Sono uno studente di Napoli da sempre affascinato da fenomeni paranormali quanto da scienza e conoscenza. Il mese di luglio è stato un mese di "intensa attività celeste" per la mia città. Uno dei casi più eclatanti è stato l'avvistamento di massa di numerosi oggetti volanti non identificati sul cielo della bella via Posillipo. Premetto che, purtroppo, non avendo potuto partecipare all'esperienza direttamente, posso solo raccontarvi l'accaduto per come mi è stato riferito. Era circa l'una del mattino (ahimè non ricordo più la data con precisione) un gruppo di circa 10 oggetti luminosi in formazione ha attraversato il cielo e sorvolato la costa per svariati minuti con grande stupore dei presenti che, sempre come mi è stato riferito, hanno fermato le macchine e hanno osservato, attoniti, l'evento. Non sono riuscito a ottenere maggiori informazioni, ad esempio colore, tipo di traiettoria, o altro, poiché le persone cui ho avuto modo di chiedere non mi hanno saputo fornire risposta. Unitamente alla mail, vi allego l'unica foto che ho ricevuto, scattata dai genitori di un mio amico usando un Iphone. In essa vi compaiono due oggetti luminosi. Non ho modificato in alcuna maniera la foto che vi invio così come ricevuta (eccezion fatta per una rotazione di 90 gradi della stessa onde orientarla in senso verticale). Non ho inviato la foto a nessun altro a parte la vostra spettabile redazione.
Danilo Rizzi
Risponde Francesco Grassi:
Gentile Danilo, grazie per la segnalazione e la foto. Iniziamo con qualche precisazione... Non ricordando la data con precisione, lei riporta che lo scatto sarebbe avvenuto "verso l'una di notte" di un giorno di luglio, però quello che si può ricavare dai dati EXIF dell'immagine è che la foto sarebbe stata scattata il 20 giugno 2009 alle 00:41. Quindi il ricordo dell'ora risulta abbastanza corretto, mentre la data no. Questo era solo per sottolineare quanto la testimonianza umana sia fallace, bisogna sempre tenerlo presente. I dati della foto danno inoltre le coordinate GPS dello scatto e se tutto è corretto la posizione dovrebbe essere nei pressi di Via Nervesa della Battaglia, 3-5 a Napoli. Al di là di queste informazioni, in realtà la qualità della foto è molto scadente e come sempre avviene per foto di UFO (Oggetti Volanti Non Identificati e non "astronavi aliene") le foto danno piccolissimi contributi ai fini dell'identificazione. Nel suo caso però la descrizione ("circa 10 oggetti luminosi in formazione ha attraversato il cielo e sorvolato la costa per svariati minuti") fa propendere per una spiegazione, "sky lanterns" ovvero "lanterne cinesi", piccole mongolfiere luminose. Le lanterne cinesi, tradizionali in Oriente, da qualche anno stanno diventando sempre più diffuse nelle nostre regioni. Sono realizzate in carta trasparente, hanno una fiammella interna, ne vengono accese un certo quantitativo in occasione di feste, compleanni o altro e, dopo il decollo, rimangono visibili anche da grandi distanze. Con l'aiuto del vento, volano per diversi minuti in formazione e poi spariscono nel buio della notte quando la fiamma si spegne. Riteniamo con ragionevole certezza che il suo avvistamento si possa inquadrare in questo scenario.
Bruno Zacchigna
Risponde Armando De Vincentiis:
Non avendo potuto studiare direttamente la signora Natuzza Evolo, si sono potute fare solo delle ipotesi sulla base di quello che ognuno è stato in grado di osservare, sia dalle sue interviste sia dalle testimonianze di chi le è stato vicino ed infine paragonare la sua fenomenologia con quanto sappiamo dalla storia e dalla letteratura nota sui fenomeni mistici.
Uno studio del genere ci permette di effettuare un quadro chiaro, completo (seppur ipotetico) ma soprattutto razionale della signora Natuzza. Ed è proprio questo lavoro che ci evidenzia che il fenomeno di Natuzza non si allontana per nulla da ciò che sono le normali leggi della natura.
I suoi viaggi spirituali possono essere paragonati ai già noti fenomeni di dissociazione conosciuti in psicologia, mentre le sue stimmate semplicemente come un fenomeno di somatizzazione in una personalità predisposta e immersa in un contesto particolarmente religioso che fa da rinforzo ad ogni manifestazione apparentemente straordinaria.
Basti pensare che non esistono stimmatizzati al di fuori della cultura cattolica. Ad esempio non ci sono nel buddismo segni fisici che indichino una relazione con il divino e la Chiesa d'Oriente non riconosce la sovrannaturalità di questo fenomeno, lo stesso dicasi per il protestantesimo che ignora questa forma di espressione religiosa.
Basterebbe questo per esprimersi in merito alla fenomenologia della signora Natuzza considerandola un fenomeno prettamente di carattere culturale. Le stesse visioni della signora appartenevano alla mitologia cattolica o addirittura dantesca (angeli, anime del purgatorio).
Nessuno vuole mettere in dubbio la buona fede, ma ci sono elementi per poter affermare che la stessa Natuzza sia stata vittima di un fenomeno di suggestione collettiva che veniva rinforzato in modo circolare. Ossia, la signora Natuzza presentava un fenomeno insolito (ma non per questo non naturale), il contesto lo interpretava e lo viveva come sovrannaturale e straordinario, l'entusiasmo che ne scaturiva a sua volta rinforzava nella donna la convinzione delle veridicità della manifestazione (stimmate, presunte visioni) e quindi continuava a riproporla in modo sempre più accentuato. La signora Natuzza rappresentava il capro espiatorio di un bisogno collettivo di fede cha aveva e ha la necessità di essere rinforzata da prove, e queste prove venivano ricercate ovunque, anche nei malesseri di una povera donna. Per un approfondimento sul tema mi permetto di segnalarle questo articolo, originariamente pubblicato proprio su S&P e ora disponibile anche online: www.cicap.org/new/articolo.php?id=101232 .
Essendo appassionato di montagna, in pausa pranzo mi diletto a "visitare" alcune webcam di luoghi in cui mi reco abbastanza di frequente. Il 26 ottobre nel sito www.orobiemeteo.com/eventi.html e più precisamente nel link Webcam (3) Piazzatorre (900 m) Alta Val Brembana Piazzatorre che porta a www.valbrembanaweb.org/webcam/torcole.jpg ho notato un punto nel cielo di Piazzatorre (località in cui ho trascorso molte vacanze estive)… naturalmente questa "anomalia" ha richiamato la mia attenzione e non sono riuscito ad associarlo ad un oggetto ben definito ( aereo, uccello, o altro), tanto che ho pensato a una sporcizia sulla lente della webcam.
Ho salvato l'immagine sul pc e poi ho caricato dall'archivio del sito l'immagine precedente, che purtroppo risaliva a un'ora prima, e questa era perfettamente pulita. Sono rientrato quindi nella visione "live" circa 15 minuti dopo e pure questa immagine era perfettamente pulita, da qui ho dedotto che non poteva essere della sporcizia. Purtroppo la risoluzione della webcam ha dei limiti e anche ingrandendo con lo zoom l'immagine salvata non mi sono dato una risposta su che oggetto fosse stato immortalato. Quindi nelle varie ipotesi che mi sono passate per la testa ho pensato anche a quella di un UFO.
Vorrei sapere se potete darmi una spiegazione.
Invio le immagini che ho salvato dal sito, non ho ovviamente apportato nessuna modifica se non il semplice rename del file che in origine era identico per tutti e tre i file. Claudio
Risponde Paolo Bertotti, socio e consulente fotografico del Centro Italiano Studi Ufologici, fotografo e fototecnico professionista:
Nella foto che mi è stata sottoposta, dopo l'analisi, effettuata con riscontro visivo, confronto con casi similari e misurazione dei toni dei neri e grigi presenti nel file, l'oggetto raffigurato è risultato essere un semplice moscerino, ripreso frontalmente e lontano non più di circa 20 cm dalla lente delle telecamera.
La foto qui a fianco naturalmente non è ripresa dalla stessa angolazione, ma dà un' idea precisa della struttura dell'insetto durante il volo [corpo centrale, ali laterali, risultate più "mosse" (nella foto del testimone) del corpo per via dell'altissima frequenza di battiti delle ali stesse].
O meglio, come possiamo essere sicuri che non esistano interessi economici dietro a questa patologia purtroppo così diffusa?
Se domani (e qui pongo una possibilità volutamente esagerata al limite per poter capire meglio il concetto) uno scienziato, un ricercatore, comunque un individuo scoprisse che bevendo una tisana ricavata esclusivamente dall'erba del proprio giardino per un mese si guarisce dal tumore... Cosa succederebbe? Siamo davvero così sicuri che i giganti della farmacia non avrebbero niente da dire? immaginate cosa comporterebbe questo, migliaia di posti di lavoro saltati, esimi professori direttori di importanti centri oncologici si ritroverebbero a gestire una struttura ormai inutile…
Non è plausibile pensare che in un caso del genere si farebbe di tutto perché la gente non venga sapere di questa cura? E se lo si venisse a sapere, non si farebbe forse di tutto per tentare di screditarla in modo da poter continuare a guadagnare con la chemio? Certo, quello presentato è un caso limite, probabilmente impossibile, ma lo stesso meccanismo non può scattare allo stesso modo contro chiunque proponga una cura alternativa alla chemio, una cura che magari non ha il 100 per cento dei successi ma che comunque ha un livello di successo pari o magari anche di poco superiore alla chemio ma con il difetto di non far guadagnare soldi ai giganti della farmacia?
Sicuramente se qualche ricercatore finanziato dall'industria farmaceutica troverà una cura alternativa alla chemio che comunque continui a far guadagnare l'industria (e magari non sia estremamente efficace in modo da non ammazzare il business), sicuramente questo tipo di cura alternativa verrò introdotto.
Come possiamo essere sicuri che questo non avvenga?
Amos B
Risponde Giorgio Dobrilla:
La chemioterapia risulta decisiva per alcuni tumori e meno per altri. L'opportunità di attuarla non può dunque prescindere dal tipo di tumore, dalla fase in cui viene diagnosticato, dall'età del paziente e dalle sue condizioni generali.
Gli interessi farmaceutici possono sempre esserci. D'altronde, come tutti, anche l'industria lavora pure per guadagnare, non è questo il problema. Per la chemioterapia antitumorale la questione del guadagno cinico è solo "teorica" in quanto dovrebbero essere corrotti tutti o comunque la gran parte dei ricercatori (poco plausibile specie per una patologia di grande impatto anche emotivo come i tumori maligni), il che oltre che eticamente è pure statisticamente impossibile per la legge dei grandi numeri. Giovani ricercatori che scoprissero una tisana antitumorale poco costosa ed efficace diventerebbero celebri in tempo reale con gli ovvi benefits (anche in soldi!) della celebrità, e non starebbero certo zitti.
I controlli di efficacia e sicurezza da parte degli enti regolatori sono piuttosto soddisfacenti anche se non possono supplire il controllo di sicurezza più idoneo che è quello della post-marketing surveillance, cioè la registrazione delle reazioni avverse quando il trattamento viene esteso a larghi strati di popolazione. L'industria può essere condannabile solo se non denuncia o maschera reazioni avverse eventualmente emerse. Questo è più possibile in altri campi, ed è talora successo (vedi l'affaire rofecoxib), ma difficilmente riguarderà la chemioterapia antitumorale.
Il lettore tema e si preoccupi di più per le medicine alternative che, pur non basate su alcuna evidenza e non esenti da rischi, sono facile fonte di guadagni cospicui Basti pensare alla posizione contraria ai vaccini, grazie ai quali invece malattie micidiali sono scomparse o quasi come vaiolo o poliomielite, e grazie ai quali si prevengono efficacemente (vedi rosolia) nascite di bambini malformati. Ricordi anche il cortese lettore che non mancano certo casi di pazienti tumorali non curati con misure di documentata efficacia e deceduti per essere stai trattati "alternativamente".
È evidente che non vi sto chiedendo se e come eventuali civiltà aliene possano navigare nello spazio percorrendo distanze enormi, oppure giungere fino a noi e non farsi riconoscere. Cosa pensate di questi oggetti?
Umberto Spurio
Risponde Simone Angioni:
Concordo con lei sul fatto che le dichiarazioni di esperti del settore vadano valutate con attenzione, tuttavia nessuno è esente da errori e anche il più esperto pilota può trovarsi di fronte a un fenomeno che, in quella particolare situazione, non è in grado di spiegare.
Per fare un esempio pratico: negli anni '80 andava di moda un pallone in plastica nera di forma cilindrica chiamato UFO Solar. Il pallone, esposto al sole, si alzava dal suolo proprio come un palloncino e poteva tranquillamente essere scambiato per un UFO, anche dal pilota più esperto. Questo perché un pilota è esperto nel pilotare, non nell'identificazione di oggetti volanti.
Per quanto riguarda le sfere luminose nello spazio il discorso si complica ulteriormente. Prima di tutto è necessario sottolineare due aspetti che ci limitano nell'osservazione del filmato:
1) non possiamo stabilire la distanza dell'oggetto dall'osservatore e la sua dimensione;
2) non possiamo stabilirne il moto in quanto l'osservatore non è fermo.
Chiarito questo, nei filmati da lei proposti gli stessi astronauti indicano precisamente quale sia l'origine degli oggetti. Nel primo caso viene precisato che si tratta di oggetti molto piccoli e vicini allo Shuttle, li indicano come due "anelli" (ring) e una lamina sottile (foil). L'interesse per questi oggetti è quello di capire da dove provengano perchè potrebbero danneggiare lo Shuttle o essere parti dello stesso staccatesi dalla struttura principale.
Nel secondo filmato invece si parla di detriti (debris) e si ipotizza una scheggia staccatasi dalle maniglie durante una "passeggiata spaziale", cosa che accade molto di frequente. Anche in questo caso la verifica dell'ipotesi è d'obbligo per non rischiare che si tratti di un pezzo più importante della struttura o di un oggetto potenzialmente dannoso. Lo strano movimento dell'oggetto è in realtà dovuto al movimento della camera e gli astronauti non lo ritengono per nulla anomalo.
Il terzo filmato è uguale al primo, probabilmente per un errore nel copiare i link.
Come spesso accade in questi casi gli oggetti filmati non sono molto lontani dall'osservatore e sono di piccolissime dimensioni, questo viene riferito dai cosmonauti che hanno tempo, modo e mezzi per verificare.
Danilo Rizzi
Risponde Francesco Grassi:
Gentile Danilo, grazie per la segnalazione e la foto. Iniziamo con qualche precisazione... Non ricordando la data con precisione, lei riporta che lo scatto sarebbe avvenuto "verso l'una di notte" di un giorno di luglio, però quello che si può ricavare dai dati EXIF dell'immagine è che la foto sarebbe stata scattata il 20 giugno 2009 alle 00:41. Quindi il ricordo dell'ora risulta abbastanza corretto, mentre la data no. Questo era solo per sottolineare quanto la testimonianza umana sia fallace, bisogna sempre tenerlo presente. I dati della foto danno inoltre le coordinate GPS dello scatto e se tutto è corretto la posizione dovrebbe essere nei pressi di Via Nervesa della Battaglia, 3-5 a Napoli. Al di là di queste informazioni, in realtà la qualità della foto è molto scadente e come sempre avviene per foto di UFO (Oggetti Volanti Non Identificati e non "astronavi aliene") le foto danno piccolissimi contributi ai fini dell'identificazione. Nel suo caso però la descrizione ("circa 10 oggetti luminosi in formazione ha attraversato il cielo e sorvolato la costa per svariati minuti") fa propendere per una spiegazione, "sky lanterns" ovvero "lanterne cinesi", piccole mongolfiere luminose. Le lanterne cinesi, tradizionali in Oriente, da qualche anno stanno diventando sempre più diffuse nelle nostre regioni. Sono realizzate in carta trasparente, hanno una fiammella interna, ne vengono accese un certo quantitativo in occasione di feste, compleanni o altro e, dopo il decollo, rimangono visibili anche da grandi distanze. Con l'aiuto del vento, volano per diversi minuti in formazione e poi spariscono nel buio della notte quando la fiamma si spegne. Riteniamo con ragionevole certezza che il suo avvistamento si possa inquadrare in questo scenario.
Lo strano caso di Natuzza Evolo
Volevo chiedere cosa ne pensa il CICAP del caso di Natuzza Evolo.Bruno Zacchigna
Risponde Armando De Vincentiis:
Non avendo potuto studiare direttamente la signora Natuzza Evolo, si sono potute fare solo delle ipotesi sulla base di quello che ognuno è stato in grado di osservare, sia dalle sue interviste sia dalle testimonianze di chi le è stato vicino ed infine paragonare la sua fenomenologia con quanto sappiamo dalla storia e dalla letteratura nota sui fenomeni mistici.
Uno studio del genere ci permette di effettuare un quadro chiaro, completo (seppur ipotetico) ma soprattutto razionale della signora Natuzza. Ed è proprio questo lavoro che ci evidenzia che il fenomeno di Natuzza non si allontana per nulla da ciò che sono le normali leggi della natura.
I suoi viaggi spirituali possono essere paragonati ai già noti fenomeni di dissociazione conosciuti in psicologia, mentre le sue stimmate semplicemente come un fenomeno di somatizzazione in una personalità predisposta e immersa in un contesto particolarmente religioso che fa da rinforzo ad ogni manifestazione apparentemente straordinaria.
Basti pensare che non esistono stimmatizzati al di fuori della cultura cattolica. Ad esempio non ci sono nel buddismo segni fisici che indichino una relazione con il divino e la Chiesa d'Oriente non riconosce la sovrannaturalità di questo fenomeno, lo stesso dicasi per il protestantesimo che ignora questa forma di espressione religiosa.
Basterebbe questo per esprimersi in merito alla fenomenologia della signora Natuzza considerandola un fenomeno prettamente di carattere culturale. Le stesse visioni della signora appartenevano alla mitologia cattolica o addirittura dantesca (angeli, anime del purgatorio).
Nessuno vuole mettere in dubbio la buona fede, ma ci sono elementi per poter affermare che la stessa Natuzza sia stata vittima di un fenomeno di suggestione collettiva che veniva rinforzato in modo circolare. Ossia, la signora Natuzza presentava un fenomeno insolito (ma non per questo non naturale), il contesto lo interpretava e lo viveva come sovrannaturale e straordinario, l'entusiasmo che ne scaturiva a sua volta rinforzava nella donna la convinzione delle veridicità della manifestazione (stimmate, presunte visioni) e quindi continuava a riproporla in modo sempre più accentuato. La signora Natuzza rappresentava il capro espiatorio di un bisogno collettivo di fede cha aveva e ha la necessità di essere rinforzata da prove, e queste prove venivano ricercate ovunque, anche nei malesseri di una povera donna. Per un approfondimento sul tema mi permetto di segnalarle questo articolo, originariamente pubblicato proprio su S&P e ora disponibile anche online: www.cicap.org/new/articolo.php?id=101232 .
UFO in Val Brembana
Volevo porre al CICAP un quesito riguardo all'esperienza a cui mi è capitato di assistere, seppur non direttamente, via web.Essendo appassionato di montagna, in pausa pranzo mi diletto a "visitare" alcune webcam di luoghi in cui mi reco abbastanza di frequente. Il 26 ottobre nel sito www.orobiemeteo.com/eventi.html e più precisamente nel link Webcam (3) Piazzatorre (900 m) Alta Val Brembana Piazzatorre che porta a www.valbrembanaweb.org/webcam/torcole.jpg ho notato un punto nel cielo di Piazzatorre (località in cui ho trascorso molte vacanze estive)… naturalmente questa "anomalia" ha richiamato la mia attenzione e non sono riuscito ad associarlo ad un oggetto ben definito ( aereo, uccello, o altro), tanto che ho pensato a una sporcizia sulla lente della webcam.
Ho salvato l'immagine sul pc e poi ho caricato dall'archivio del sito l'immagine precedente, che purtroppo risaliva a un'ora prima, e questa era perfettamente pulita. Sono rientrato quindi nella visione "live" circa 15 minuti dopo e pure questa immagine era perfettamente pulita, da qui ho dedotto che non poteva essere della sporcizia. Purtroppo la risoluzione della webcam ha dei limiti e anche ingrandendo con lo zoom l'immagine salvata non mi sono dato una risposta su che oggetto fosse stato immortalato. Quindi nelle varie ipotesi che mi sono passate per la testa ho pensato anche a quella di un UFO.
Vorrei sapere se potete darmi una spiegazione.
Invio le immagini che ho salvato dal sito, non ho ovviamente apportato nessuna modifica se non il semplice rename del file che in origine era identico per tutti e tre i file. Claudio
Risponde Paolo Bertotti, socio e consulente fotografico del Centro Italiano Studi Ufologici, fotografo e fototecnico professionista:
Nella foto che mi è stata sottoposta, dopo l'analisi, effettuata con riscontro visivo, confronto con casi similari e misurazione dei toni dei neri e grigi presenti nel file, l'oggetto raffigurato è risultato essere un semplice moscerino, ripreso frontalmente e lontano non più di circa 20 cm dalla lente delle telecamera.
La foto qui a fianco naturalmente non è ripresa dalla stessa angolazione, ma dà un' idea precisa della struttura dell'insetto durante il volo [corpo centrale, ali laterali, risultate più "mosse" (nella foto del testimone) del corpo per via dell'altissima frequenza di battiti delle ali stesse].
Chemioterapia: l'unica via per guarire?
Vi scrivo in merito ai tumori chiedendo: la chemioterapia è veramente l'unica via per tentare di guarire?O meglio, come possiamo essere sicuri che non esistano interessi economici dietro a questa patologia purtroppo così diffusa?
Se domani (e qui pongo una possibilità volutamente esagerata al limite per poter capire meglio il concetto) uno scienziato, un ricercatore, comunque un individuo scoprisse che bevendo una tisana ricavata esclusivamente dall'erba del proprio giardino per un mese si guarisce dal tumore... Cosa succederebbe? Siamo davvero così sicuri che i giganti della farmacia non avrebbero niente da dire? immaginate cosa comporterebbe questo, migliaia di posti di lavoro saltati, esimi professori direttori di importanti centri oncologici si ritroverebbero a gestire una struttura ormai inutile…
Non è plausibile pensare che in un caso del genere si farebbe di tutto perché la gente non venga sapere di questa cura? E se lo si venisse a sapere, non si farebbe forse di tutto per tentare di screditarla in modo da poter continuare a guadagnare con la chemio? Certo, quello presentato è un caso limite, probabilmente impossibile, ma lo stesso meccanismo non può scattare allo stesso modo contro chiunque proponga una cura alternativa alla chemio, una cura che magari non ha il 100 per cento dei successi ma che comunque ha un livello di successo pari o magari anche di poco superiore alla chemio ma con il difetto di non far guadagnare soldi ai giganti della farmacia?
Sicuramente se qualche ricercatore finanziato dall'industria farmaceutica troverà una cura alternativa alla chemio che comunque continui a far guadagnare l'industria (e magari non sia estremamente efficace in modo da non ammazzare il business), sicuramente questo tipo di cura alternativa verrò introdotto.
Come possiamo essere sicuri che questo non avvenga?
Amos B
Risponde Giorgio Dobrilla:
La chemioterapia risulta decisiva per alcuni tumori e meno per altri. L'opportunità di attuarla non può dunque prescindere dal tipo di tumore, dalla fase in cui viene diagnosticato, dall'età del paziente e dalle sue condizioni generali.
Gli interessi farmaceutici possono sempre esserci. D'altronde, come tutti, anche l'industria lavora pure per guadagnare, non è questo il problema. Per la chemioterapia antitumorale la questione del guadagno cinico è solo "teorica" in quanto dovrebbero essere corrotti tutti o comunque la gran parte dei ricercatori (poco plausibile specie per una patologia di grande impatto anche emotivo come i tumori maligni), il che oltre che eticamente è pure statisticamente impossibile per la legge dei grandi numeri. Giovani ricercatori che scoprissero una tisana antitumorale poco costosa ed efficace diventerebbero celebri in tempo reale con gli ovvi benefits (anche in soldi!) della celebrità, e non starebbero certo zitti.
I controlli di efficacia e sicurezza da parte degli enti regolatori sono piuttosto soddisfacenti anche se non possono supplire il controllo di sicurezza più idoneo che è quello della post-marketing surveillance, cioè la registrazione delle reazioni avverse quando il trattamento viene esteso a larghi strati di popolazione. L'industria può essere condannabile solo se non denuncia o maschera reazioni avverse eventualmente emerse. Questo è più possibile in altri campi, ed è talora successo (vedi l'affaire rofecoxib), ma difficilmente riguarderà la chemioterapia antitumorale.
Il lettore tema e si preoccupi di più per le medicine alternative che, pur non basate su alcuna evidenza e non esenti da rischi, sono facile fonte di guadagni cospicui Basti pensare alla posizione contraria ai vaccini, grazie ai quali invece malattie micidiali sono scomparse o quasi come vaiolo o poliomielite, e grazie ai quali si prevengono efficacemente (vedi rosolia) nascite di bambini malformati. Ricordi anche il cortese lettore che non mancano certo casi di pazienti tumorali non curati con misure di documentata efficacia e deceduti per essere stai trattati "alternativamente".
UFO: e quando li vedono i piloti?
Premetto che non appartengo alla schiera di persone che pensano di vedere in una astronave aliena qualunque fenomeno luminoso volante e che sono un astrofilo. Tuttavia credo che il fenomeno UFO sia davvero da valutare con attenzione quando giunge attraverso rapporti scritti, testimonianze video o una combinazione dei due, da categorie professionali quali i cosmonauti e i piloti di aerei civili e militari e i controllori di volo, tutte persone che non possono sbagliare facilmente e tutte quante insieme, nel descrivere fenomeni che avvengono nel campo delle emozioni ed informazioni del loro agire quotidiano. Il mio personale interesse sugli UFO si basa quasi del tutto dalle segnalazioni provenienti da tali fonti poiché ritengo che sono quelle maggiormente attendibili e non possono essere sottovalutate o liquidate con superficialità. D'altronde se è vero che la scienza richiede verifiche sperimentali per poter confermare delle teorie, è anche vero che l'intuito è strato spesso il primo passo per formulare ipotesi che sono poi diventate affermazioni scientifiche. Tralasciando dunque la grande mole di documentazioni nella migliore delle ipotesi poco chiare o, nella peggiore, indubbiamente artefatte, ritengo che voi del CICAP dobbiate esprimervi in merito ad alcune registrazioni video ed audio nelle quali sono protagonisti i cosmonauti della ISS, dello Shuttle e dei centri di controllo di tali missioni a terra. Documentazioni, che certamente conoscete, nelle quali si intravedono oggetti in volo descrivere traiettorie non lineari, che compongono formazioni, che cambiano direzione anche in modo brusco; tutti oggetti che non possono essere descritti come rifrazioni sull'obiettivo, come spazzatura spaziale, come asteroidi, a maggior ragione quando le immagini sono accompagnate dalle voci di personale militare e civile che occupa i più alti livelli di professionalità e preparazione. Mi limito a citare tre documenti, i primi due tratti dall'archivio NASA con riprese dallo Shuttle, ma ne esistono almeno un'altra mezza dozzina dello stesso tenore: nel primo documento, a partire dal minuto 5 del filmato, le voci fuori campo parlano esplicitamente di 3-4 oggetti e di sfere, che noi tutti possiamo vedere nelle loro evoluzioni: http://vodpod.com/watch/510194-ufos-on-nasa-space-shuttle-mission-sts-115-full-version nel secondo documento l'oggetto non identificato compie evoluzioni con traiettorie non lineari: www.metacafe.com/watch/1507359/ufo_on_nasa_livestream_july_15_2008_5pm/ nel terzo documento è visibile un oggetto il cui movimento è stato catturato da un astronomo italiano mentre tarava il proprio telescopio puntando la superficie lunare: http://vodpod.com/watch/510194-ufos-on-nasa-space-shuttle-mission-sts-115-full-versionÈ evidente che non vi sto chiedendo se e come eventuali civiltà aliene possano navigare nello spazio percorrendo distanze enormi, oppure giungere fino a noi e non farsi riconoscere. Cosa pensate di questi oggetti?
Umberto Spurio
Risponde Simone Angioni:
Concordo con lei sul fatto che le dichiarazioni di esperti del settore vadano valutate con attenzione, tuttavia nessuno è esente da errori e anche il più esperto pilota può trovarsi di fronte a un fenomeno che, in quella particolare situazione, non è in grado di spiegare.
Per fare un esempio pratico: negli anni '80 andava di moda un pallone in plastica nera di forma cilindrica chiamato UFO Solar. Il pallone, esposto al sole, si alzava dal suolo proprio come un palloncino e poteva tranquillamente essere scambiato per un UFO, anche dal pilota più esperto. Questo perché un pilota è esperto nel pilotare, non nell'identificazione di oggetti volanti.
Per quanto riguarda le sfere luminose nello spazio il discorso si complica ulteriormente. Prima di tutto è necessario sottolineare due aspetti che ci limitano nell'osservazione del filmato:
1) non possiamo stabilire la distanza dell'oggetto dall'osservatore e la sua dimensione;
2) non possiamo stabilirne il moto in quanto l'osservatore non è fermo.
Chiarito questo, nei filmati da lei proposti gli stessi astronauti indicano precisamente quale sia l'origine degli oggetti. Nel primo caso viene precisato che si tratta di oggetti molto piccoli e vicini allo Shuttle, li indicano come due "anelli" (ring) e una lamina sottile (foil). L'interesse per questi oggetti è quello di capire da dove provengano perchè potrebbero danneggiare lo Shuttle o essere parti dello stesso staccatesi dalla struttura principale.
Nel secondo filmato invece si parla di detriti (debris) e si ipotizza una scheggia staccatasi dalle maniglie durante una "passeggiata spaziale", cosa che accade molto di frequente. Anche in questo caso la verifica dell'ipotesi è d'obbligo per non rischiare che si tratti di un pezzo più importante della struttura o di un oggetto potenzialmente dannoso. Lo strano movimento dell'oggetto è in realtà dovuto al movimento della camera e gli astronauti non lo ritengono per nulla anomalo.
Il terzo filmato è uguale al primo, probabilmente per un errore nel copiare i link.
Come spesso accade in questi casi gli oggetti filmati non sono molto lontani dall'osservatore e sono di piccolissime dimensioni, questo viene riferito dai cosmonauti che hanno tempo, modo e mezzi per verificare.