28 Aprile 2015, Lombardia, Località Mezzana Bigli - Ponte della Gerola: «Il corpo di un uomo nudo galleggiava al centro del canale Maggiore del Po, davanti l’imbarcadero di Acquadolce, sotto le arcate del ponte in ferro della Gerola. Un avvistamento che, ben presto, si è trasformato in un vero e proprio giallo. Mobilitati Carabinieri, volontari di Protezione Civile e vigili del fuoco. I pompieri lo hanno cercato per tutto il pomeriggio anche con l’intervento di un elicottero che ha sorvolato il fiume due volte, dal ponte della Gerola al ponte della Becca. I pompieri sono anche scesi in acqua con una barca e hanno scandagliato il fiume in piena dalle parti di Bressana.»
L’articolo del quotidiano locale La Provincia Pavese prosegue raccontando la cronaca di questo avvistamento da parte del barcaiolo Claudio Bompan che ha dichiarato di aver visto galleggiare il corpo di un uomo a pancia in giù, con indosso solo degli slip di colore scuro e che veniva trascinato via dalla corrente impetuosa. La notizia appare[1] anche su altre fonti locali, ma comunque nulla di fatto, il cadavere non si trova e le ricerche vengono sospese.
Forse la premessa è un po’ macabra, ad ogni modo la lettura dell’articolo mi ha fatto venire in mente alcune considerazioni che legano questa vicenda all’ufologia. Se con la lettera F intendessimo la parola “Floating”, cioè “galleggiante” o “fluttuante”, allora l’acronimo UFO - Unidentified Floating Object - funzionerebbe benissimo, ancora una volta dando vita ad alcune domande in tema, ad esempio:
• Se il corpo non si dovesse trovare, cosa si potrà concludere sull’identificazione del caso?
• Se invece venisse ritrovato un corpo, quali sarebbero le conclusioni? Sarà proprio quello ritrovato il corpo relativo all’avvistamento?
• Bisognerebbe raccogliere i casi di oggetti galleggianti avvistati in tutto il mondo?
• E quando fra 70 anni, nel 2086, avremo riempito archivi cartacei e digitali di tonnellate e tonnellate di dati, che cosa potranno concludere gli investigatori di Oggetti Fluttuanti Non Identificati?
• Tutti i casi saranno prima o poi ritenuti identificati? Probabilmente no.
• E per quella percentuale di casi non identificati, che cosa si potrà concludere?
• Gli avvistamenti potrebbero essere dovuti ad un’erronea percezione dei testimoni, che ha fatto veder loro dei corpi laddove si trattava in realtà di rami, tronchi o altri oggetti simili, oppure si tratterà veramente di cadaveri galleggianti mai ritrovati?
• È possibile che fra i cadaveri non ritrovati ci siano stati anche cadaveri di umanoidi alieni?
• Come si può escluderlo?
Quello che cambia, fra l’avvistamento di un oggetto fluttuante e un oggetto volante, è il substrato in cui l’oggetto si muove: superficie dell’acqua in un caso, aria nell’altro. Ma quali altre differenze ci sono?
C’è un testimone, c’è l’avvistamento di qualcosa che non è identificato con certezza, c'è l’indagine e la ricerca per capire la natura dell’oggetto in movimento; una buona sovrapposizione con l’ufologia per come la conosciamo oggi. Eppure il contesto degli oggetti fluttuanti non ha avuto lo stesso successo di quelli volanti, che cosa ha in più l'aria rispetto all'acqua?
Probabilmente l’acqua trasporta oggetti ma non porta con sé le stesse aspettative dell’aria; un oggetto che galleggia e viene trasportato dalla corrente del fiume potrebbe essere un ramo, un tronco, un albero nei casi più frequenti, in altri casi la carcassa di un animale o anche un cadavere. Ecco, la notizia di un avvistamento di quel tipo diventa interessante solo se il testimone è convinto di aver visto un cadavere, per il resto che interesse può suscitare nel pubblico? Ma anche nel caso di un cadavere, non c’è nulla di particolarmente straordinario nel fatto che un uomo sia morto e che sia finito in un fiume.
L’aria invece ha da sempre suggerito il concetto di visite da “fuori” ed ecco probabilmente che cosa ha in più l’oggetto non identificato in aria: il concetto di UFO sovrapponibile all’astronave aliena è capace di rendere lo stimolo luminoso percepito nell’aria di gran lunga più potente dello stimolo luminoso non identificato che si sposta sul pelo dell’acqua.
Per completezza è interessante citare il fatto che il 6 maggio del 2015 le cronache hanno riportato l’affioramento[2] del cadavere di un uomo dalle acque del Po, nel tratto del fiume che scorre in provincia di Pavia tra i comuni di Pieve Albignola e Zinasco, località più a valle del Ponte della Gerola dove era avvenuto l’avvistamento del 28 aprile. I giornali locali hanno legato i due eventi, usando in maniera corretta i verbi al condizionale dal momento che si potrebbe trattare dello stesso cadavere avvistato giorni prima. Ad ogni modo il consenso unanime su questa conclusione non c’è stato e con tutta probabilità non ci sarà. Altro tratto in comune con l’ufologia.
L’articolo del quotidiano locale La Provincia Pavese prosegue raccontando la cronaca di questo avvistamento da parte del barcaiolo Claudio Bompan che ha dichiarato di aver visto galleggiare il corpo di un uomo a pancia in giù, con indosso solo degli slip di colore scuro e che veniva trascinato via dalla corrente impetuosa. La notizia appare[1] anche su altre fonti locali, ma comunque nulla di fatto, il cadavere non si trova e le ricerche vengono sospese.
Forse la premessa è un po’ macabra, ad ogni modo la lettura dell’articolo mi ha fatto venire in mente alcune considerazioni che legano questa vicenda all’ufologia. Se con la lettera F intendessimo la parola “Floating”, cioè “galleggiante” o “fluttuante”, allora l’acronimo UFO - Unidentified Floating Object - funzionerebbe benissimo, ancora una volta dando vita ad alcune domande in tema, ad esempio:
• Se il corpo non si dovesse trovare, cosa si potrà concludere sull’identificazione del caso?
• Se invece venisse ritrovato un corpo, quali sarebbero le conclusioni? Sarà proprio quello ritrovato il corpo relativo all’avvistamento?
• Bisognerebbe raccogliere i casi di oggetti galleggianti avvistati in tutto il mondo?
• E quando fra 70 anni, nel 2086, avremo riempito archivi cartacei e digitali di tonnellate e tonnellate di dati, che cosa potranno concludere gli investigatori di Oggetti Fluttuanti Non Identificati?
• Tutti i casi saranno prima o poi ritenuti identificati? Probabilmente no.
• E per quella percentuale di casi non identificati, che cosa si potrà concludere?
• Gli avvistamenti potrebbero essere dovuti ad un’erronea percezione dei testimoni, che ha fatto veder loro dei corpi laddove si trattava in realtà di rami, tronchi o altri oggetti simili, oppure si tratterà veramente di cadaveri galleggianti mai ritrovati?
• È possibile che fra i cadaveri non ritrovati ci siano stati anche cadaveri di umanoidi alieni?
• Come si può escluderlo?
Quello che cambia, fra l’avvistamento di un oggetto fluttuante e un oggetto volante, è il substrato in cui l’oggetto si muove: superficie dell’acqua in un caso, aria nell’altro. Ma quali altre differenze ci sono?
C’è un testimone, c’è l’avvistamento di qualcosa che non è identificato con certezza, c'è l’indagine e la ricerca per capire la natura dell’oggetto in movimento; una buona sovrapposizione con l’ufologia per come la conosciamo oggi. Eppure il contesto degli oggetti fluttuanti non ha avuto lo stesso successo di quelli volanti, che cosa ha in più l'aria rispetto all'acqua?
Probabilmente l’acqua trasporta oggetti ma non porta con sé le stesse aspettative dell’aria; un oggetto che galleggia e viene trasportato dalla corrente del fiume potrebbe essere un ramo, un tronco, un albero nei casi più frequenti, in altri casi la carcassa di un animale o anche un cadavere. Ecco, la notizia di un avvistamento di quel tipo diventa interessante solo se il testimone è convinto di aver visto un cadavere, per il resto che interesse può suscitare nel pubblico? Ma anche nel caso di un cadavere, non c’è nulla di particolarmente straordinario nel fatto che un uomo sia morto e che sia finito in un fiume.
L’aria invece ha da sempre suggerito il concetto di visite da “fuori” ed ecco probabilmente che cosa ha in più l’oggetto non identificato in aria: il concetto di UFO sovrapponibile all’astronave aliena è capace di rendere lo stimolo luminoso percepito nell’aria di gran lunga più potente dello stimolo luminoso non identificato che si sposta sul pelo dell’acqua.
Per completezza è interessante citare il fatto che il 6 maggio del 2015 le cronache hanno riportato l’affioramento[2] del cadavere di un uomo dalle acque del Po, nel tratto del fiume che scorre in provincia di Pavia tra i comuni di Pieve Albignola e Zinasco, località più a valle del Ponte della Gerola dove era avvenuto l’avvistamento del 28 aprile. I giornali locali hanno legato i due eventi, usando in maniera corretta i verbi al condizionale dal momento che si potrebbe trattare dello stesso cadavere avvistato giorni prima. Ad ogni modo il consenso unanime su questa conclusione non c’è stato e con tutta probabilità non ci sarà. Altro tratto in comune con l’ufologia.