Indimenticabile Yuri Aleksejevich Gagarin, il primo uomo a volare nello spazio nel 1961. Compì un'intera orbita ellittica attorno alla Terra viaggiando a una velocità di 27.400 km all'ora. Venne decorato da Nikita Kruscev con l'Ordine di Lenin, la più grande onorificenza russa, diventando Eroe dell'Unione Sovietica e meritandosi, nel 1980, un monumento di 40 metri, di titanio, eretto a Mosca. Gagarin morì il 27 marzo 1968. La versione ufficiale della morte: mentre stava compiendo un volo sperimentale insieme al pilota Vladimir Sereguine a bordo di un MiG-15, il caccia si schiantò al suolo a causa di un guasto. Ma molti non credettero a questa storia e cominciarono a fioccare diverse ipotesi: Gagarin fu ucciso perché era diventato un deputato troppo indipendente rispetto all'ortodossia comunista; Gagarin era stanco e ubriaco; non era stato un incidente ma un suicidio (circola una leggenda riguardo a suoi presunti rapporti con i servizi segreti occidentali), Gagarin si sarebbe ucciso perché scoperto dal KGB. C'è chi va anche oltre: una veggente spiega che semplicemente Gagarin è scappato negli Usa ma addirittura c'è chi scomoda gli extraterrestri; i due astronauti sarebbero stati paralizzati e uccisi da un Ufo.