Il CISU (Centro Italiano Studi Ufologici), associazione culturale di volontariato che raccoglie studiosi e appassionati di UFO di orientamento razionale, ha presentato gli aspetti più seri e interessanti dell’ufologia a Saint Vincent (AO) dal 19 al 24 giugno 2007.
Mostre fotografiche, tavole artistiche illustrative, rassegna cinematografica e visita all’Osservatorio Astronomico della Regione Valle d’Aosta di Saint Barthélemy sono state occasioni di confronto e approfondimento prima del convegno conclusivo di sabato 23 giugno.
Oltre ai relatori del CISU hanno partecipato ricercatori francesi, spagnoli e inglesi e sono intervenuti anche studiosi di fenomeni connessi agli UFO, come Daniele Venturoli del Centro Studi di Esobiologia e Francesco Grassi, socio effettivo del CICAP ed esperto del fenomeno dei cerchi nel grano.
Nella sessione poster sono stati presentati, tra gli altri, i lavori dello stesso Grassi (cerchi nel grano) e di Mariano Tomatis (Ortotenia: tra UFO e geometrie sacre). Durante il convegno abbiamo appreso che la data convenzionale di nascita dell’era moderna degli UFO è il 24 giugno 1947. In quel giorno, il pilota Kenneth Arnold narrò di un incontro con velivoli, privi di coda, simili a piatti tagliati a metà, mentre era in volo sul monte Rainier (Oregon). Erano a una presumibile altezza di 2900 m, con velocità di circa 2000 km/h, disposti in formazione di nove unità e si muovevano come «piatti rimbalzanti sull’acqua» (la stampa li battezzò "flying saucers").
La storia fece in breve tempo il giro del mondo: in Europa, dove i piatti divennero "dischi volanti", i successivi avvistamenti di quelli che poi chiameremo UFO proliferarono ovunque.
Nei sei decenni seguenti sono state raccolte testimonianze, racconti e riscontri di un fenomeno costantemente presente nella nostra società. Gruppi di studio, pubblici e privati, commissioni ufficiali di governi e apparati militari hanno analizzato gli avvistamenti senza trovare una spiegazione definitiva, ma riscontrando motivi di interesse per ricerche e analisi più approfondite.
Tutti i relatori hanno presentato questi aspetti, riportando le spiegazioni dei casi più intriganti. Per il 90 per cento degli avvistamenti è stata trovata una spiegazione naturale.
La relazione di Francesco Grassi si è incentrata esclusivamente sul fenomeno dei "crop circles" (letteralmente "cerchi nelle coltivazioni") normalmente spiegato dai fautori dell’ipotesi "UFO = extraterrestri" come prova di atterraggio di velivoli alieni o comunque prova di comunicazioni con entità non terrestri. Grassi ha spiegato che, per ora, l’unica spiegazione razionale, se non altro perché dimostrata sul "campo", è quella che i cerchi siano opera di veri e propri artisti che li disegnano sul grano con corde e tavole: dai due pensionati e burloni inglesi Doug Dave, che si autodenunciarono negli anni Novanta, agli attuali circlemakers.
Con Paolo Toselli del CISU si è poi passati ai dati sugli Ufo: negli ultimi 60 anni ci sono state in Italia quasi ventimila notizie di avvistamenti, ma questa cifra rappresenta per gli esperti solo la punta dell’iceberg.
All’inizio, negli anni Cinquanta, la media annuale fu di 50 avvistamenti mentre attualmente siamo a una media di novecento avvistamenti all’anno, un aumento da attribuirsi, probabilmente, alla diffusione di internet, che offre la possibilità di rimanere anonimi.
Analizzando la diffusione degli avvistamenti in Gran Bretagna, si può riscontrare la presenza di picchi nel 1954, nel 1978 e nel 1996; per il relatore la possibile spiegazione è il successo del film Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1978) e della serie televisiva X Files (1996), che hanno aumentato nel pubblico la curiosità e il desiderio di denunciare gli avvistamenti.
Qual è per la gente comune l’origine del fenomeno? Secondo i sondaggi promossi dal CISU, tra il 1987 e il 2007, coloro che credono nella provenienza extraterrestre degli UFO oscillano stabilmente tra il 67-70 per cento.
Sia nelle relazioni che durante la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato ospiti importanti come il fisico Tullio Regge, il giornalista Piero Bianucci e l’astronauta e delegato OCSE Franco Malerba, si è ribadito come l’ufologia si muova in un campo di interesse sociologico e culturale e sia quindi degna di ulteriore considerazione. Il CISU ha infatti auspicato una maggior attenzione alle proprie attività che si concretizzi in un approccio di tipo scientifico da parte del mondo accademico e dei media. La nostra impressione finale è che il convegno abbia rappresentato un’interessante occasione di approfondimento per quanti desiderano avvicinarsi all’ufologia in modo analitico e scientifico.
Tra le note positive vanno senz’altro citate sia l’ospitalità degli amici del CISU che la scelta di tenere il convegno a Saint Vincent. Ma soprattutto, come agli incontri organizzati dal CICAP, si è avuto il piacere di constatare l’onestà intellettuale dei partecipanti alla manifestazione. Di questi tempi non è poco.
Mostre fotografiche, tavole artistiche illustrative, rassegna cinematografica e visita all’Osservatorio Astronomico della Regione Valle d’Aosta di Saint Barthélemy sono state occasioni di confronto e approfondimento prima del convegno conclusivo di sabato 23 giugno.
Oltre ai relatori del CISU hanno partecipato ricercatori francesi, spagnoli e inglesi e sono intervenuti anche studiosi di fenomeni connessi agli UFO, come Daniele Venturoli del Centro Studi di Esobiologia e Francesco Grassi, socio effettivo del CICAP ed esperto del fenomeno dei cerchi nel grano.
Nella sessione poster sono stati presentati, tra gli altri, i lavori dello stesso Grassi (cerchi nel grano) e di Mariano Tomatis (Ortotenia: tra UFO e geometrie sacre). Durante il convegno abbiamo appreso che la data convenzionale di nascita dell’era moderna degli UFO è il 24 giugno 1947. In quel giorno, il pilota Kenneth Arnold narrò di un incontro con velivoli, privi di coda, simili a piatti tagliati a metà, mentre era in volo sul monte Rainier (Oregon). Erano a una presumibile altezza di 2900 m, con velocità di circa 2000 km/h, disposti in formazione di nove unità e si muovevano come «piatti rimbalzanti sull’acqua» (la stampa li battezzò "flying saucers").
La storia fece in breve tempo il giro del mondo: in Europa, dove i piatti divennero "dischi volanti", i successivi avvistamenti di quelli che poi chiameremo UFO proliferarono ovunque.
Nei sei decenni seguenti sono state raccolte testimonianze, racconti e riscontri di un fenomeno costantemente presente nella nostra società. Gruppi di studio, pubblici e privati, commissioni ufficiali di governi e apparati militari hanno analizzato gli avvistamenti senza trovare una spiegazione definitiva, ma riscontrando motivi di interesse per ricerche e analisi più approfondite.
Tutti i relatori hanno presentato questi aspetti, riportando le spiegazioni dei casi più intriganti. Per il 90 per cento degli avvistamenti è stata trovata una spiegazione naturale.
La relazione di Francesco Grassi si è incentrata esclusivamente sul fenomeno dei "crop circles" (letteralmente "cerchi nelle coltivazioni") normalmente spiegato dai fautori dell’ipotesi "UFO = extraterrestri" come prova di atterraggio di velivoli alieni o comunque prova di comunicazioni con entità non terrestri. Grassi ha spiegato che, per ora, l’unica spiegazione razionale, se non altro perché dimostrata sul "campo", è quella che i cerchi siano opera di veri e propri artisti che li disegnano sul grano con corde e tavole: dai due pensionati e burloni inglesi Doug Dave, che si autodenunciarono negli anni Novanta, agli attuali circlemakers.
Con Paolo Toselli del CISU si è poi passati ai dati sugli Ufo: negli ultimi 60 anni ci sono state in Italia quasi ventimila notizie di avvistamenti, ma questa cifra rappresenta per gli esperti solo la punta dell’iceberg.
All’inizio, negli anni Cinquanta, la media annuale fu di 50 avvistamenti mentre attualmente siamo a una media di novecento avvistamenti all’anno, un aumento da attribuirsi, probabilmente, alla diffusione di internet, che offre la possibilità di rimanere anonimi.
Analizzando la diffusione degli avvistamenti in Gran Bretagna, si può riscontrare la presenza di picchi nel 1954, nel 1978 e nel 1996; per il relatore la possibile spiegazione è il successo del film Incontri ravvicinati del terzo tipo di Steven Spielberg (1978) e della serie televisiva X Files (1996), che hanno aumentato nel pubblico la curiosità e il desiderio di denunciare gli avvistamenti.
Qual è per la gente comune l’origine del fenomeno? Secondo i sondaggi promossi dal CISU, tra il 1987 e il 2007, coloro che credono nella provenienza extraterrestre degli UFO oscillano stabilmente tra il 67-70 per cento.
Sia nelle relazioni che durante la tavola rotonda, alla quale hanno partecipato ospiti importanti come il fisico Tullio Regge, il giornalista Piero Bianucci e l’astronauta e delegato OCSE Franco Malerba, si è ribadito come l’ufologia si muova in un campo di interesse sociologico e culturale e sia quindi degna di ulteriore considerazione. Il CISU ha infatti auspicato una maggior attenzione alle proprie attività che si concretizzi in un approccio di tipo scientifico da parte del mondo accademico e dei media. La nostra impressione finale è che il convegno abbia rappresentato un’interessante occasione di approfondimento per quanti desiderano avvicinarsi all’ufologia in modo analitico e scientifico.
Tra le note positive vanno senz’altro citate sia l’ospitalità degli amici del CISU che la scelta di tenere il convegno a Saint Vincent. Ma soprattutto, come agli incontri organizzati dal CICAP, si è avuto il piacere di constatare l’onestà intellettuale dei partecipanti alla manifestazione. Di questi tempi non è poco.