“Il Valore dei fatti” è il titolo di un Convegno organizzato dal CICAP e dall’Università degli Studi di Milano che si terrà la mattina del 31 marzo 2014 presso l’Aula Magna della Statale, in via Festa del Perdono 7 (a breve il programma definitivo sul sito CICAP).
Tra i relatori che hanno già confermato la loro presenza ci sono Piero Angela, Marco Ciardi, Gilberto Corbellini, Giulio Giorello, Beatrice Mautino e Beppe Remuzzi.
Come sappiamo, in questi anni si è verificata un’enorme diffusione mediatica di pseudoscienze che in campo medico, alimentare, economico, storico si mimetizzano con linguaggio scientifico per diffondere contenuti privi di riscontri effettivi; parallelamente si è diffusa una cultura della cospirazione che rende difficile un esame accurato e razionale di molti problemi ed eventi. Abbiamo organizzato questa iniziativa per analizzare il quadro del discorso mediatico e del dibattito pubblico sugli argomenti di cultura scientifica e per promuovere alcuni valori che possono favorire la crescita culturale del Paese.
Il primo è il “valore dei fatti”: la necessità che le diverse affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente supportate da evidenze che le sostengono. La validità di questa idea non è limitata a quei settori in cui si è affermata negli ultimi decenni come quello dell’evidence based medicine, ma può essere utilmente estesa agli ambiti dell’economia, della decisione politica, della storia. Lo dimostra molto bene la copertina di questo numero curata da Andrea Ferrero sul tema della caccia alle streghe.
Connesso a questo principio, è il “valore della trasparenza”. Valorizzare l’importanza dei fatti è possibile solo nel quadro di un sistema che consente un esame trasparente e aperto dei processi e delle modalità attraverso cui questi fatti e queste evidenze vengono costruiti e che ne rende possibile una analisi critica il più possibile pubblica.
Il terzo principio è il “valore della responsabilità”. È un principio che riguarda tanto coloro che producono conoscenza scientifica e tecnica, quanto coloro che operano nel mondo dell’informazione e della divulgazione poiché orienta la loro azione nella direzione del bene pubblico.
L’ingresso al Convegno è libero e gratuito: vi invito caldamente a partecipare perchè credo sarà un’occasione di discussione davvero interessante.
Tra i relatori che hanno già confermato la loro presenza ci sono Piero Angela, Marco Ciardi, Gilberto Corbellini, Giulio Giorello, Beatrice Mautino e Beppe Remuzzi.
Come sappiamo, in questi anni si è verificata un’enorme diffusione mediatica di pseudoscienze che in campo medico, alimentare, economico, storico si mimetizzano con linguaggio scientifico per diffondere contenuti privi di riscontri effettivi; parallelamente si è diffusa una cultura della cospirazione che rende difficile un esame accurato e razionale di molti problemi ed eventi. Abbiamo organizzato questa iniziativa per analizzare il quadro del discorso mediatico e del dibattito pubblico sugli argomenti di cultura scientifica e per promuovere alcuni valori che possono favorire la crescita culturale del Paese.
Il primo è il “valore dei fatti”: la necessità che le diverse affermazioni, teorie, ipotesi di spiegazione immesse nel dibattito pubblico siano adeguatamente supportate da evidenze che le sostengono. La validità di questa idea non è limitata a quei settori in cui si è affermata negli ultimi decenni come quello dell’evidence based medicine, ma può essere utilmente estesa agli ambiti dell’economia, della decisione politica, della storia. Lo dimostra molto bene la copertina di questo numero curata da Andrea Ferrero sul tema della caccia alle streghe.
Connesso a questo principio, è il “valore della trasparenza”. Valorizzare l’importanza dei fatti è possibile solo nel quadro di un sistema che consente un esame trasparente e aperto dei processi e delle modalità attraverso cui questi fatti e queste evidenze vengono costruiti e che ne rende possibile una analisi critica il più possibile pubblica.
Il terzo principio è il “valore della responsabilità”. È un principio che riguarda tanto coloro che producono conoscenza scientifica e tecnica, quanto coloro che operano nel mondo dell’informazione e della divulgazione poiché orienta la loro azione nella direzione del bene pubblico.
L’ingresso al Convegno è libero e gratuito: vi invito caldamente a partecipare perchè credo sarà un’occasione di discussione davvero interessante.