Nei giorni 4 e 5 maggio scorso, il CICAP ha tenuto il suo I° Congresso Nazionale, nella celebre "Sala dei Giganti " dell'Università di Padova. Vi sono intervenuti 14 oratori, di fronte ad un pubblico di soci provenienti da ogni angolo della Penisola.
La prima giornata è stata dedicata agli aspetti generali del tema del Congresso, che era "Scienza e Paranormale". Dopo che Lorenzo Montali, Segretario Nazionale del CICAP, ha illustrato le attività del Comitato, Steno Ferluga, Presidente, ha introdotto il tema con considerazioni generali, seguito da Vincenzo Pace (sociologo dell'Università di Padova) intervenuto per spiegare perché la gente tende a credere al paranormale. Quindi, è stata la volta di Adalberto Piazzoli, Vicepresidente, sulla scarsa o nulla compatibilità fra ricerche fisiche e paranormali. Ha chiuso questa prima giornata Massimo Polidoro, Responsabile per le Indagini del CICAP, con un interessante e mai abbastanza sviscerato argomento: "Tecnica e Psicologia degli imbrogli nel paranormale". Infine il dibattito, che ha visto alla ribalta sostenitori e contestatori, fra i quali qualche pittoresco personaggio come il "rappresentante degli extraterrestri". Costui non mancherà di interloquire anche alla giornata del 5, suddivisa in due sessioni: quella mattutina, dedicata agli aspetti sociali della magia e della parapsicologia; e la seconda e ultima, agli aspetti più particolarmente scientifici.
Dopo l'introduzione di Ferluga in qualità di moderatore, la Professoressa Marisa Milani, docente di letteratura e tradizioni popolari all'Università di Padova, ha parlato di "Storie di streghe e fantasmi", un universo che richiamava alla mente il famoso "Martello delle streghe" (Malleus Maleficarum) di Kramer e Sprenger. Poi Paolo Toselli, Segretario del Centro per la raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee, ha mostrato, con esempi tratti dalle cronache, come sia facile mescolare informazioni vere con altre completamente false, per suscitare delle forme di psicosi collettive totalmente infondate. Reali, purtroppo, sono state le sconvolgenti testimonianze riportate dal cronista Lino Lava, a proposito degli ignobili abusi (anche sessuali) perpetrati da un sedicente "Mago delle tre venezie" ai danni delle sue vittime - tant'è vero che proprio in questi giorni il losco personaggio è stato condannato dal tribunale di Udine.
Nel pomeriggio, i professori Giovanni Federspil, Metodologo, Cesare Scandellari, patologo medico, e Gianfelice Azzone, patologo generale, hanno dato vita ad una sorta di mini tavola rotonda sul tema del confronto tra medicina scientifica e medicine alternative. Molto alto è stato il livello della discussione, e anche molto attento l'uditorio; infatti i problemi del metodo sono al centro dell'attenzione della filosofia della scienza nell'ultima quindicina d'anni, e in particolare l'interesse verso le medicine alternative è diventato quasi una moda popolare (per quanto totalmente rifutata dagli ambienti scientifici).
Il dibattito epistemologico ha raggiunto il suo culmine, delineando pure l'inquadratura filosfica che fa da sfondo all'impostazione operativa del CICAP, quando si è trattato di replicare all'intervento di Nicolò Dallaporta. Questo celebre e anziano scienziato - il padre dell'astrofisica italiana - era stato invitato dal CICAP per ascoltare una voce critica, appunto allo scopo di stimolare una discussione anche di natura filosofica (sono note infatti le sue propensioni per la metafisica). Ma lo stupore ha invaso la sala quando egli ha iniziato a parlare di ... angeli, e infine è prevalso lo sgomento, quando ha concluso dicendo di considerare il guru Sai Baba "probabilmente un santo". Infatti è risaputo che Sai Baba è soltanto un impostore, che opera finti "miracoli" utilizzando dei trucchi comuni fra i prestigiatori di strada diffusi nei vilaggi dell'India. L'insegnamento che quindi ci è parso di poter trarre dallo strano intervento di Dallaporta è che davvero uno scienziato deve astenersi dal farsi influenzare da concezioni metafisiche, per non correre il rischio di mettere a repentaglio la propria buona fede.
La seconda giornata di Padova, si chiudeva con la relazione su "Matematica e Magia" presentata dal Prof. Bruno D'amore dell'Università di Bologna, e con le considerazioni conclusive di Piero Angela che ha parlato di "Mass-media e paranormale". Oltre a dare troppo spazio alle meraviglie fasulle, non ci si preoccupa affatto di controbilanciare in qualche misura queste notizie né con le smentite nei casi più clamorosi, né con la critica degli esperti. Non c'è altro rimedio che protestare e organizzare associazioni come il CICAP.
In appendice al convegno, è stato organizzato un intrattenimento teatrale, per tutti i congressisti perfettamente in tema: una "Serata della Magia" incentrata sulle straordinarie "performances" degli illusionisti. Non poteva riuscire meglio, anche se mancava Luciano De Crescenzo per un improvviso attacco influenzale. Ma ha supplito con grazia spirito e mestiere Maria Giovanna Elmi, della RAI TV, che insieme a Piero Angela ha cercato di mettersi in contatto telefonico col febbricitante De Crescenzo. I prestigiatori Victor Balli ed Edoardo Pecar hanno superato se stessi con un fuoco di fila di numeri uno più bello e sorprendente dell'altro.
Infine, un doveroso ringraziamento va dedicato alle persone che hanno collaborato al pieno successo di tutta la manifestazione, la quale ha richiesto un enorme sforzo organizzativo (il CICAP ha fatto tutto da solo, non potendosi permettere il lusso di delegare una ditta specializzata nell'organizzazione di congressi). Innanzitutto i relatori, che abbiamo già nominato, il generoso Sponsor "Analisi Mediche Pavanello", l'Assessorato alla Cultura (e quello allo Spettacolo) del Comune di Padova, e i due infaticabili amici del Comitato Organizzativo Locale, Elio Micaglio e Luca Rodaro.
La prima giornata è stata dedicata agli aspetti generali del tema del Congresso, che era "Scienza e Paranormale". Dopo che Lorenzo Montali, Segretario Nazionale del CICAP, ha illustrato le attività del Comitato, Steno Ferluga, Presidente, ha introdotto il tema con considerazioni generali, seguito da Vincenzo Pace (sociologo dell'Università di Padova) intervenuto per spiegare perché la gente tende a credere al paranormale. Quindi, è stata la volta di Adalberto Piazzoli, Vicepresidente, sulla scarsa o nulla compatibilità fra ricerche fisiche e paranormali. Ha chiuso questa prima giornata Massimo Polidoro, Responsabile per le Indagini del CICAP, con un interessante e mai abbastanza sviscerato argomento: "Tecnica e Psicologia degli imbrogli nel paranormale". Infine il dibattito, che ha visto alla ribalta sostenitori e contestatori, fra i quali qualche pittoresco personaggio come il "rappresentante degli extraterrestri". Costui non mancherà di interloquire anche alla giornata del 5, suddivisa in due sessioni: quella mattutina, dedicata agli aspetti sociali della magia e della parapsicologia; e la seconda e ultima, agli aspetti più particolarmente scientifici.
Dopo l'introduzione di Ferluga in qualità di moderatore, la Professoressa Marisa Milani, docente di letteratura e tradizioni popolari all'Università di Padova, ha parlato di "Storie di streghe e fantasmi", un universo che richiamava alla mente il famoso "Martello delle streghe" (Malleus Maleficarum) di Kramer e Sprenger. Poi Paolo Toselli, Segretario del Centro per la raccolta delle Voci e Leggende Contemporanee, ha mostrato, con esempi tratti dalle cronache, come sia facile mescolare informazioni vere con altre completamente false, per suscitare delle forme di psicosi collettive totalmente infondate. Reali, purtroppo, sono state le sconvolgenti testimonianze riportate dal cronista Lino Lava, a proposito degli ignobili abusi (anche sessuali) perpetrati da un sedicente "Mago delle tre venezie" ai danni delle sue vittime - tant'è vero che proprio in questi giorni il losco personaggio è stato condannato dal tribunale di Udine.
Nel pomeriggio, i professori Giovanni Federspil, Metodologo, Cesare Scandellari, patologo medico, e Gianfelice Azzone, patologo generale, hanno dato vita ad una sorta di mini tavola rotonda sul tema del confronto tra medicina scientifica e medicine alternative. Molto alto è stato il livello della discussione, e anche molto attento l'uditorio; infatti i problemi del metodo sono al centro dell'attenzione della filosofia della scienza nell'ultima quindicina d'anni, e in particolare l'interesse verso le medicine alternative è diventato quasi una moda popolare (per quanto totalmente rifutata dagli ambienti scientifici).
Il dibattito epistemologico ha raggiunto il suo culmine, delineando pure l'inquadratura filosfica che fa da sfondo all'impostazione operativa del CICAP, quando si è trattato di replicare all'intervento di Nicolò Dallaporta. Questo celebre e anziano scienziato - il padre dell'astrofisica italiana - era stato invitato dal CICAP per ascoltare una voce critica, appunto allo scopo di stimolare una discussione anche di natura filosofica (sono note infatti le sue propensioni per la metafisica). Ma lo stupore ha invaso la sala quando egli ha iniziato a parlare di ... angeli, e infine è prevalso lo sgomento, quando ha concluso dicendo di considerare il guru Sai Baba "probabilmente un santo". Infatti è risaputo che Sai Baba è soltanto un impostore, che opera finti "miracoli" utilizzando dei trucchi comuni fra i prestigiatori di strada diffusi nei vilaggi dell'India. L'insegnamento che quindi ci è parso di poter trarre dallo strano intervento di Dallaporta è che davvero uno scienziato deve astenersi dal farsi influenzare da concezioni metafisiche, per non correre il rischio di mettere a repentaglio la propria buona fede.
La seconda giornata di Padova, si chiudeva con la relazione su "Matematica e Magia" presentata dal Prof. Bruno D'amore dell'Università di Bologna, e con le considerazioni conclusive di Piero Angela che ha parlato di "Mass-media e paranormale". Oltre a dare troppo spazio alle meraviglie fasulle, non ci si preoccupa affatto di controbilanciare in qualche misura queste notizie né con le smentite nei casi più clamorosi, né con la critica degli esperti. Non c'è altro rimedio che protestare e organizzare associazioni come il CICAP.
In appendice al convegno, è stato organizzato un intrattenimento teatrale, per tutti i congressisti perfettamente in tema: una "Serata della Magia" incentrata sulle straordinarie "performances" degli illusionisti. Non poteva riuscire meglio, anche se mancava Luciano De Crescenzo per un improvviso attacco influenzale. Ma ha supplito con grazia spirito e mestiere Maria Giovanna Elmi, della RAI TV, che insieme a Piero Angela ha cercato di mettersi in contatto telefonico col febbricitante De Crescenzo. I prestigiatori Victor Balli ed Edoardo Pecar hanno superato se stessi con un fuoco di fila di numeri uno più bello e sorprendente dell'altro.
Infine, un doveroso ringraziamento va dedicato alle persone che hanno collaborato al pieno successo di tutta la manifestazione, la quale ha richiesto un enorme sforzo organizzativo (il CICAP ha fatto tutto da solo, non potendosi permettere il lusso di delegare una ditta specializzata nell'organizzazione di congressi). Innanzitutto i relatori, che abbiamo già nominato, il generoso Sponsor "Analisi Mediche Pavanello", l'Assessorato alla Cultura (e quello allo Spettacolo) del Comune di Padova, e i due infaticabili amici del Comitato Organizzativo Locale, Elio Micaglio e Luca Rodaro.