Fra le variabili psicologiche e sociali relative al complottismo, una delle meno approfondite è il rapporto fra l’età e l’adesione a quel tipo di credenze. Benché alcuni studi abbiano dimostrato che le credenze nei complotti sono più diffuse tra i giovani, dai lavori disponibili sull’argomento non emerge un chiaro consenso sulle ragioni di questa specificità. Per cercare di chiarire le cose, Jean-Nicolas Bordeleau e Daniel Stockemer, ricercatori in psicologia politica dell’Università di Ottawa, in Canada, hanno quindi condotto due studi i cui risultati sono stati presentati di recente sulla rivista Political Psychology[1].
Partendo dall’ipotesi di fondo che, all’aumentare dell’età, l’adesione al cospirazionismo vada via via diminuendo, gli autori si sono concentrati su tre possibili fattori d[...]
Partendo dall’ipotesi di fondo che, all’aumentare dell’età, l’adesione al cospirazionismo vada via via diminuendo, gli autori si sono concentrati su tre possibili fattori d[...]
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