Ormai ci siamo. Il Convegno Nazionale del 9-11 ottobre, quello del ventennale, è alle porte e, davvero, mi auguro di potere incontrare la gran parte di voi che ci leggete. Vent'anni fa, insomma, nasceva il CICAP e, sorprendendo molti, in questi anni siamo cresciuti e abbiamo moltiplicato le nostre iniziative.
Il CICAP è oggi una realtà culturale consolidata. Forniamo ogni giorno gratuitamente consulenze a giornali, periodici, radio e televisioni, e rispondiamo alle domande delle tante persone che quotidianamente ci scrivono per avere chiarimenti e informazioni su questo o quel mistero che li incuriosisce o li inquieta. Organizziamo e siamo presenti ogni anno quasi in tutta Italia con decine di conferenze, incontri e presentazioni: ormai da anni il nostro calendario prevede una o due conferenze alla settimana con le quali il CICAP si presenta in pubblico. Realizziamo pubblicazioni, scriviamo libri, interveniamo sui giornali, siamo presenti in molti modi sul web. E poi conduciamo indagini e verifiche sulle notizie più clamorose, realizziamo sperimentazioni e ricerche storiche, interveniamo nelle scuole, partecipiamo a Festival scientifici e letterari (non solo italiani), favoriamo la formazione di nuovi Gruppi locali nelle Regioni italiane… Insomma, cerchiamo di essere presenti in ogni modo e di fare sentire la nostra voce ogni volta che è possibile.
Al punto che, per spiegare l'intraprendenza e l'impegno del CICAP, circolano da tempo leggende metropolitane sul fatto che il Comitato riceverebbe finanziamenti dalla CIA, o dal Vaticano, o dalle case farmaceutiche o da chissà quale altra misteriosa entità! Tutto ciò è molto lusinghiero, ma la verità è che siamo pur sempre un piccolo gruppo di volontari. Ci diamo molto da fare, ma non riceviamo nessun tipo di sostegno pubblico, privato, né tantomeno occulto. Possiamo contare solo sulle quote di adesione dei Soci e sul loro sostegno. È per questo che, di fronte a un calo di iscrizioni registrato negli ultimi tempi, molte delle nostre attività rischiano oggi di fermarsi.
Abbiamo allora deciso di rilanciare il CICAP, rinnovando le possibilità di adesione (che trovate bene illustrate alle pagine 66 e 67). Ora chi, come voi, ritiene che il lavoro del Comitato sia importante potrà sostenerlo anche se non è interessato ad abbonarsi alla rivista (o, viceversa, potrà continuare ad abbonarsi alla rivista senza per questo aderire automaticamente al CICAP). Chi vorrà partecipare attivamente alle iniziative del Comitato, poi, troverà numerose possibilità per farlo.
L'irrazionale, la superstizione e il pregiudizio si sono trasformati in questi vent'anni. Si sono fatti più subdoli e pericolosi. Le teorie della cospirazione, per fare un esempio, non sono solo un gioco per dietrologi e paranoici: se non sono adeguatamente analizzate e contrastate possono portare a scelte politiche e sociali sbagliate che influiscono sulla vita e sul futuro di tutti noi. Ecco perché vi chiedo di aderire al CICAP o di rinnovare la vostra adesione: perché, come dice Piero Angela, la funzione che esercita il CICAP, una funzione di verifica delle notizie, di corretta informazione, di denuncia di truffe e imbrogli e di tutela dei più deboli, è troppo importante per essere trascurata.
Il CICAP è oggi una realtà culturale consolidata. Forniamo ogni giorno gratuitamente consulenze a giornali, periodici, radio e televisioni, e rispondiamo alle domande delle tante persone che quotidianamente ci scrivono per avere chiarimenti e informazioni su questo o quel mistero che li incuriosisce o li inquieta. Organizziamo e siamo presenti ogni anno quasi in tutta Italia con decine di conferenze, incontri e presentazioni: ormai da anni il nostro calendario prevede una o due conferenze alla settimana con le quali il CICAP si presenta in pubblico. Realizziamo pubblicazioni, scriviamo libri, interveniamo sui giornali, siamo presenti in molti modi sul web. E poi conduciamo indagini e verifiche sulle notizie più clamorose, realizziamo sperimentazioni e ricerche storiche, interveniamo nelle scuole, partecipiamo a Festival scientifici e letterari (non solo italiani), favoriamo la formazione di nuovi Gruppi locali nelle Regioni italiane… Insomma, cerchiamo di essere presenti in ogni modo e di fare sentire la nostra voce ogni volta che è possibile.
Al punto che, per spiegare l'intraprendenza e l'impegno del CICAP, circolano da tempo leggende metropolitane sul fatto che il Comitato riceverebbe finanziamenti dalla CIA, o dal Vaticano, o dalle case farmaceutiche o da chissà quale altra misteriosa entità! Tutto ciò è molto lusinghiero, ma la verità è che siamo pur sempre un piccolo gruppo di volontari. Ci diamo molto da fare, ma non riceviamo nessun tipo di sostegno pubblico, privato, né tantomeno occulto. Possiamo contare solo sulle quote di adesione dei Soci e sul loro sostegno. È per questo che, di fronte a un calo di iscrizioni registrato negli ultimi tempi, molte delle nostre attività rischiano oggi di fermarsi.
Abbiamo allora deciso di rilanciare il CICAP, rinnovando le possibilità di adesione (che trovate bene illustrate alle pagine 66 e 67). Ora chi, come voi, ritiene che il lavoro del Comitato sia importante potrà sostenerlo anche se non è interessato ad abbonarsi alla rivista (o, viceversa, potrà continuare ad abbonarsi alla rivista senza per questo aderire automaticamente al CICAP). Chi vorrà partecipare attivamente alle iniziative del Comitato, poi, troverà numerose possibilità per farlo.
L'irrazionale, la superstizione e il pregiudizio si sono trasformati in questi vent'anni. Si sono fatti più subdoli e pericolosi. Le teorie della cospirazione, per fare un esempio, non sono solo un gioco per dietrologi e paranoici: se non sono adeguatamente analizzate e contrastate possono portare a scelte politiche e sociali sbagliate che influiscono sulla vita e sul futuro di tutti noi. Ecco perché vi chiedo di aderire al CICAP o di rinnovare la vostra adesione: perché, come dice Piero Angela, la funzione che esercita il CICAP, una funzione di verifica delle notizie, di corretta informazione, di denuncia di truffe e imbrogli e di tutela dei più deboli, è troppo importante per essere trascurata.