Mariarosa Busi, la sensitiva che avrebbe ritrovato il cadavere di Chiara Bariffi nel lago di Como, è impegnata in un nuovo caso: il 23enne Matteo Pina, scomparso nel Lago di Pusiano (fra Como e Lecco) il 24 settembre 2004 durante una uscita in canoa.
Ma non sempre la stampa dà pieno credito alla veggente. Il quotidiano La Provincia informa che il CICAP intende verificare la vicenda, ed infatti sabato 12 novembre mi reco sul lago di Pusiano, di fronte all'Isola dei Cipressi. Ho appuntamento con il redattore, e forse vedrò anche la Busi.
La veggente però non si fa viva. Qualcuno la vuole in trasferta a Rimini sulle tracce di un altro ragazzo. Forse invece è nei paraggi, ma non desidera immischiarsi con TV, giornalisti e investigatori scettici. Una voce - più maliziosa - avanza un dubbio irrispettoso: i sommozzatori sanno già dove giace il povero Matteo, e "casualmente" lo troveranno proprio oggi. La Busi arriverà trionfante, scaccerà i mercanti dal tempio e farà piazza pulita di ogni miscredente. Avrà telecamere e taccuini tutti per lei.
Ignorando le maldicenze scende in acqua Marco Arrigoni, il sommozzatore leader dello Schwarzy Team e del gruppo di sub che cercano Matteo. A loro si unisce un operatore subacqueo della Televisione Svizzera, con la speranza di documentare ciò che tutti attendono. Ma non succede nulla, e ci si ritrova sulla riva a commentare la situazione.
Il lago, profondo al più una trentina di metri, in quel punto non supera neppure i tredici. Tuttavia la perlustrazione è difficile, visto che sul fondo si trova almeno un metro di materiale soffice e melmoso: si può infilarci un braccio senza sentire nulla di consistente, ma in compenso si solleva un bel po' di polvere che offusca la visuale. E poi ci sono tronchi, rami e detriti vari che rendono difficile usare ecoscandagli o telecamere subacquee.
Eppure pochi giorni prima la Busi aveva dichiarato a La vita in diretta che già sabato 5 novembre le ricerche avrebbero avuto successo. Glielo avrebbe detto lo stesso Matteo: "Mi siete passati così vicino... cercate ancora!".
Se lo spirito del ragazzo vede chi gli passa accanto, non potrebbe dire chiaramente dove si trova il proprio corpo, senza giocare a nascondino con sommozzatori, parenti, giornalisti ed autorità? Sia Arrigoni che Luciano Traversoni, sindaco di Pusiano, sono possibilisti: la medium ha tracciato dei disegni con il punto in cui cercare. Chiediamo allora se sia possibile vedere queste mappe, dato che per controllare la previsione di un veggente si deve giocoforza disporre di qualcosa da controllare. Ma Arrigoni è irremovibile: "I disegni che Mariarosa ci da, che sono effetto delle sue sensazioni, eviterei sotto sua diretta richiesta di mostrarli. Ci sono forze negative che operano in controtendenza. Il suo pensiero è che queste notizie rimangano a noi." Anche il sindaco concorda, e così nessuno può vedere le famose mappe.
Ad oggi, dopo circa tre mesi di ricerche su indicazione della Busi, lo sfortunato Matteo giace ancora sul fondo del lago. Dal suo, la veggente non sa che pesci pigliare.
Marco Morocutti
Sperimentazioni CICAP