Nemmeno una ricerca scrupolosa durata cinque anni è riuscita a dimostrare l’efficacia di alcuni preparati biodinamici.
Lo studio[1], pubblicato da un gruppo di ricerca svizzero guidato da Markus Rienth, ha esaminato i cosiddetti preparati 500 e 501; entrambi derivano da letame bovino raccolto in un corno di vacca, rispettivamente durante l’inverno e l’estate, e poi mescolato con acqua prima della somministrazione. Gli effetti attribuiti a queste formule, seppur vaghi, sarebbero il miglioramento della salute del suolo, delle piante e della qualità del raccolto. Più specificamente, i preparati 500 e 501, tra i più noti del ricettario biodinamico, avrebbero lo scopo di migliorare la salute delle viti, la resilienza delle piante e la qualità del vino.
La biodinamica è lo stendardo di alcuni viticoltori che mettono al bando le cosidd[...]
Lo studio[1], pubblicato da un gruppo di ricerca svizzero guidato da Markus Rienth, ha esaminato i cosiddetti preparati 500 e 501; entrambi derivano da letame bovino raccolto in un corno di vacca, rispettivamente durante l’inverno e l’estate, e poi mescolato con acqua prima della somministrazione. Gli effetti attribuiti a queste formule, seppur vaghi, sarebbero il miglioramento della salute del suolo, delle piante e della qualità del raccolto. Più specificamente, i preparati 500 e 501, tra i più noti del ricettario biodinamico, avrebbero lo scopo di migliorare la salute delle viti, la resilienza delle piante e la qualità del vino.
La biodinamica è lo stendardo di alcuni viticoltori che mettono al bando le cosidd[...]
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