The conscious universe: The Scientific truth of psychic phenomena

Dean Radin
HarperEdge,1997
pp.362, $ 17.50

Dean Radin è uno psicologo, direttore del Consciousness Research Laboratory alla University of Nevada, Las Vegas (indirizzo Internet http://www.psiresearch. org/index.htm) e appartiene alla piccola schiera dei parapsicologi dotati di una solida preparazione scientifica e che lavorano all'interno di strutture di prestigio, come Università o altri centri di ricerca: Braud, Broughton, Dunne, Jahn, Krippner, Morris, Nelson, Schmidt... Si tratta di qualche decina di nomi, che pubblicano i loro lavori su riviste di settore, ma di buona qualità, come European Journal of Parapsychology, Journal of the American Society for Psychical Research, Journal of Parapsychology, Journal of Scientific Exploration.
L'intero libro è una dichiarata e appassionata difesa della reale esistenza dei fenomeni psi. L'opera è chiaramente scritta ed è suddivisa in quattro parti. La prima (50 pagine) tratta della parapsicologia: che cos'è, in cosa si differenzia dal più generale paranormale; degli esperimenti, delle loro repliche, dei problemi statistici e della meta-analisi. La seconda parte (130 pagine) tratta dei migliori esperimenti fatti nei campi della telepatia, della chiaroveggenza, precognizione, psicocinesi, e della psi nel gioco d'azzardo (Radin lavora a Las Vegas e analizzando i dati forniti dai casinò afferma che le vincite e le perdite sono correlate alle fasi lunari).
La terza parte (44 pagine) si occupa delle critiche "tecniche" espresse dagli scettici: Hyman è citato 8 volte, Martin Gardner e Susan Blackmore una sola, James Randi mai. Anzi di quest'ultimo si dice esplicitamente che tutto ciò che ha fatto, compresa la sua querelle con Uri Geller, è adirittura irrilevante. L'ultima sezione (12 pagine) affronta i problemi collegati ai nuovi paradigmi scientifici che la reale esistenza della psi implicherebbero. Venticinque pagine di riferimenti bibliografici e un indice completano il volume.
Salutata dai parapsicologi e dai recensori di mezzo mondo come un'opera destinata a restare un classico, questo aggiornatissimo volume, in effetti, si distacca notevolmente da altri analoghi per il rigore e il nitore con cui tratta gli argomenti. Senza acredine, con un linguaggio accattivante e accessibile anche a chi non ha una specifica preparazione matematico-statistica (l'A. ne ha una solidissima, spiega anche al lettore i criteri usati nella valutazione della significatività statistica dei risultati, e ha inserito decine di grafici) Radin ci vuole convincere di poche idee di base: i fenomeni psi esistono, le prove a favore di tale esistenza sono ormai schiaccianti. La scienza ufficiale è ancora cieca e sorda, ma lo sarà ancora per poco. L'accuratezza e la precisione della parapsicologia sono negate solo da alcuni scettici in malafede o ignoranti, ma presto la verità trionferà contro il dogmatismo e assisteremo ad una vera rivoluzione scientifica.
Chi ha letto Parapsicologia - la scienza contestata di Broughton - Sperling & Kupfer, 1994 (che però è più divulgativo e cerca di recuperare anche l'irrecuperabile: Palladino, Geller...), e gli interventi di Morris, Broughton stesso, Krippner e Honorton nello speciale S&P anno I, n. 2/3, può farsi un'idea delle posizioni e dello stile dei più famosi parapsicologi di oggi. Né Radin né i suoi colleghi sono stupidi o ingenui, naturalmente . Appresa la lezione dai critici, i loro lavori sono ormai formalmente quasi inattaccabili, e - a loro dire - anche la ripetibilità degli esperimenti è assodata. A volte anche il maggior critico della parapsicologia, lo psicologo Ray Hyman, è costretto ad ammettere che i risultati di certi lavori sembrano indicare la presenza di qualche effetto non dovuto a errori di metodo, di calcolo, a frodi o altre cause "normali".
Dunque se con la parapsicologia ci si deve confrontare, lo si dovrebbe fare con autori capaci di questo livello di raffinatezza, e non con altri. Questo testo dovrebbe essere una lettura obbligatoria per tutti, sostenitori del paranormale e scettici.
Non si può non aggiungere qualche altro commento. Forse occorre allontanarsi di qualche passo e guardare al quadro nel suo insieme.
Ognuno ha i suoi interessi e le sue credenze; Radin crede nella parapsicologia, che è tanto scientifica e matematicizzata, mentre sembra concordare con lo scettico Sagan nel ritenere isterie popolari le storie di rapimenti alieni, channeling, guaritori, facce su Marte, ecc. Ma anche alcuni di questi argomenti (per es. parte dell'astrologia, dell'ufologia, l'omeopatia, ecc.) sono difesi dai loro sostenitori con lo stesso tipo di argomentazioni tecniche usate da Radin, o quasi. Circa la correttezza formale dei lavori, inoltre, dobbiamo ricordare che, benchè i parapsicologi si ritengano ormai al sicuro da molti errori grazie ai loro stringenti - e indispensabili - criteri di controllo, esistono nella storia della scienza decine e decine di lavori sui Raggi N, sui raggi mitogenetici, sulla poliacqua, sulle analisi magneto-ottiche, eccetera. Tutti fenomeni rivelatisi poi completamente illusori. Per fare un solo esempio noto a molti, il famoso lavoro di Benveniste sulla "memoria dell'acqua" pubblicato su Nature era formalmente ineccepibile, e senza un'indagine e un controllo diretti nel suo laboratorio non si sarebbe mai potuto comprenderne i punti deboli, precedenti alla pubblicazione.
Allora il criterio si sposta sulla riproducibilità indipendente di un esperimento. Radin afferma che effetti piccoli ma riproducibili ci sono sempre stati in ogni esperimento (dalla chiaroveggenza alla psicocinesi), se solo non si vogliono chiudere gli occhi. È naturalmente ancora oggetto di discussione quanto convincenti debbano essere delle prove sperimentali per essere accettate dalla comunità scientifica nel suo complesso; ma se Radin avesse ragione allora basterebbe prendere un esperimento qualunque, metterlo a punto molto bene, e esibirlo a tutto il mondo come l'esperimento campione.
Il fatto è che questo è già stato fatto quando Ray Hyman nel 1983 decise di trovare il migliore esperimento esistente: riproducibile e con effetti ben visibili. La scelta, come è noto, cadde sugli esperimenti Ganzfeld, condotti allora da Charles Honorton. Dopo un'attento esame della letteratura nota e lunghe discussioni circa la qualità dei lavori, le possibili discrepanze di valutazione, i possibili errori, eccetera, si arrivò al famoso comunicato congiunto Hyman-Honorton (1986) che raccomandava le linee guida per le future repliche di questi esperimenti. Il gruppo di Honorton li ripetè inizialmente (1990) con successo. La riproducibilità era dimostrata? Dal 1994, dopo la morte improvvisa di Honorton, anche molti altri centri di parapsicologia nel resto mondo continuarono a occuparsi di Ganzfeld. I risultati iniziarono presto a scendere al livello del puro caso (vedi: S&P, V, 13). Tutto questo ha richiesto 15 anni di sforzi e le conclusioni sono deludenti.
Considerazioni analoghe si potrebbero fare per casi diversi dalla parapsicologia. L' "Effetto Marte" di Gauquelin ha richiesto anch'esso circa 15 anni per essere chiarito. Tacendo dell'omeopatia, la saga della fusione fredda - che non è nemmeno un'anomalia paranormale nel vero senso del termine - continua da dieci anni esatti; i fusionisti sostengono che vi sono ormai esperimenti dimostrativi e riproducibili della sua realtà, ma il resto del mondo, dopo molti fallimenti e prove del contrario, sembra meno incline a credervi.
Insomma, se invece del solo libro di Radin diamo uno sguardo all'intera biblioteca, potremmo ricavarne impressioni di maggior incertezza, tali da consigliarci minori trionfalismi. Le cose spesso sono più complesse di come sembrano.

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