"Eppure c'è del vero...". Questo pensiero, che in qualche modo ci ricorda il convincimento galileiano "eppur si muove", sintetizza l'idea dominante nella cultura contemporanea a proposito del paranormale. Vi è infatti la convinzione generale che - al di là di quella congerie di mistificazioni in cui è avvolto il mondo del mistero e dell'occulto - ci sia comunque una base di verità, e che certi particolari fenomeni, come ad esempio la percezione extrasensoriale, siano ormai scientificamente dimostrati.
Per definizione, il paranormale si colloca al di fuori dei normali schemi fenomenologici della Natura. Di paranormale spesso si parla con disinvoltura, ma il genere di sovvertimento che l'avverarsi di tali fenomeni comporterebbe per tutte le principali leggi naturali che conosciamo, spesso ci sfugge. Certamente è affascinante l'idea che ogni tanto le inderogabili leggi dell'universo possano ammettere delle eccezioni, magari in relazione con le ancora inesplorate potenzialità della mente umana. Quale artista, pensatore o uomo di scienza non ne sarebbe profondamente attratto?
Le leggi di Natura
Tuttavia è proprio lo scienziato, e il fisico in particolare (in quanto studioso delle leggi dell'universo), a rendersi conto di quanto grave sia l'incompatibilità fra tutto ciò che è noto della Natura, e l'ipotetico verificarsi di fenomeni che ne andrebbero a sconvolgere totalmente le fondamenta. Il problema forse non è molto chiaro ai non specialisti, ma la struttura della materia è oggi un campo così ben noto e praticato della conoscenza umana, che ormai non è pensabile ospitarvi l'esistenza di misteriose "entità" paranormali (sarebbe un po' come favoleggiare degli elfi nella foresta, dicendo che gli antropologi li devono ancora scoprire).
Non v'è in sostanza alcun modo per far rientrare i vaghi "magnetismi", le "energie" oppure i "fluidi" di cui parlano i cultori del paranormale, nell'ambito del grande edificio teorico con cui la fisica descrive l'universo seppure essa stessa adopera i medesimi termini - ma con ben altro rigoroso significato matematico.
L'osservazione, compiuta scientificamente, di un autentico fenomeno paranormale, costituirebbe la più grande scoperta di tutti i tempi. Le scienze fondamentali come la fisica e la chimica, e di seguito tutte le altre discipline che su di esse si basano, andrebbero riscritte. Ne deriverebbe una rivoluzione concettuale di portata immensa, e tutto il sapere umano sarebbe profondamente modificato.
Soggettività e metodi scientifici
Ma le cose non stanno così. In realtà la scienza moderna non è ancora riuscita a provare il verificarsi di nemmeno un solo fenomeno paranormale; e di questo dato possiamo star certi. Se infatti talune esperienze soggettive (ad esempio di apparente telepatia o precognizione), per la loro stessa natura interiore sono difficili da provare o smentire oggettivamente - sicché ciascuno può darsene una propria interpretazione - non vi è invece alcun dubbio sull'atteggiamento della scienza, che deve fondarsi sulla oggettività dei fenomeni.
Il metodo scientifico, basato sui criteri della verifica sperimentale, non lascia spazio a certi tipi di ambiguità, e la posizione degli scienziati è chiara: il paranormale non ha prove. Anzi dopo un secolo di ricerche, sta emergendo una paradossale tendenza nei (pochi) laboratori dove ancora si cerca pazientemente di raccogliere gli indizi di una possibile esistenza dei fenomeni paranormali: quanto più le indagini si approfondiscono, e i metodi di ricerca si affinano, e ancora le sensibilità degli strumenti si accrescono, tanto più gli indizi a favore del paranormale si affievoliscono.
Se controlli calano i fenomeni
È un'esperienza familiare a tutti i ricercatori che lavorano nel campo: più aumentano i controlli più calano i fenomeni. Se si trattasse di una normale ricerca su specifici effetti di fisica, chimica, o psicologia sperimentale, con dei risultati così deludenti gli studiosi l'avrebbero già abbandonata da tempo. Ma la sfida posta dall'ipotetica esistenza di fenomeni paranormali è troppo importante, per lasciarsi scoraggiare da solo... un secolo di risultati negativi, e così per taluni il problema resta ancora aperto.
La posta in gioco è alta, ma non solo dal punto di vista gnoseologico. Molto più prosaicamente, il fascino che il paranormale esercita sulla mente umana viene sfruttato facendo leva sull'ingenuità e la disinformazione della gente comune, per alimentare un giro di migliaia di miliardi su cui prosperano gli immancabili personaggi in cerca di protagonismo e facili guadagni. Tutto ciò è ben noto, e di questi tempi forse nemmeno scandalizza più di tanto, sempreché non si tratti di casi gravi in cui viene addirittura lesa la dignità della persona.
In un certo senso, ciò che forse indigna di più è la mistificazione culturale che ne deriva: in sostanza si tratta di un colossale "falso ideologico", che viene consumato ai danni del pubblico. A milioni di persone ignare e fiduciose viene propinata, con la complicità più o meno consapevole dei mezzi d'informazione, una visione fasulla dell'universo in cui viviamo. E scusate se è poco.
Segni zodiacali e fluidi
Così, si finisce per credere tutti a delle favole per i gonzi, spacciate come dei dati di fatto, e di cui invece magari la scienza ha dimostrato il contrario. Così si crede che la Luna influenzi la nascita dei bambini, che il segno zodiacale sia correlato al carattere, che sia meglio dormire orientati nord-sud, che dalle mani dei guaritori fluiscano radiazioni benefiche, che un registratore aperto possa ricevere messaggi dall'aldilà, che si possa "captare" il pensiero altrui, che la forza della mente possa muovere un oggetto a distanza...
Di fronte a una tanto colossale mistificazione, occorrerebbe un altrettanto grandioso impegno per riportare la gente alla realtà. Ma la voce della ragione è spesso più debole di quella dell'emotività. Un mondo come quello del paranormale, in cui la mente umana è al centro dell'universo e i suoi poteri trascendono la materia, è a prima vista più suggestivo di un mondo reale in cui dominano le leggi della fisica, e la Terra è un insignificante granello nel cosmo. Ma dobbiamo saper distinguere il mito dalla realtà; e proprio imparando a conoscere il vero volto dell'universo attraverso la conoscenza scientifica, ne possiamo scoprire l'autentica e sublime bellezza.
L'attività del CICAP
L'opera di demistificazione va sempre controcorrente. E tutta in salita è infatti l'attività del CICAP (il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), che è appunto impegnato a fornire un'informazione obiettiva e critica a chi si interessa dl paranormale. Vi aderiscono docenti e ricercatori di diverse Università italiane, e anche persone qualsiasi, che si occupano di tali argomenti; particolarmente nota è la partecipazione del giornalista scientifico Piero Angela, da tempo in "prima linea" per difendere la correttezza della divulgazione scientifica.
L'intento è quello di verificare l'attendibilità delle informazioni sui pretesi fenomeni paranormali, stigmatizzando le falsità pseudoscientifiche, anche attraverso la pubblicazione di una rivista: Scienza & Paranormale. Nei suoi primi dieci anni di vita, sono stati numerosi gli interventi del CICAP, pure "sul campo". Ma anche in questo caso, all'arrivo dei ricercatori, i fenomeni paranormali sparivano misteriosamente. Gli effetti poi spesso trovavano spiegazione semplicemente nell'auto-illusione (o disinformazione) dei soggetti, quasi sempre in buona fede. E ancora una volta, dopo l'ennesimo controllo... niente.
Steno Ferluga
Astrofisico, Università di Trieste
Presidente del CICAP