Milano. Il giudice per le indagini preliminari Anna Di Mauro ha rinviato a giudizio davanti alla sesta sezione del tribunale penale Luciano Muti, presidente dell'Associazione nazionale pranoterapeuti sensitivi italiani (Anpsi). L'uomo dovrà rispondere di estorsione e violenza privata in relazione ad una denuncia sporta nei suoi confronti da tre ex collaboratori, Andrea Del Vecchio, Ubaldo Izzo e Fulvio Pesenti, che svolgevano l'attività di pranoterapeuti in uno degli studi aperti da Muti. Secondo il capo d'imputazione i tre, sotto la minaccia di interruzione del rapporto di lavoro, sarebbero stati costretti a versare a Muti somme mensili dalle 550 mila lire ad un milione per otto mesi. Il processo si svolgerà il 27 giugno prossimo. Luciano Muti, prima di intercorrere in questa inchiesta, era titolare di 8 centri di pranoterapia in diverse città del nord e si era trovato coinvolto in un contenzioso con l'ufficio delle imposte dirette di Bergamo per evasione fiscale.
Il solo centro milanese avrebbe effettuato nel corso del 1992, 33 mila terapie, 1050 visite e 303 controlli. Muti respinge le accuse, ammettendo che i tre che lo hanno denunciato dovevano versargli soltanto la metà di quanto ricevevano per le sedute (50 mila lire ciascuna) e che egli a sua volta, doveva far fronte a tutte le spese di gestione e di pubblicità dei centri.