«Tutto il mondo è un palcoscenico, donne e uomini sono solo attori che entrano ed escono dalla scena», scrive William Shakespeare nella commedia Come vi piace. Una licenza poetica, certo, che, però, sembra avere un corrispettivo scientifico. Tre secoli dopo Shakespeare, il sociologo di origine canadese Erving Goffman ha dedicato molto del suo lavoro allo studio di come le persone cercano di presentare e mantenere costantemente un’immagine positiva di sé stesse.
Secondo Goffman, la vita sociale è davvero paragonabile a una recita in cui, come attori, cerchiamo di fare buona impressione sugli altri, cercando di manipolare, volontariamente o meno, il modo in cui gli altri ci percepiscono[1]. Nel 1952, Goffman si è impegnato nello studio delle vittime di frodi e raggiri, e ha scoperto che, prima o poi, i truffati si rendono conto di essere[...]
Secondo Goffman, la vita sociale è davvero paragonabile a una recita in cui, come attori, cerchiamo di fare buona impressione sugli altri, cercando di manipolare, volontariamente o meno, il modo in cui gli altri ci percepiscono[1]. Nel 1952, Goffman si è impegnato nello studio delle vittime di frodi e raggiri, e ha scoperto che, prima o poi, i truffati si rendono conto di essere[...]
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