New Mexico. È scomparso l'8 marzo il chimico Ray Rogers (1927-2005). Nato e vissuto nel New Mexico, la sua carriera professionale si era tutta svolta presso il Los Alamos National Laboratory. Per qualche tempo fu una figura di primo piano fra i sindonologi americani. Nel 1978 venne a Torino con il gruppo di studiosi (denominato STURP) che ebbe accesso diretto alla Sindone. Fu lui a prelevare materiale superficiale con l'applicazione di nastro adesivo sul telo, poi fu uno dei responsabili del gruppo per le analisi chimiche. In seguito si distaccò dai colleghi perché non condivideva le posizioni fideistiche di alcuni di loro e ne criticava le tesi più avventate. Di recente aveva presentato una nuova teoria per spiegare la formazione dell'immagine sulla Sindone, poi aveva cercato di dimostrare la validità dell'ipotesi del "rattoppo" per render conto del risultato medievale della datazione al radiocarbonio. Quest'ultimo lavoro fu pubblicato lo scorso gennaio, quando Rogers era già gravemente ammalato, e lo portò alla ribalta della cronaca. Gli procurò anche alcune critiche che lo amareggiarono durante le ultime settimane di vita.
Gian Marco Rinaldi