H.P Lovecraft (1890-1937) uno dei più grandi narratori e visionari del fantastico, pressoché sconosciuto ai suoi contemporanei, diventò dopo la morte una vera e propria "leggenda". Creatore e caposcuola incontestato del filone dell'Orrore Soprannaturale, fa risalire le radici della sua narrativa ai recessi più oscuri e nascosti dell animo umano, ai dubbi e alle angosce che invano cerchiamo di reprimare.
Pubblichiamo qui una lettera, tratta dal libro Lettere dall'altrove; Epistolario 1915-1937 (Oscar Mondadori, pag. 426), scritta da Lovercraft al poeta e scrittore americano Clark Ashton Smith nella quale spiega il suo rapporto con l'occultismo e la magia.
Pubblichiamo qui una lettera, tratta dal libro Lettere dall'altrove; Epistolario 1915-1937 (Oscar Mondadori, pag. 426), scritta da Lovercraft al poeta e scrittore americano Clark Ashton Smith nella quale spiega il suo rapporto con l'occultismo e la magia.
A Clark Ashton Srnith
169 Clinton St., Brooklyn, N.Y.-9 ott. 1925
Caro Cas, [...] no, non ho mai approfondito lo studio dell'occultismo formale perché ho sempre pensato che la narrativa fantastica sia più efficace quando evita le superstizioni più trite e le formule dei culti popolari. Sono, in effetti, un materialista assoluto per quanto riguarda le credenze vere e proprie e non ho un briciolo di fede in alcuna forma del soprannaturale: religione, spiritismo, trascendentalismo, metempsicosi o immortalità. Può darsi, tuttavia, che dalle attuali tendenze di quel manipolo di fissati che si occupano dell'occulto io riesca a ricavare una buona idea, e ho spesso pensato di acquistare un po' della robaccia venduta in una libreria specializzata della Quarantaseiesima strada. Il guaio è che costa troppo, viste le mie attuali condizioni. Quanto costa il fascicolo che lei ha appena letto? Se una di queste sette pazzoidi invia opuscoli gratuiti e "materiale" abbastanza suggestivo, non mi tirerò indietro e farò aggiungere il mio nome al loro "elenco di polli". L'idea che la magia nera esista tuttora e venga praticata in segreto, o che riti infernali del passato sopravvivano nell'oscurità, è già stato usata nei miei racconti e credo che me ne servirò ancora. Quando vedrà il mio racconto "The Horror Red Hook" si renderà conto di come sviluppi questo tema, mettendolo in relazione alle bande di giovinastri sfaccendati e alle onde di stranieri dall'aspetto sinistro che a New York pullulano ovunque.
Ho immaginato che in uno dei più squallidi quartieri di Brooklyn si annidi una setta di adoratori del diavolo e devoti di Lilith, e descrivo i prodigi e gli orrori che si scatenano quando questi ignoranti depositari di cerimoniali proibiti si imbattono in un uomo colto, un iniziato, che si pone alloro comando. Il racconto è arricchito da formule cerimoniali che ho copiato dalla voce "magia" contenuta nella nona edizione dell'Enciclopedia Britannica, ma mi piacerebbe poter attingere a fonti meno ovvie, se le conoscessi. Lei ha idea di quali opere sulla magia e l'occulto possono fornire spunti e incantesimi di questo genere? Per esempio, esistono buone traduzioni dei maghi medievali e dei loro compendi per evocare gli spiriti, Lucifero e cose del genere? Si sentono parecchi nomi (Alberto Magno, Eliphas Levi, Nicholas Flamel ecc.), ma la maggior parte di noi è spaventosamente ignorante in materia. Io almeno lo sono, ma immagino che lei sia meglio informato. Per il momento non si preoccupi, ma le sarò immensamente grato se prima o poi vorrà inviarmi un elenco più o meno breve di libri sulla magia -soprattutto antica e medievale- in inglese o in traduzione inglese. Nel frattempo mi permetta di consigliarle, come ho già fatto più di un anno fa, di leggere Le Streghe dell'Europa occidentale di Margaret A. Murray. Dovrebbe fornirle parecchie ispirazioni.
Con la massima cordialità, suo HPL
169 Clinton St., Brooklyn, N.Y.-9 ott. 1925
Caro Cas, [...] no, non ho mai approfondito lo studio dell'occultismo formale perché ho sempre pensato che la narrativa fantastica sia più efficace quando evita le superstizioni più trite e le formule dei culti popolari. Sono, in effetti, un materialista assoluto per quanto riguarda le credenze vere e proprie e non ho un briciolo di fede in alcuna forma del soprannaturale: religione, spiritismo, trascendentalismo, metempsicosi o immortalità. Può darsi, tuttavia, che dalle attuali tendenze di quel manipolo di fissati che si occupano dell'occulto io riesca a ricavare una buona idea, e ho spesso pensato di acquistare un po' della robaccia venduta in una libreria specializzata della Quarantaseiesima strada. Il guaio è che costa troppo, viste le mie attuali condizioni. Quanto costa il fascicolo che lei ha appena letto? Se una di queste sette pazzoidi invia opuscoli gratuiti e "materiale" abbastanza suggestivo, non mi tirerò indietro e farò aggiungere il mio nome al loro "elenco di polli". L'idea che la magia nera esista tuttora e venga praticata in segreto, o che riti infernali del passato sopravvivano nell'oscurità, è già stato usata nei miei racconti e credo che me ne servirò ancora. Quando vedrà il mio racconto "The Horror Red Hook" si renderà conto di come sviluppi questo tema, mettendolo in relazione alle bande di giovinastri sfaccendati e alle onde di stranieri dall'aspetto sinistro che a New York pullulano ovunque.
Ho immaginato che in uno dei più squallidi quartieri di Brooklyn si annidi una setta di adoratori del diavolo e devoti di Lilith, e descrivo i prodigi e gli orrori che si scatenano quando questi ignoranti depositari di cerimoniali proibiti si imbattono in un uomo colto, un iniziato, che si pone alloro comando. Il racconto è arricchito da formule cerimoniali che ho copiato dalla voce "magia" contenuta nella nona edizione dell'Enciclopedia Britannica, ma mi piacerebbe poter attingere a fonti meno ovvie, se le conoscessi. Lei ha idea di quali opere sulla magia e l'occulto possono fornire spunti e incantesimi di questo genere? Per esempio, esistono buone traduzioni dei maghi medievali e dei loro compendi per evocare gli spiriti, Lucifero e cose del genere? Si sentono parecchi nomi (Alberto Magno, Eliphas Levi, Nicholas Flamel ecc.), ma la maggior parte di noi è spaventosamente ignorante in materia. Io almeno lo sono, ma immagino che lei sia meglio informato. Per il momento non si preoccupi, ma le sarò immensamente grato se prima o poi vorrà inviarmi un elenco più o meno breve di libri sulla magia -soprattutto antica e medievale- in inglese o in traduzione inglese. Nel frattempo mi permetta di consigliarle, come ho già fatto più di un anno fa, di leggere Le Streghe dell'Europa occidentale di Margaret A. Murray. Dovrebbe fornirle parecchie ispirazioni.
Con la massima cordialità, suo HPL