La meteorologia è la scienza che studia i fenomeni atmosferici, tentando anche di prevedere il tempo che farà. Negli ultimi anni, grazie alla potenza di calcolo offerta dai computer, dal miglioramento dei modelli climatici, e dalle osservazioni satellitari, il grado di affidabilità delle previsioni è diventato altissimo.
Ma esistono anche i detti della saggezza popolare che ci aiutano a predire il tempo, almeno per certe date particolari. Per esempio, è diffuso in tutta Italia il detto: "Sole sulle Palme, pioggia sulle uova". Il significato è piuttosto semplice: se c'è il sole la Domenica delle Palme, a Pasqua pioverà.
Il detto è diffuso anche nella versione "Pioggia sulle Palme, sole sulle uova", e quindi si può generalizzare dicendo che le condizioni meteo alle Palme e a Pasqua saranno decisamente diverse. Ma è possibile preparare la gita di Pasqua basandoci su questo proverbio?
Non ho trovato conferme sull'accuratezza previsionale di questo detto se non nella memoria di amici, parenti e vicini di casa, e visto che non mi fido della memoria umana, ho cercato di trovare conferme basate su dati di fatto obiettivi.
Trovare quando cade il giorno di Pasqua, e quindi le Palme, nei diversi anni è facile. Ma come verificare le reali condizioni atmosferiche in quei giorni?
Su Internet (la potenza della rete!) ho trovato un sito (www.ilmeteo.it) con un database, di libera consultazione, che riporta le osservazioni meteo quotidiane di numerose città dal 1973 a oggi.
Le condizioni meteo cambiano da città a città, ma ovviamente è al di fuori delle mie possibilità controllare la corrispondenza del detto alla realtà in tutte le città italiane. Ho quindi deciso di fare solo una valutazione "esplorativa" prendendo tre città a caso, una al nord (Milano), una al centro (Roma) e una al sud (Messina), in modo da coprire, anche se molto parzialmente, l'intero stivale.
Siccome Pasqua cade in primavera, periodo noto per la scarsa stabilità delle condizioni meteo, ho deciso di non limitare il controllo ai giorni di Pasqua e delle Palme, ma anche alle domeniche prima delle Palme e dopo Pasqua, confrontando tra loro questi quattro giorni due a due. In questo modo ho cercato di ridurre l'influenza del semplice caso e di includere nell'analisi la variabilità stagionale.
Scaricati i dati, ho preparato una tabella con le diverse condizioni atmosferiche nei quattro giorni scelti. Per semplicità di analisi, ho considerato "temporale" (uno dei valori riportati per le condizioni meteo) equivalente a "pioggia", e ho ignorato le segnalazioni di "nebbia" (in alcuni casi abbinata a pioggia, quindi ho lasciato solo questo ultimo valore).
Ho quindi applicato alla tabella un'analisi statistica, riportando per ognuna delle 6 coppie di date il valore "Vero" quando le condizioni meteo erano diverse (e quindi il proverbio aveva predetto giustamente) e "Falso" quando le condizioni meteo erano uguali. Il risultato globale, ottenuto sommando tutti i risultati parziali delle diverse città, è interessante: per la coppia di date Palme – Pasqua, il proverbio è corretto in 40 occasioni (sulle 108 possibili – 3 città per 36 anni verificati), quindi con un "tasso di correttezza" del 37 per cento.
Questo valore è significativamente peggiore di quello che si ottiene confrontando tutte le altre date prese in esame:
Considerando tutte le coppie di date, il proverbio risulta essere corretto nel 43,8 per cento dei casi.
Confrontando i risultati delle diverse città, si può vedere che Roma è quella con la maggiore variabilità, e con il più alto grado di "correttezza" della previsione, mentre a Messina il proverbio ha il più basso grado di affidabilità (vedi tabella). In generale, dai dati analizzati si capisce che in Primavera il tempo è variabile, ed è meglio preparare l'ombrello. La notizia è sorprendente!
In conclusione, io non mi affiderei ai proverbi per organizzare la gita di Pasqua, ma presterei attenzione al Colonnello Giuliacci e ai suoi colleghi.
Ma esistono anche i detti della saggezza popolare che ci aiutano a predire il tempo, almeno per certe date particolari. Per esempio, è diffuso in tutta Italia il detto: "Sole sulle Palme, pioggia sulle uova". Il significato è piuttosto semplice: se c'è il sole la Domenica delle Palme, a Pasqua pioverà.
Il detto è diffuso anche nella versione "Pioggia sulle Palme, sole sulle uova", e quindi si può generalizzare dicendo che le condizioni meteo alle Palme e a Pasqua saranno decisamente diverse. Ma è possibile preparare la gita di Pasqua basandoci su questo proverbio?
Non ho trovato conferme sull'accuratezza previsionale di questo detto se non nella memoria di amici, parenti e vicini di casa, e visto che non mi fido della memoria umana, ho cercato di trovare conferme basate su dati di fatto obiettivi.
Trovare quando cade il giorno di Pasqua, e quindi le Palme, nei diversi anni è facile. Ma come verificare le reali condizioni atmosferiche in quei giorni?
Su Internet (la potenza della rete!) ho trovato un sito (www.ilmeteo.it) con un database, di libera consultazione, che riporta le osservazioni meteo quotidiane di numerose città dal 1973 a oggi.
Le condizioni meteo cambiano da città a città, ma ovviamente è al di fuori delle mie possibilità controllare la corrispondenza del detto alla realtà in tutte le città italiane. Ho quindi deciso di fare solo una valutazione "esplorativa" prendendo tre città a caso, una al nord (Milano), una al centro (Roma) e una al sud (Messina), in modo da coprire, anche se molto parzialmente, l'intero stivale.
Siccome Pasqua cade in primavera, periodo noto per la scarsa stabilità delle condizioni meteo, ho deciso di non limitare il controllo ai giorni di Pasqua e delle Palme, ma anche alle domeniche prima delle Palme e dopo Pasqua, confrontando tra loro questi quattro giorni due a due. In questo modo ho cercato di ridurre l'influenza del semplice caso e di includere nell'analisi la variabilità stagionale.
Scaricati i dati, ho preparato una tabella con le diverse condizioni atmosferiche nei quattro giorni scelti. Per semplicità di analisi, ho considerato "temporale" (uno dei valori riportati per le condizioni meteo) equivalente a "pioggia", e ho ignorato le segnalazioni di "nebbia" (in alcuni casi abbinata a pioggia, quindi ho lasciato solo questo ultimo valore).
Ho quindi applicato alla tabella un'analisi statistica, riportando per ognuna delle 6 coppie di date il valore "Vero" quando le condizioni meteo erano diverse (e quindi il proverbio aveva predetto giustamente) e "Falso" quando le condizioni meteo erano uguali. Il risultato globale, ottenuto sommando tutti i risultati parziali delle diverse città, è interessante: per la coppia di date Palme – Pasqua, il proverbio è corretto in 40 occasioni (sulle 108 possibili – 3 città per 36 anni verificati), quindi con un "tasso di correttezza" del 37 per cento.
Questo valore è significativamente peggiore di quello che si ottiene confrontando tutte le altre date prese in esame:
- Domenica delle Palme e la domenica precedente: 50 su 108 (46,3 per cento)
- Pasqua e domenica successiva: 48 su 108 (44,4 per cento)
- Domenica delle Palme e domenica dopo Pasqua: 44 su 108 (40,7 per cento)
- Domenica prima delle Palme e Pasqua: 54 su 108 (50 per cento)
- Domenica prima delle Palme e Domenica dopo Pasqua: 48 su 108 (44,4 per cento)
Considerando tutte le coppie di date, il proverbio risulta essere corretto nel 43,8 per cento dei casi.
Confrontando i risultati delle diverse città, si può vedere che Roma è quella con la maggiore variabilità, e con il più alto grado di "correttezza" della previsione, mentre a Messina il proverbio ha il più basso grado di affidabilità (vedi tabella). In generale, dai dati analizzati si capisce che in Primavera il tempo è variabile, ed è meglio preparare l'ombrello. La notizia è sorprendente!
In conclusione, io non mi affiderei ai proverbi per organizzare la gita di Pasqua, ma presterei attenzione al Colonnello Giuliacci e ai suoi colleghi.