Nella presentazione che apre il volume Le alternative. Guida critica alle cure non convenzionali, l'illustre farmacologo Silvio Garattini scrive: «L'autore di questo libro vuole fare chiarezza sulle varie componenti di ciò che identifichiamo come "medicina alternativa", attraverso una descrizione semplice, ma accurata, delle varie "specialità". In ogni capitolo ritroviamo una breve descrizione storica, le modalità di diagnosi, il tipo di intervento in rapporto alle caratteristiche dell'ammalato, le evidenze di efficacia e di tossicità. Alla fine di ogni capitolo viene espresso un giudizio che, con qualche eccezione possibilista, risulta generalmente negativo per mancanza di evidenze scientifiche».
Il noto giornalista e divulgatore televisivo Piero Angela, nella prefazione al volume, scrive inoltre: «Quella di Dobrilla è un'opera che, oltre a fornire un utilissimo vademecum per chi opera nel settore della sanità, è una grande fonte di informazione (e sperabilmente di formazione) per tutti. È un libro-telescopio, che consente di vedere tutti i pianeti e pianetini della medicina alternativa per quello che veramente sono. […] Un libro che dovrebbe essere letto da quei farmacisti che scrivono accanto all'insegna "Farmacia" la parola "Omeopatia"».
Direi che i due brani appena riportati descrivono talmente bene l'opera di Giorgio Dobrilla che la mia recensione potrebbe terminare qua. È difficile infatti aggiungere qualcosa che non sia banale e pleonastico. Mi limito pertanto ad aggiungere alcune considerazioni personali.
Non posso nascondere che Giorgio Dobrilla, primario gastroenterologo emerito dell'Ospedale Regionale di Bolzano nonché professore a contratto presso l'Università di Parma, è un mio caro amico e che ho seguito abbastanza da vicino la genesi di questo libro. Ne avevo letto il testo prima che venisse pubblicato e devo dire che, nonostante l'invito dell'autore a segnalargli senza pietà difetti ed errori (e nonostante il mio impegno in tal senso) non sono riuscito a trovarne neppure uno: solo tantissimi pregi! Un lavoro enorme ed encomiabile di classificazione, analisi e critica all'interno della giungla selvaggia delle medicine alternative (CAM, ovvero Complementary and Alternative Medicine). Un'opera, di cui si sentiva veramente la necessità, che affronta con linguaggio chiaro, e comprensibile anche ai non addetti ai lavori, ma con estremo rigore scientifico, la sconfinata gamma degli "espedienti" usati per tentare di guarire malanni e disturbi: aghi, granuli, erbe, aromi, colori, meditazione, puntura alle orecchie e quant'altro la fantasia umana può aver generato nel corso dei secoli. Illustrare in poche righe il contenuto del libro è impossibile, vista la vastità delle cure alternative affrontate. Mi limito a dire che il libro consta di ben 21 capitoli, ognuno dedicato a un particolare approccio terapeutico e alle eventuali diramazioni e sottosettori. Il libro è inoltre diviso in due parti: "Medicine alternative ‘maggiori'" (omeopatia, agopuntura, fitoterapia, ipnosi terapia) e "Medicine alternative ‘minori'", che contemplano una pletora di cure che vanno dall'aromaterapia all'ayurveda, dall'auricoloterapia alla kinesiologia applicata, dalla cristalloterapia al reiki. Arricchiscono infine il testo un'appendice di Salvatore Corrao, internista ed epidemiologo clinico dell'Università di Palermo, che illustra come effettuare in rete una ricerca degli studi randomizzati controllati sulle medicine alternative, un utile glossario dei termini tecnici e un indice delle sigle utilizzate nel testo. Il tutto in un'ottima veste editoriale e con una bella copertina che rendono estremamente gradevole il volume.
Il grosso pregio del libro di Dobrilla è l'approccio non ideologico alle medicine alternative. Come sostiene lo stesso autore nelle conclusioni: «[Le] posizioni che potremmo definire eccessivamente "ideologiche" sono spesso di intralcio alla valutazione equilibrata di un problema». Questo vale sia per «i fautori meno radicali [che] ne sostengono il potenziale terapeutico considerandolo "complementare" a quello della medicina convenzionale [e per] quelli più "estremisti" [che] arrivano a considerare le CAM un'alternativa medica tout court», sia per «i rappresentanti più "estremisti" della medicina ufficiale che negano ogni validità delle CAM nel loro complesso, insistendo sulla ascientificità di queste medicine eretiche».
L'approccio proposto nel libro è, al contrario, quello chiaramente delineato dall'autore stesso: «Una questione di fondo è se le CAM producono o no effetti clinici benefici o se questi sono solo immaginati dai pazienti o millantati dai terapisti dell'altra medicina».
E si tratta dell'approccio più razionale, pragmatico e del tutto privo di preconcetti: sia benvenuto qualsiasi tipo di intervento medico (ufficiale o alternativo, accademico o popolare) purché funzioni! La valutazione dell'efficacia va però inevitabilmente effettuata tenendo conto dell'onnipresente effetto placebo, troppo spesso «sottostimato dalla medicina convenzionale e volentieri dimenticato da quella alternativa». E all'effetto placebo Dobrilla (di cui ricordiamo il precedente Placebo e dintorni. Breve viaggio tra realtà e illusione, Roma 2004) dedica alcune interessantissime pagine in cui vengono illustrati gli strabilianti risultati di studi che non possono essere ignorati da chiunque si occupi di medicina, convenzionale o alternativa che sia. Allo stesso modo non potrà essere ignorato lo stesso Le alternative, che rappresenta sicuramente una pietra miliare nel panorama della divulgazione scientifica e che dovrebbe essere letto da chiunque, medico o paziente (e, ahimè, lo siamo tutti!) voglia avere un approccio davvero razionale nei confronti della medicina.
Il noto giornalista e divulgatore televisivo Piero Angela, nella prefazione al volume, scrive inoltre: «Quella di Dobrilla è un'opera che, oltre a fornire un utilissimo vademecum per chi opera nel settore della sanità, è una grande fonte di informazione (e sperabilmente di formazione) per tutti. È un libro-telescopio, che consente di vedere tutti i pianeti e pianetini della medicina alternativa per quello che veramente sono. […] Un libro che dovrebbe essere letto da quei farmacisti che scrivono accanto all'insegna "Farmacia" la parola "Omeopatia"».
Direi che i due brani appena riportati descrivono talmente bene l'opera di Giorgio Dobrilla che la mia recensione potrebbe terminare qua. È difficile infatti aggiungere qualcosa che non sia banale e pleonastico. Mi limito pertanto ad aggiungere alcune considerazioni personali.
Non posso nascondere che Giorgio Dobrilla, primario gastroenterologo emerito dell'Ospedale Regionale di Bolzano nonché professore a contratto presso l'Università di Parma, è un mio caro amico e che ho seguito abbastanza da vicino la genesi di questo libro. Ne avevo letto il testo prima che venisse pubblicato e devo dire che, nonostante l'invito dell'autore a segnalargli senza pietà difetti ed errori (e nonostante il mio impegno in tal senso) non sono riuscito a trovarne neppure uno: solo tantissimi pregi! Un lavoro enorme ed encomiabile di classificazione, analisi e critica all'interno della giungla selvaggia delle medicine alternative (CAM, ovvero Complementary and Alternative Medicine). Un'opera, di cui si sentiva veramente la necessità, che affronta con linguaggio chiaro, e comprensibile anche ai non addetti ai lavori, ma con estremo rigore scientifico, la sconfinata gamma degli "espedienti" usati per tentare di guarire malanni e disturbi: aghi, granuli, erbe, aromi, colori, meditazione, puntura alle orecchie e quant'altro la fantasia umana può aver generato nel corso dei secoli. Illustrare in poche righe il contenuto del libro è impossibile, vista la vastità delle cure alternative affrontate. Mi limito a dire che il libro consta di ben 21 capitoli, ognuno dedicato a un particolare approccio terapeutico e alle eventuali diramazioni e sottosettori. Il libro è inoltre diviso in due parti: "Medicine alternative ‘maggiori'" (omeopatia, agopuntura, fitoterapia, ipnosi terapia) e "Medicine alternative ‘minori'", che contemplano una pletora di cure che vanno dall'aromaterapia all'ayurveda, dall'auricoloterapia alla kinesiologia applicata, dalla cristalloterapia al reiki. Arricchiscono infine il testo un'appendice di Salvatore Corrao, internista ed epidemiologo clinico dell'Università di Palermo, che illustra come effettuare in rete una ricerca degli studi randomizzati controllati sulle medicine alternative, un utile glossario dei termini tecnici e un indice delle sigle utilizzate nel testo. Il tutto in un'ottima veste editoriale e con una bella copertina che rendono estremamente gradevole il volume.
Il grosso pregio del libro di Dobrilla è l'approccio non ideologico alle medicine alternative. Come sostiene lo stesso autore nelle conclusioni: «[Le] posizioni che potremmo definire eccessivamente "ideologiche" sono spesso di intralcio alla valutazione equilibrata di un problema». Questo vale sia per «i fautori meno radicali [che] ne sostengono il potenziale terapeutico considerandolo "complementare" a quello della medicina convenzionale [e per] quelli più "estremisti" [che] arrivano a considerare le CAM un'alternativa medica tout court», sia per «i rappresentanti più "estremisti" della medicina ufficiale che negano ogni validità delle CAM nel loro complesso, insistendo sulla ascientificità di queste medicine eretiche».
L'approccio proposto nel libro è, al contrario, quello chiaramente delineato dall'autore stesso: «Una questione di fondo è se le CAM producono o no effetti clinici benefici o se questi sono solo immaginati dai pazienti o millantati dai terapisti dell'altra medicina».
E si tratta dell'approccio più razionale, pragmatico e del tutto privo di preconcetti: sia benvenuto qualsiasi tipo di intervento medico (ufficiale o alternativo, accademico o popolare) purché funzioni! La valutazione dell'efficacia va però inevitabilmente effettuata tenendo conto dell'onnipresente effetto placebo, troppo spesso «sottostimato dalla medicina convenzionale e volentieri dimenticato da quella alternativa». E all'effetto placebo Dobrilla (di cui ricordiamo il precedente Placebo e dintorni. Breve viaggio tra realtà e illusione, Roma 2004) dedica alcune interessantissime pagine in cui vengono illustrati gli strabilianti risultati di studi che non possono essere ignorati da chiunque si occupi di medicina, convenzionale o alternativa che sia. Allo stesso modo non potrà essere ignorato lo stesso Le alternative, che rappresenta sicuramente una pietra miliare nel panorama della divulgazione scientifica e che dovrebbe essere letto da chiunque, medico o paziente (e, ahimè, lo siamo tutti!) voglia avere un approccio davvero razionale nei confronti della medicina.