Neppure quando vengono rivelati i trucchi e i sotterfugi certa gente si convince di essere stata presa in giro. Il desiderio di credere in questi fenomeni è così forte che resiste a ogni choc. Un esempio sconcertante è quello delle sorelle Fox, che furono le iniziatrici dello spiritismo nell'Ottocento.
Un giorno una delle sorelle Fox confessò pubblicamente che si trattava di trucchi, e mostrò come avvenivano gli imbrogli. Si tolse persino una scarpa per far vedere come faceva a produrre, con i piedi, gli strani scricchiolii che si sentivano durante le sedute.
Malgrado ciò, molta gente continuò a credere in lei. Successivamente ritrattò la dichiarazione, e fu nuovamente accolta nella comunità spiritica.
Chiesi a Lamar Keene, il "medium pentito" che abbiamo incontrato nel numero 42 di S&P, che cosa pensava sarebbe successo se, dopo avere rivelato tutti i trucchi delle sedute spiritiche nel suo libro The Psychic Mafia (la mafia dei medium, ndr), fosse tornato a presentarsi come medium.
"Niente - mi rispose serafico Keene - penso che la gente mi accetterebbe di nuovo. Quando spiegai che erano tutti trucchi, infatti, alcuni non volevano neppure crederlo. Del resto la maggior parte delle persone cui telefonai fu molto gentile. Ricordo una signora, non ricca, che aveva regalato al nostro centro spiritico la sua villa al mare, del valore all'epoca di 50 mila dollari: disse che mi perdonava e non voleva la proprietà indietro".
"Così non riebbe la villa?"
"No, nessuno riebbe nulla, perché le donazioni erano state fatte non a me personalmente, ma al centro spiritico, alla "chiesa"".
"Ma la gente, però, sapeva che anche gli altri erano suoi complici..."
"Ebbene, lo strano è appunto che, malgrado tutto, i clienti continuarono a frequentare le sedute. Quando denunciai pubblicamente che era tutto falso, per un certo periodo non vi furono più fenomeni. Poi il centro cambiò nome, e ora c'è nuovamente la pubblicità in cui si annunciano gli stessi fenomeni di prima. E la gente torna a partecipare alle sedute".
Una situazione del genere è illustrata anche da una celebre opera lirica: La medium di Giancarlo Menotti. Nell'opera infatti la medium, Madame Flora, finisce per confessare che le sue sedute spiritiche sono solo dei trucchi. Ma i suoi clienti la implorano: "Per favore, Madame Flora, ci faccia ancora una seduta spiritica".
"Ma ho barato!" grida la medium, facendo vedere i fili che muovono il tavolo e il tulle per i falsi fantasmi.
"Per favore... - pregano i clienti - Ancora una seduta! Una volta ancora!"
La lettura del corpo
"Signor Keene, lei afferma che le sedute spiritiche sono tutti trucchi, e lei sfida chiunque a produrre un qualsiasi fenomeno in sua presenza. Ma cosa pensa dei veggenti, degli indovini, di coloro che leggono nel passato e nel futuro? Ogni giorno noi vediamo annunci in TV, sui giornali, o sui manifesti, di persone che asseriscono di avere qualità paranormali di chiaroveggenza. Lei stesso ha praticato questa attività per 13 anni. Cosa ne pensa?"
"Anche qui vi sono due categorie di individui; i ciarlatani, che sanno benissimo di mentire, e gli illusi, che più o meno ingenuamente credono di avere davvero dei poteri. Questi ultimi però non potranno mai indovinare il numero della carta di identità di un cliente: si tengono nel vago. Per esempio dicono: "Sento una persona di nome Maria" (e tutti conoscono una Maria), oppure dicono a una persona molto anziana: "Sento la buon'anima di suo padre" poiché con ogni probabilità è già morto ecc. Poi si basano sul buon senso, sull'osservazione. Per esempio, le persone anziane hanno tutte qualche problema di salute: cuore, circolazione, artrite. Dall'aspetto fisico è possibile intuire se soffrono di determinate malattie, e quali. Anche i vestiti, le scarpe, o le mani permettono di capire molte cose sul cliente. E con un po' di psicologia è possibile farsi guidare dalle sue espressioni".
"Lei vuol dire che vedendo le reazioni espressive del cliente il veggente segue un filone piuttosto che un altro?"
"Esattamente. Ci sono 3 o 4 questioni di cui tutti si preoccupano: salute, amore, finanze, matrimonio. Allora si lavora lungo questi canali, ed è il cliente a guidarci con le sue espressioni".
Arriviamo qui a un punto estremamente interessante: il cosiddetto "linguaggio del corpo". Ognuno di noi infatti esprime alcune sue reazioni involontariamente, attraverso certe espressioni, o contrazioni muscolari.
Per esempio, quando parliamo con una persona di solito ci accorgiamo subito se è d'accordo oppure no con quello che diciamo. Così, con un po' di allenamento è possibile migliorare questa "lettura del corpo", grazie a una maggiore abilità nello scorgere le reazioni positive o negative degli altri.
Sembra che alcuni riescano a diventare così sensibili a queste reazioni da riuscire a trovare un oggetto nascosto prendendo per mano qualcuno che sa dove si trova e girando con lui per la stanza. Infatti, chiedendogli di pensare intensamente a dove è nascosto l'oggetto essi riescono spesso a cogliere quelle impercettibili involontarie contrazioni muscolari che si producono in questa persona quando insieme si dirigono nella direzione sbagliata oppure in quella giusta. È una specie di involontario gioco del "freddo-caldo-freddo".
Un cavallo medium
Del resto ci fu in passato un caso sorprendente di questa lettura del corpo che riguardava addirittura un cavallo. Ne ho parlato con il professor Ray Hyman, psicologo all'Università dell'Oregon.
"Sì, il cavallo si chiamava Clever Hans (Furbo Hans, ndr.), e si diceva che avesse l'intelligenza di un ragazzo di 14 anni, perché riusciva a rispondere a domande di ogni genere, in particolare di matematica. Il cavallo cioè batteva con la zampa tanti colpi quanti dovevano essere quelli necessari per la risposta giusta. Vennero a vederlo ammaestratori di cavalli, psicologi, prestigiatori. Nessuno scoprì l'esistenza di un trucco. Uno psicologo studiò il caso per tre mesi e riuscì finalmente a capire che il cavallo utilizzava semplicemente le indicazioni involontarie che provenivano dal viso di chi gli poneva la domanda".
"Cioè dei segnali del tipo "comincia-smetti"?"
"Esattamente. La gente non si accorgeva di inviargli involontariamente questi piccoli segnali, che il cavallo riusciva invece a cogliere, e quindi batteva la zampa seguendo, per così dire, le loro stesse indicazioni. Per darne la prova lo psicologo si mise al posto del cavallo e chiese alla gente di fargli delle domande, o solo di pensare a dei numeri, ed egli avrebbe risposto battendo dei colpi. Ebbene, in 19 prove su 20 ottenne lo stesso risultato del cavallo. A quel punto la gente pensò che anche lui sapesse leggere nel pensiero... In realtà lo psicologo costruì un ingegnoso apparecchio che amplificava i piccoli movimenti della testa, e dimostrò che le indicazioni provenivano involontariamente proprio dalle persone che ponevano le domande.
"Del resto un esercizio ancora più raffinato veniva eseguito in passato dal grande Houdini, il famoso prestigiatore che passò buona parte della sua vita a smascherare i medium e a trovare spiegazioni normali ai fenomeni paranormali. Houdini era veramente straordinario e riusciva a ottenere il massimo di informazioni da questo involontario linguaggio del corpo. Si metteva per esempio davanti alla lavagna, chiedeva a una persona di pensare a una forma geometrica: poi cominciava a muovere la mano sulla lavagna e coglieva certi piccoli e involontari segnali del viso che significavano "giusto", "sbagliato", e quindi si orientava di conseguenza. Naturalmente era incapace di fare questo esercizio a occhi chiusi"
Piero Angela
Giornalista e scrittore