Su un interessante sito dedicato all'Egittologia (www.egittologia.net ) si trova un divertente articolo di Marcello Garbagnati dal titolo "Svelato il mistero del Papiro di Tulli". Ne riproponiamo alcuni estratti con il permesso dell'autore.
"Il papiro in questione venne rinvenuto nel negozio di un antiquario, in Egitto, dai fratelli professor Alberto Tulli (allora direttore del Pontificio Museo Egizio Vaticano) e monsignor Augusto Tulli. Il papiro, non poté essere acquistato per l'alto prezzo, ma il professor Tulli copiò il testo che venne poi trascritto dallo ieratico in geroglifico, con l'aiuto del direttore del Museo del Cairo, abate E. Drioton. Il papiro narrava di una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Protagonisti della vicenda il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a.C.) e molti suoi sudditi. Il papiro presentava cancellature anche nel documento originale, in punti nevralgici del testo, cancellature che sembravano volute, quasi a voler evitare che l'episodio fosse comprensibile. Il professor Solas Boncompagni, studioso di clipeologia, nel 1963, venne a conoscenza dell'esistenza del papiro, la cui traduzione era stata pubblicata per la prima volta nel 1956, dalla rivista ufologica inglese Flying Saucers Uncensored e poi dalla rivista The Doubt, sempre inglese. Boncompagni comunicò tale notizia al periodico Settimana Incom che pubblicò la sua lettera. La rivista Clypeus pubblicò, nel gennaio 1964, la traduzione in italiano del testo geroglifico. La traduzione fu integrata con note esplicative. Nella traduzione in italiano del testo geroglifico si legge tra laltro:
"...il ventiduesimo giorno del terzo mese d'inverno, alla sesta ora del giorno gli Scribi, gli Archivisti e gli Annalisti della Casa della Vita si accorsero che un cerchio di fuoco... (lacuna). Dalla bocca emetteva un soffio pestifero, ma non aveva testa, il suo corpo misurava una pertica per una pertica ed era silenzioso. Ed i cuori degli Scribi, degli Archivisti tutti furono atterriti e confusi ed essi si gettarono nella polvere col ventre a terra... (lacuna) essi riferirono allora la cosa al Faraone. Sua Maestà ordinò di... (lacuna) è stato esaminato... (lacuna) ed egli stava meditando su ciò che era accaduto, che era registrato dai papiri della Casa della Vita. Ora, dopo che fu trascorso qualche giorno, ecco che queste cose divennero sempre più numerose nei cieli d'Egitto. Il loro splendore superava quello del sole ed essi andavano e venivano liberamente per i quattro angoli del cielo... (lacuna). Alta e sovrastante nel cielo era la stazione da cui andavano e venivano questi cerchi di fuoco. L'esercito del Faraone la osservò a lungo con lo stesso Re. Ciò accadde dopo cena. Di poi questi cerchi di fuoco salirono più che mai alti nel cielo e si diressero verso il Sud. Pesci ed uccelli caddero allora dal cielo. Grande fenomeno che mai a memoria d'uomo fu in questa terra osservato... (lacuna) ed il Faraone fece portare dell'incenso per rimettersi in pace con la Terra... (lacuna) e quanto accadde il Faraone diede ordine di scriverlo e di conservarlo negli Annali della Casa della Vita, affinché fosse ricordato per sempre dai posteri"
"Un iscritto alla community di egittologia.net, Franco Brussino, si è preso recentemente la briga di rifare una traduzione partendo direttamente dal testo geroglifico. Nella sua traduzione si legge:
1) dal cielo, non ha la testa, il soffio della sua bocca emana puzzo, il suo corpo misura 1 khat di lunghezza... [khat, misura di lunghezza pari a circa 52 metri] 2) la sua voce non esce. Il loro cuore diventa smarrito a causa di questo, e allora essi mettono... 3) loro... questo annuncio. Ordinò Sua Maestà...registrare...in un papiro della Casa della Vita di Sua Maestà... 4) consigliarsi su ciò che è accaduto. E dopo che alcuni giorni furono passati dopo questi fatti, ecco, numerosi... 5) più di ogni cosa. Essi splendono in cielo come il sole verso il limite dei 4 pilastri del cielo... 6) potente è la posizione dei cerchi di fuoco. Questo esercito del re vede... 7) in mezzo a loro. Ciò accadde dopo cena. Essi salirono in alto... 8) verso sud. Pesci e uccelli caddero dal cielo... 9) questa terra, non era accaduto da quando fu fondato questo paese. Sua Maestà fece portare dell'incenso... 10) (A)mon-Ra, signore dei troni delle Due terre (era) in esso... ordinò sua maestà... come scrittura nella casa della vita.
"Il traduttore, rileggendo il testo del Papiro Tulli ebbe però la strana sensazione di avere già letto alcune frasi da qualche altra parte. Si ricordò allora di aver letto frasi del tutto analoghe su una ben nota grammatica di lingua geroglifica scritta da un certo Gardiner. Controllando sul volume di grammatica, Franco Brussino trovò proprio le stesse frasi che venivano proposte nel testo come esercizi".
La conclusione appare inevitabile. Un ignoto autore, in vena di burle, ha inventato di sana pianta il "papiro di Tulli" copiando dalla grammatica del Gardiner le frasi che più convenivano al suo scopo!
L'anonimo burlone con la sua trovata è riuscito a condizionare nel mondo migliaia e migliaia di ingenui creduloni che hanno abboccato alla sua bufala. È sufficiente digitare "papiro di Tulli" su un qualsiasi motore di ricerca di Internet per rendersi conto di quanti ufologi hanno dato credito al papiro.
L'ipotesi della burla è coerente anche dal punto di vista cronologico: il "papiro di Tulli" ha fatto la sua comparsa nel 1934; Gardiner ha pubblicato la prima edizione della sua Egyptian Grammar nel 1927, sette anni prima. Quindi l'anonimo burlone ha avuto tutto il tempo di escogitare la sua bufala e di darla in pasto a quanti ci avrebbero creduto.
Un altro iscritto alla community di egittologia.net, Gilberto Sozzani, ha così commentato la vicenda:
"Chi visita l'Egitto ben sa che, in prossimità dei siti archeologici più frequentati, ci sono personaggi che, con fare da cospiratori, cercano di affibbiare agli ingenui turisti reperti "antichi"! E, spesso, sono bravissimi. Non so come riescano ad invecchiarli artificialmente, ma, talvolta, senza un esame fisico-chimico, è molto difficile distinguerli dagli originali. Dato l'alto prezzo chiesto per il papiro in questione (che, come ogni buon commerciante sa bene, aggiunge valore allo stesso), probabilmente il buon Tulli c'è cascato come una pera e (ma questa è solo una mia personale supposizione) accortosi della bufala solo dopo aver dato pubblicità al "ritrovamento", per non perdere credibilità, lo ha fatto... sparire! Chissà!"
"Il papiro in questione venne rinvenuto nel negozio di un antiquario, in Egitto, dai fratelli professor Alberto Tulli (allora direttore del Pontificio Museo Egizio Vaticano) e monsignor Augusto Tulli. Il papiro, non poté essere acquistato per l'alto prezzo, ma il professor Tulli copiò il testo che venne poi trascritto dallo ieratico in geroglifico, con l'aiuto del direttore del Museo del Cairo, abate E. Drioton. Il papiro narrava di una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Protagonisti della vicenda il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a.C.) e molti suoi sudditi. Il papiro presentava cancellature anche nel documento originale, in punti nevralgici del testo, cancellature che sembravano volute, quasi a voler evitare che l'episodio fosse comprensibile. Il professor Solas Boncompagni, studioso di clipeologia, nel 1963, venne a conoscenza dell'esistenza del papiro, la cui traduzione era stata pubblicata per la prima volta nel 1956, dalla rivista ufologica inglese Flying Saucers Uncensored e poi dalla rivista The Doubt, sempre inglese. Boncompagni comunicò tale notizia al periodico Settimana Incom che pubblicò la sua lettera. La rivista Clypeus pubblicò, nel gennaio 1964, la traduzione in italiano del testo geroglifico. La traduzione fu integrata con note esplicative. Nella traduzione in italiano del testo geroglifico si legge tra laltro:
"...il ventiduesimo giorno del terzo mese d'inverno, alla sesta ora del giorno gli Scribi, gli Archivisti e gli Annalisti della Casa della Vita si accorsero che un cerchio di fuoco... (lacuna). Dalla bocca emetteva un soffio pestifero, ma non aveva testa, il suo corpo misurava una pertica per una pertica ed era silenzioso. Ed i cuori degli Scribi, degli Archivisti tutti furono atterriti e confusi ed essi si gettarono nella polvere col ventre a terra... (lacuna) essi riferirono allora la cosa al Faraone. Sua Maestà ordinò di... (lacuna) è stato esaminato... (lacuna) ed egli stava meditando su ciò che era accaduto, che era registrato dai papiri della Casa della Vita. Ora, dopo che fu trascorso qualche giorno, ecco che queste cose divennero sempre più numerose nei cieli d'Egitto. Il loro splendore superava quello del sole ed essi andavano e venivano liberamente per i quattro angoli del cielo... (lacuna). Alta e sovrastante nel cielo era la stazione da cui andavano e venivano questi cerchi di fuoco. L'esercito del Faraone la osservò a lungo con lo stesso Re. Ciò accadde dopo cena. Di poi questi cerchi di fuoco salirono più che mai alti nel cielo e si diressero verso il Sud. Pesci ed uccelli caddero allora dal cielo. Grande fenomeno che mai a memoria d'uomo fu in questa terra osservato... (lacuna) ed il Faraone fece portare dell'incenso per rimettersi in pace con la Terra... (lacuna) e quanto accadde il Faraone diede ordine di scriverlo e di conservarlo negli Annali della Casa della Vita, affinché fosse ricordato per sempre dai posteri"
"Un iscritto alla community di egittologia.net, Franco Brussino, si è preso recentemente la briga di rifare una traduzione partendo direttamente dal testo geroglifico. Nella sua traduzione si legge:
1) dal cielo, non ha la testa, il soffio della sua bocca emana puzzo, il suo corpo misura 1 khat di lunghezza... [khat, misura di lunghezza pari a circa 52 metri] 2) la sua voce non esce. Il loro cuore diventa smarrito a causa di questo, e allora essi mettono... 3) loro... questo annuncio. Ordinò Sua Maestà...registrare...in un papiro della Casa della Vita di Sua Maestà... 4) consigliarsi su ciò che è accaduto. E dopo che alcuni giorni furono passati dopo questi fatti, ecco, numerosi... 5) più di ogni cosa. Essi splendono in cielo come il sole verso il limite dei 4 pilastri del cielo... 6) potente è la posizione dei cerchi di fuoco. Questo esercito del re vede... 7) in mezzo a loro. Ciò accadde dopo cena. Essi salirono in alto... 8) verso sud. Pesci e uccelli caddero dal cielo... 9) questa terra, non era accaduto da quando fu fondato questo paese. Sua Maestà fece portare dell'incenso... 10) (A)mon-Ra, signore dei troni delle Due terre (era) in esso... ordinò sua maestà... come scrittura nella casa della vita.
"Il traduttore, rileggendo il testo del Papiro Tulli ebbe però la strana sensazione di avere già letto alcune frasi da qualche altra parte. Si ricordò allora di aver letto frasi del tutto analoghe su una ben nota grammatica di lingua geroglifica scritta da un certo Gardiner. Controllando sul volume di grammatica, Franco Brussino trovò proprio le stesse frasi che venivano proposte nel testo come esercizi".
La conclusione appare inevitabile. Un ignoto autore, in vena di burle, ha inventato di sana pianta il "papiro di Tulli" copiando dalla grammatica del Gardiner le frasi che più convenivano al suo scopo!
L'anonimo burlone con la sua trovata è riuscito a condizionare nel mondo migliaia e migliaia di ingenui creduloni che hanno abboccato alla sua bufala. È sufficiente digitare "papiro di Tulli" su un qualsiasi motore di ricerca di Internet per rendersi conto di quanti ufologi hanno dato credito al papiro.
L'ipotesi della burla è coerente anche dal punto di vista cronologico: il "papiro di Tulli" ha fatto la sua comparsa nel 1934; Gardiner ha pubblicato la prima edizione della sua Egyptian Grammar nel 1927, sette anni prima. Quindi l'anonimo burlone ha avuto tutto il tempo di escogitare la sua bufala e di darla in pasto a quanti ci avrebbero creduto.
Un altro iscritto alla community di egittologia.net, Gilberto Sozzani, ha così commentato la vicenda:
"Chi visita l'Egitto ben sa che, in prossimità dei siti archeologici più frequentati, ci sono personaggi che, con fare da cospiratori, cercano di affibbiare agli ingenui turisti reperti "antichi"! E, spesso, sono bravissimi. Non so come riescano ad invecchiarli artificialmente, ma, talvolta, senza un esame fisico-chimico, è molto difficile distinguerli dagli originali. Dato l'alto prezzo chiesto per il papiro in questione (che, come ogni buon commerciante sa bene, aggiunge valore allo stesso), probabilmente il buon Tulli c'è cascato come una pera e (ma questa è solo una mia personale supposizione) accortosi della bufala solo dopo aver dato pubblicità al "ritrovamento", per non perdere credibilità, lo ha fatto... sparire! Chissà!"