ma non si riesce a capire a quali altre luci si riferisca la lettrice dal momento che gli scatti sono mossi.
L’approccio è comunque corretto, infatti la lettrice chiama UFO qualcosa che non riesce ad identificare, ma commette un piccolo errore nel riportare la data dell’avvistamento. Facendo infatti una rapida verifica i giorni indicati sarebbero lunedì 26 e martedì 27 Luglio, mentre le foto risultano essere scattate il 25 Luglio rispettivamente alle 21.38, 21.39 e 21.40.
Spiego velocemente come si fa a ricavare l’informazione della data di scatto. Tutte le fotocamere digitali salvano le immagini sotto forma di files e all’interno di ciascun file vengono scritte anche altre informazioni che possono poi essere lette con programmi non necessariamente sofisticati.
La marca e il modello della fotocamera, la velocità di scatto, l’apertura del diaframma e la data dello scatto insieme a molte altre informazioni (dati EXIF) finiscono per rimanere congelate nel file e possono poi essere utilizzate ai fini dell’analisi dell’immagine stessa.
Per capire meglio l’origine di quelle luci ho chiesto quindi alla lettrice altri chiarimenti ma soprattutto un’informazione molto importante che nella prima email non era stata riportata, la direzione verso la quale erano state scattate le fotografie: Nord, Est, Sud oppure Ovest.
La risposta è stata la seguente:
Sì effettivamente ho sbagliato la data [...] era il 24 giorno in cui non ho fatto foto, mentre il secondo giorno è stato quello in cui le ho fotografate perchè mi è sembrato stranissimo rivedere la stessa cosa. Inizialmente ho pensato alla luna in qualche posizione strana perché, dai miei ricordi, sorge ad ovest (posizione verso cui sono state scattate le foto) ma questa/e luci hanno fatto esattamente il contrario di ciò che fa la luna: sono “tramontate” in modo repentino dopo aver sostato parecchi minuti nel cielo nello stesso punto. Il tutto seguito dalla “nuvola” che si vede. Non ho potuto poi vedere la completa sparizione perchè il muro dell’edificio di fronte me lo ha impedito quando la luce è scesa ancora più ad ovest.
Emergono quindi altri particolari, il fenomeno sembra essersi riproposto per diversi giorni in maniera analoga, alla stessa ora e nella stessa posizione, e inoltre le luci sono tramontate, sono cioè scese verso il basso.
In questi casi la cosa migliore che si possa fare è utilizzare qualche software che sia in grado di mostrare com’era il cielo osservato da un certo punto geografico ad una certa data e ora, perché accade abbastanza frequentemente che i testimoni possano essere tratti in inganno da stelle e oggetti celesti di cui si può facilmente (basta sapere come fare) conoscere la posizione.
Un software che consiglio perché di facile uso, molto intuitivo, potente e soprattutto gratuito, è Stellarium (http://www.stellarium.org/it/ ).
Una volta installato, Stellarium consente di puntare l’orologio interno su una qualsiasi data e ora, indicare da quale punto geografico si vuole esplorare il cielo e, come per magia, ruotare il nostro angolo visivo a 360° osservando quello che un testimone avrebbe visto nel passato, vede in questo instante o vedrà nel futuro.
Andando quindi a guardare verso Ovest in zona Sondrio, con l’ora e la data fornita dalla lettrice quello che appare è abbastanza chiaro, i pianeti Saturno e Marte sono abbastanza visibili e così anche Venere che probabilmente però era coperto dai palazzi.
Effettivamente effettuando la simulazione con Stellarium, i due pianeti tramontano nel giro di poco tempo e questo risolve il mistero presentatoci dalla lettrice.
Al di là della felice soluzione del caso, quello che però forse può essere di insegnamento per tutti noi è che, strano ma vero, quello che vediamo in cielo a occhio nudo non sono solo stelle, ma spesso e volentieri possono essere anche pianeti i quali proprio all’imbrunire, quando le stelle ancora non sono visibili, si presentano in maniera molto luminosa e quindi anomala per un osservatore occasionale.
Ci scrive una lettrice il 2 Agosto:
Vorrei sapere secondo voi che cosa sono queste luci apparse per 2 sere di seguito all’imbrunire (ma non c’erano ancora né stelle né luna). Le luci sono rimaste ferme nel cielo per oltre 20 minuti, poi sono scomparse in modo molto veloce. Le riprese sono fatte col cellulare, ho provato ad ingrandirle di molto ma non sono riuscita a capirne la forma. Le ho chiamate ufo solo perché non so spiegarmi di cosa potesse trattarsi. Il fatto è accaduto in provincia di Sondrio lunedì e martedì della scorsa settimana (erano luminosissime).
Le immagini inviate sono tre e tutte poco leggibili, ne riproduciamo una in cui si vede chiaramente una luce anomala in cielo, ma non si riesce a capire a quali altre luci si riferisca la lettrice dal momento che gli scatti sono mossi.
L’approccio è comunque corretto, infatti la lettrice chiama UFO qualcosa che non riesce ad identificare, ma commette un piccolo errore nel riportare la data dell’avvistamento. Facendo infatti una rapida verifica i giorni indicati sarebbero lunedì 26 e martedì 27 Luglio, mentre le foto risultano essere scattate il 25 Luglio rispettivamente alle 21.38, 21.39 e 21.40.
Spiego velocemente come si fa a ricavare l’informazione della data di scatto. Tutte le fotocamere digitali salvano le immagini sotto forma di files e all’interno di ciascun file vengono scritte anche altre informazioni che possono poi essere lette con programmi non necessariamente sofisticati.
La marca e il modello della fotocamera, la velocità di scatto, l’apertura del diaframma e la data dello scatto insieme a molte altre informazioni (dati EXIF) finiscono per rimanere congelate nel file e possono poi essere utilizzate ai fini dell’analisi dell’immagine stessa.
Per capire meglio l’origine di quelle luci ho chiesto quindi alla lettrice altri chiarimenti ma soprattutto un’informazione molto importante che nella prima email non era stata riportata, la direzione verso la quale erano state scattate le fotografie: Nord, Est, Sud oppure Ovest.
La risposta è stata la seguente:
Sì effettivamente ho sbagliato la data [...] era il 24 giorno in cui non ho fatto foto, mentre il secondo giorno è stato quello in cui le ho fotografate perchè mi è sembrato stranissimo rivedere la stessa cosa. Inizialmente ho pensato alla luna in qualche posizione strana perché, dai miei ricordi, sorge ad ovest (posizione verso cui sono state scattate le foto) ma questa/e luci hanno fatto esattamente il contrario di ciò che fa la luna: sono “tramontate” in modo repentino dopo aver sostato parecchi minuti nel cielo nello stesso punto. Il tutto seguito dalla “nuvola” che si vede. Non ho potuto poi vedere la completa sparizione perchè il muro dell’edificio di fronte me lo ha impedito quando la luce è scesa ancora più ad ovest.
Emergono quindi altri particolari, il fenomeno sembra essersi riproposto per diversi giorni in maniera analoga, alla stessa ora e nella stessa posizione, e inoltre le luci sono tramontate, sono cioè scese verso il basso.
In questi casi la cosa migliore che si possa fare è utilizzare qualche software che sia in grado di mostrare com’era il cielo osservato da un certo punto geografico ad una certa data e ora, perché accade abbastanza frequentemente che i testimoni possano essere tratti in inganno da stelle e oggetti celesti di cui si può facilmente (basta sapere come fare) conoscere la posizione.
Un software che consiglio perché di facile uso, molto intuitivo, potente e soprattutto gratuito, è Stellarium (http://www.stellarium.org/it/ ).
Una volta installato, Stellarium consente di puntare l’orologio interno su una qualsiasi data e ora, indicare da quale punto geografico si vuole esplorare il cielo e, come per magia, ruotare il nostro angolo visivo a 360° osservando quello che un testimone avrebbe visto nel passato, vede in questo instante o vedrà nel futuro.
Andando quindi a guardare verso Ovest in zona Sondrio, con l’ora e la data fornita dalla lettrice quello che appare è abbastanza chiaro, i pianeti Saturno e Marte sono abbastanza visibili e così anche Venere che probabilmente però era coperto dai palazzi.
Effettivamente effettuando la simulazione con Stellarium, i due pianeti tramontano nel giro di poco tempo e questo risolve il mistero presentatoci dalla lettrice.
Al di là della felice soluzione del caso, quello che però forse può essere di insegnamento per tutti noi è che, strano ma vero, quello che vediamo in cielo a occhio nudo non sono solo stelle, ma spesso e volentieri possono essere anche pianeti i quali proprio all’imbrunire, quando le stelle ancora non sono visibili, si presentano in maniera molto luminosa e quindi anomala per un osservatore occasionale.