Il nuovo libro di Massimo Polidoro (che, se non abbiamo sbagliato i conti, rappresenta la sua diciottesima fatica editoriale) è un'ideale continuazione del suo precedente Grandi misteri della storia: da Atlantide al Titanic. Polidoro riprende la classificazione dei misteri già proposta nel precedente libro. I misteri del I tipo sono quelli un tempo incomprensibili, ma attualmente completamente risolti dalla scienza. I misteri del II tipo sono quelli per i quali non esiste ancora una spiegazione definitiva ma per i quali è possibili avanzare congetture. I misteri del III tipo sono quelli la cui esistenza non è affatto certa e, infine, ci sono quelli del IV tipo, ovvero i "non misteri", cioè fatti assolutamente normali nei quali qualcuno ha voluto a tutti i costi individuare aspetti misteriosi.
Gli enigmi della storia prende in considerazione soprattutto i misteri del II tipo cioè quelli non ancora risolti che sono sicuramente i più intriganti per coloro che amano le indagini e la ricerca.
Numerosi sono i casi affrontati nel libro che individuano ciascun capitolo: astronauti nella preistoria (strani oggetti impossibili, le linee di Nazca), mappe e tesori misteriosi (mappa di Piri Re'is e tesoro di Oak Island), i misteri di re Artù (re Artù, santo Graal, spada nella roccia), fenomeni strani (Mesmer e il magnetismo animale, levitazione), persone misteriose (Giovanna d'Arco, Uri Geller, Gustavo Rol), creature misteriose (yeti e bigfoot).
Polidoro, coadiuvato da altri esperti che hanno svolto ricerche specifiche su alcuni temi (Mariano Tomatis, Diego Cuoghi, Luigi Garlaschelli, Maurizio Calì, Andrea Albini) ci accompagna in un viaggio affascinante e divertente, ma costantemente guidato dal senso critico e dalla ricerca accurata delle fonti storiche e delle prove scientifiche.
La lettura del libro, oltre a fornire una mole enorme di informazioni utili, suscita qualche considerazione. Come mai tanta gente ama i misteri di per sé, senza curarsi minimamente di indagare cosa ci sia di vero? Perché invece è insensibile al fascino della ricerca e dell'indagine critica? Di fronte ai fenomeni misteriosi le persone reagiscono in genere con due differenti atteggiamenti. Da un lato vi sono coloro che rimangono estasiati davanti alla straordinarietà delle affermazioni che sentono fare, si abbandonano completamente alla meraviglia e ai propri sogni e finiscono col credere a qualunque cosa venga loro raccontata. Costoro privilegiano i propri desideri e vorrebbero che la realtà si conformasse a essi, senza preoccuparsi di controllare se ciò accade o no. Dall'altro lato invece vi sono coloro che, animati da una profonda curiosità, amano l'indagine e la ricerca. Non si accontentano di ciò che sentono dire e vogliono andare a fondo alle cose, guidati dal senso critico. Costoro non sono increduli pregiudizialmente, ma prima di accettare qualsiasi affermazione pretendono prove concrete. Le persone della prima categoria non necessariamente sono meno intelligenti di quelle appartenenti alla seconda. Semplicemente esse confondono i propri desideri con la realtà. Tale confusione può essere talvolta molto pericolosa, perché prestando fede a qualsiasi cosa si senta affermare in giro si può andare incontro a brutte sorprese. Queste persone inoltre dimostrano di essere un po' pigre. Infatti è molto meno faticoso credere piuttosto che cercare di capire. La ricerca della verità può essere un cammino lungo e faticoso. Tale fatica è però sicuramente ripagata dal piacere intellettuale della scoperta.
Il libro di Polidoro è una chiara dimostrazione di come la ricerca della verità sia non solo intellettualmente stimolante ma anche terribilmente divertente. Avvincente come un romanzo Gli enigmi della storia è un vero esempio da manuale di come vada condotta una ricerca storica senza farsi prendere da facili sensazionalismi e senza farsi condizionare da tesi preconcette.
Come afferma lo stesso autore nelle ultime pagine del libro: "I misteri sono utili e importanti perché il loro semplice esistere ci sprona a studiarli e a svelarli". Chi già condivide questa affermazione troverà nella lettura del libro una piacevole conferma alle proprie idee. Chi invece non la condivide troverà utili spunti di riflessione per riesaminare la propria posizione. In ogni caso Gli enigmi della storia è un libro da leggere.
Gli enigmi della storia prende in considerazione soprattutto i misteri del II tipo cioè quelli non ancora risolti che sono sicuramente i più intriganti per coloro che amano le indagini e la ricerca.
Numerosi sono i casi affrontati nel libro che individuano ciascun capitolo: astronauti nella preistoria (strani oggetti impossibili, le linee di Nazca), mappe e tesori misteriosi (mappa di Piri Re'is e tesoro di Oak Island), i misteri di re Artù (re Artù, santo Graal, spada nella roccia), fenomeni strani (Mesmer e il magnetismo animale, levitazione), persone misteriose (Giovanna d'Arco, Uri Geller, Gustavo Rol), creature misteriose (yeti e bigfoot).
Polidoro, coadiuvato da altri esperti che hanno svolto ricerche specifiche su alcuni temi (Mariano Tomatis, Diego Cuoghi, Luigi Garlaschelli, Maurizio Calì, Andrea Albini) ci accompagna in un viaggio affascinante e divertente, ma costantemente guidato dal senso critico e dalla ricerca accurata delle fonti storiche e delle prove scientifiche.
La lettura del libro, oltre a fornire una mole enorme di informazioni utili, suscita qualche considerazione. Come mai tanta gente ama i misteri di per sé, senza curarsi minimamente di indagare cosa ci sia di vero? Perché invece è insensibile al fascino della ricerca e dell'indagine critica? Di fronte ai fenomeni misteriosi le persone reagiscono in genere con due differenti atteggiamenti. Da un lato vi sono coloro che rimangono estasiati davanti alla straordinarietà delle affermazioni che sentono fare, si abbandonano completamente alla meraviglia e ai propri sogni e finiscono col credere a qualunque cosa venga loro raccontata. Costoro privilegiano i propri desideri e vorrebbero che la realtà si conformasse a essi, senza preoccuparsi di controllare se ciò accade o no. Dall'altro lato invece vi sono coloro che, animati da una profonda curiosità, amano l'indagine e la ricerca. Non si accontentano di ciò che sentono dire e vogliono andare a fondo alle cose, guidati dal senso critico. Costoro non sono increduli pregiudizialmente, ma prima di accettare qualsiasi affermazione pretendono prove concrete. Le persone della prima categoria non necessariamente sono meno intelligenti di quelle appartenenti alla seconda. Semplicemente esse confondono i propri desideri con la realtà. Tale confusione può essere talvolta molto pericolosa, perché prestando fede a qualsiasi cosa si senta affermare in giro si può andare incontro a brutte sorprese. Queste persone inoltre dimostrano di essere un po' pigre. Infatti è molto meno faticoso credere piuttosto che cercare di capire. La ricerca della verità può essere un cammino lungo e faticoso. Tale fatica è però sicuramente ripagata dal piacere intellettuale della scoperta.
Il libro di Polidoro è una chiara dimostrazione di come la ricerca della verità sia non solo intellettualmente stimolante ma anche terribilmente divertente. Avvincente come un romanzo Gli enigmi della storia è un vero esempio da manuale di come vada condotta una ricerca storica senza farsi prendere da facili sensazionalismi e senza farsi condizionare da tesi preconcette.
Come afferma lo stesso autore nelle ultime pagine del libro: "I misteri sono utili e importanti perché il loro semplice esistere ci sprona a studiarli e a svelarli". Chi già condivide questa affermazione troverà nella lettura del libro una piacevole conferma alle proprie idee. Chi invece non la condivide troverà utili spunti di riflessione per riesaminare la propria posizione. In ogni caso Gli enigmi della storia è un libro da leggere.