Per chi volesse conoscere meglio la misteriosa figura di Gustavo Adolfo Rol, forse il più celebrato sensitivo italiano, consigliamo questo percorso.
Prima il volume di Allegri, una vera e propria agiografia di Rol scritta da un testimone che gli fu amico e devoto ammiratore. Una prospettiva, dunque, filtrata dallo sguardo del fedele. E non solo. Filtrata anche dall'attento sguardo dello stesso Rol. "Rol aveva riscritto l'articolo" scrive Allegri a proposito di uno dei primi articoli che scrisse su di lui, "cambiando il contenuto e anche la forma. Quell'articolo non era più il mio. Rispecchiava quanto lui mi aveva detto, i fatti che avevo visto, ma aveva un taglio diverso, un tono diverso, un modo di porgere diverso. Di ciò che avevo scritto io, era rimasto ben poco".
E questa "revisione" del lavoro di Allegri da parte di Rol sarebbe poi rimasta in vigore per tutti i successivi scritti del giornalista.
"Se un prestigiatore potesse controllare le descrizioni date dei suoi giochi" scrive a questo proposito Tomatis nel suo volume, "rimuoverebbe subito tutti i particolari che potrebbero far intravedere il trucco utilizzato".
Allegri racconta le meravigliose dimostrazioni di Rol: quadri che si dipingono da soli, oggetti che passano attraverso i muri, carte che si trasformano sotto gli occhi dei testimoni, firme che compaiono dal nulla... Se ci si ferma alla lettura del volume di Allegri, Rol non può che uscirne come un vero Superman del paranormale!
Ma il percorso che suggeriamo richiede che letto quello di Allegri si passi alla lettura dell'inchiesta condotta da Mariano Tomatis.
Tomatis non è solo un illusionista e un docente di mentalismo, è anche un attento e scrupoloso indagatore e studioso di fenomeni misteriosi. Dedica anni a un singolo argomento, pur di avere la possibilità di sviscerarlo sotto ogni punto di vista.
Così ha fatto con il suo concittadino Rol. Ha raccolto tutto quello che è mai stato stampato su Rol, ha parlato con chi lo aveva conosciuto e poi ha fatto un lavoro importante e raro: ha messo a confronto tutte le testimonianze. Soprattutto, ha confrontato le descrizioni che diverse persone davano di uno stesso fenomeno a cui avevano assistito nella stessa occasione. Il risultato è sorprendente. Non solo un testimone non va d'accordo con l'altro, ma addirittura la stessa persona non va d'accordo con sé stessa.
Un caso tipico è quello della giornalista Paola Giovetti, che nel 2002 descrive un esperimento a cui aveva assistito nell'ottobre 1981. Racconta di come Rol le aveva chiesto di prendere un foglio di carta bianco, di piegarlo e tenerlo stretto. Quindi di scegliere un pittore a caso e lei scelse Picasso. Quindi di descrivere una scena, cosa che lei fece. Quando aprì il foglio ecco che compariva la stessa scena nello stile di Picasso!
Sorprendente. Ma ciò che sorprende di più è la descrizione che la stessa Giovetti aveva fatto vent'anni prima, nel 1982. Si scopre così che quella sera c'era altra gente, che Rol aveva coinvolto tutti nella ricerca del nome del pittore, invitando ad alzare carte, a dire numeri, finché salta fuori la lettera P ed è Rol stesso a dire che allora sarà Picasso a fare il disegno. È poi sempre Rol a prendere una serie di fogli e a controllare la loro distribuzione tra i presenti.
Tra quella del 1982 e quella del 2002, poi, ci sono altre due descrizioni, fatte sempre dalla Giovetti dello stesso esperimento, che introducono altre distorsioni del ricordo. Di esempi simili ce ne sono tanti nel libro di Tomatis. Così come ci sono esempi di episodi che i suoi seguaci danno per veri, ma che non sono mai avvenuti nella realtà.
Tomatis poi esamina l'ipotesi secondo cui Rol avrebbe potuto essere un prestigiatore, ne studia le tecniche, le strategie psicologiche, i metodi per controllare la situazione e per sviare i controlli. Riporta poi il parere di numerosi prestigiatori professionisti che commentano singole esibizioni e svela alcuni ingegnosi trucchi che Rol avrebbe potuto utilizzare (gustosissimo il segreto del "mazzo di carte gonfiabile", che sembra diventare alto cinque o sei volte un mazzo normale).
Ma il lavoro di Tomatis non si limita a condurre una preziosa "inchiesta poliziesca", ci aiuta anche a comprendere meglio la persona Rol, i suoi possibili motivi e i suoi tormenti. Come quello che un giorno, forse per il disagio provocato dal contrasto tra il suo personaggio pubblico e quello intimo, scrisse questa poesia: "Hai ragione sono un uomo qualunque. (...) Non un Dio ma un semplice uomo, ma Tu non ricordarglielo. Cesserebbe di essere l'Eroe che Tu avevi esaltato e diverrebbe un uomo qualunque".
Per chi volesse approfondire ulteriormente, segnaliamo anche l'uscita della prima Monografia di Metapsichica, il periodico dell'Associazione Italiana Scientifica di Metapsichica (AISM), ineramente dedicata a Rol. Il volume raccoglie tutti gli articoli pubblicati su quella rivista tra il 1966 e il 1970, più una serie di interventi successivi e realizzati ad hoc per lo speciale (tra cui anche uno di Tomatis).
Si può richiedere la monografia direttamente all'AISM: [email protected] .