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Da alcuni giorni la notizia della diffusione, in alcune nazioni europee e americane, della malattia infettiva Vaiolo delle scimmie ha spodestato il Covid-19 dai media e dai social, dove proliferano e si rincorrono voci allarmistiche e crescono ipotesi complottiste.
In realtà non c’è niente di strano: questo virus (MonkeyPoXVirus-MPXV, un virus a DNA dello stesso genere di quello del vaiolo umano e del vaiolo bovino) non è nuovo, si conosce dal 1958 quando è stato isolato dalle scimmie macaco; nel 1970 è stato identificato in un bambino di 9 anni dello Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo). Successivamente è stato più volte riconosciuto come causa di epidemie in ambito umano in varie parti dell'Africa [1].
Si tratta di un virus zoonotico, cioè di un virus che normalmente infetta gli animali, e che può contagiare occasionalmente l’uomo; tuttavia anche il contagio diretto da uomo a uomo non è un fatto straordinario, poiché è già stato ampiamente osservato nel corso di precedenti epidemie africane [2].
Una persona infetta può contagiarne altre attraverso le normali attività di convivenza, attraverso contatti stretti o tramite un contatto prolungato con indumenti o altri oggetti contaminati dal virus [3].
Sebbene il virus circoli principalmente in Africa, anche la sua diffusione epidemica in altri Paesi non è un evento sorprendente. Già nel 2003 ci fu una epidemia negli USA con 47 casi, legata all'importazione di roditori dal Ghana, che infettarono altri animali da compagnia [4].
La novità, nei focolai epidemici attuali, è che la maggior parte dei casi è in persone che non hanno viaggiato in Africa e non hanno avuto contatti con animali provenienti dall'Africa. Per quanto riguarda i casi europei è probabile che l'origine dell'attuale epidemia sia in un singolo "caso zero" non identificato, perché le sequenze genomiche dei virus isolati dai casi sono davvero molto simili. L'evento amplificatore potrebbe essere stato una grande festa avvenuta a Maspalomas nelle isole Canarie il 5 maggio e nei giorni successivi, con oltre 80000 partecipanti, in maggioranza gay [5].
Un’altra particolarità è che dei 171 casi confermati al 24 maggio (sui 261 segnalati da 19 Paesi), uno solo si è verificato in una donna. Tutti gli altri riguardano uomini giovani, principalmente tra i 20 e i 40 anni, e molti di questi sono uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, un fatto che ha portato alcuni a ipotizzare che questo virus possa trasmettersi anche per via sessuale. Tuttavia la spiegazione più probabile è che si tratti della normale trasmissione per contatto stretto, visto che i rapporti sessuali sono per definizione una forma di interazione molto ravvicinata che implica il contatto cutaneo e lo scambio di fluidi corporei.
In Africa esistono due ceppi di virus del vaiolo delle scimmie: quello del Congo e quello dell'Africa occidentale, che dà una malattia più benigna. Fortunatamente le ricerche virologiche e i sequenziamenti effettuati finora hanno mostrato che il ceppo virale assomiglia molto al virus dell’epidemia del 2017-2018 in Nigeria, cioè quello dell’Africa occidentale.
Esiste un modo di prevenire e curare questa malattia? Poiché il virus del vaiolo umano, il virus del vaiolo bovino (quello utilizzato in passato per vaccinare contro il vaiolo) e il virus del vaiolo delle scimmie sono molto simili, i vaccinati a suo tempo contro il vaiolo si infettano molto meno e sviluppano una malattia molto più moderata.
Esiste attualmente un nuovo vaccino antivaioloso attivo verso il vaiolo umano, che è efficace anche contro il vaiolo delle scimmie, chiamato JYNNEOS (IMVANEX in Europa), approvato dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) nel 2013 [6] e dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2019, che potrebbe essere utilizzato in alcune categorie di soggetti ad alto rischio per il vaiolo delle scimmie.
In caso di necessità questo vaccino, oltre ad essere usato per la prevenzione pre-esposizione, potrebbe essere impiegato per la prevenzione post-esposizione (se somministrato entro 3-5 giorni), perché la malattia impiega tempo a manifestarsi dopo l’infezione, permettendo al sistema immunitario di sviluppare la propria risposta in seguito alla vaccinazione.
Contro il vaiolo delle scimmie esistono anche dei farmaci antivirali, come il Tecovirimat (Tpoox), che blocca la trasmissione cellulare del virus, che è stato approvato da EMA proprio nel 2022 [7].
In conclusione, dobbiamo preoccuparci? I dati che abbiamo finora ci mostrano che non si è verificato nessun caso grave di malattia, né vi sono segnali che questo virus possa rappresentare un pericolo pandemico.
Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’ISS. Inoltre, l’ISS ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale [4].
In breve:
- Il virus del vaiolo delle scimmie è un virus nuovo? NO, è già ben conosciuto.
- Si trasmette solo per contatto stretto? SI'.
- Esiste un vaccino specifico per questo virus? SI'
Bibliografia:
[1] Monkeypox, World Health Organization, 19 May 2022
https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/monkeypox
[2] Extended Human-to-Human Transmission during a Monkeypox Outbreak in the Democratic Republic of the Congo - Leisha Diane Nolen et. al. - Emerging Infectious Diseases, 2016 Jun; 22(6): 1014–1021.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4880088/
[3] Introduction of Monkeypox into a Community and Household: Risk Factors and Zoonotic Reservoirs in the Democratic Republic of the Congo – Leisha Diane Nolen et. al. - The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, 2015 Aug 5; 93(2): 410–415. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4530773/
[4] Monkeypox o vaiolo delle scimmie, cosa sappiamo – Istituto Superiore di Sanità, 25 maggio 2022.
https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/id/7088913
[5] Pride festival in Gran Canaria - which was attended by 80,000 people - is linked to Spanish monkeypox outbreak as well as two cases in Italy while European total reaches 100 – Jessica Warren, MailOnline 21 May 2022.
https://tinyurl.com/5vrmsy59
[6] Imvanex, Smallpox vaccine (Live Modified Vaccinia Virus Ankara) – European Medicines Agency
https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/imvanex
[7] Tecovirimat SIGA – European Medicines Agency
https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/tecovirimat-siga
Da alcuni giorni la notizia della diffusione, in alcune nazioni europee e americane, della malattia infettiva Vaiolo delle scimmie ha spodestato il Covid-19 dai media e dai social, dove proliferano e si rincorrono voci allarmistiche e crescono ipotesi complottiste.
In realtà non c’è niente di strano: questo virus (MonkeyPoXVirus-MPXV, un virus a DNA dello stesso genere di quello del vaiolo umano e del vaiolo bovino) non è nuovo, si conosce dal 1958 quando è stato isolato dalle scimmie macaco; nel 1970 è stato identificato in un bambino di 9 anni dello Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo). Successivamente è stato più volte riconosciuto come causa di epidemie in ambito umano in varie parti dell'Africa [1].
Si tratta di un virus zoonotico, cioè di un virus che normalmente infetta gli animali, e che può contagiare occasionalmente l’uomo; tuttavia anche il contagio diretto da uomo a uomo non è un fatto straordinario, poiché è già stato ampiamente osservato nel corso di precedenti epidemie africane [2].
Una persona infetta può contagiarne altre attraverso le normali attività di convivenza, attraverso contatti stretti o tramite un contatto prolungato con indumenti o altri oggetti contaminati dal virus [3].
Sebbene il virus circoli principalmente in Africa, anche la sua diffusione epidemica in altri Paesi non è un evento sorprendente. Già nel 2003 ci fu una epidemia negli USA con 47 casi, legata all'importazione di roditori dal Ghana, che infettarono altri animali da compagnia [4].
La novità, nei focolai epidemici attuali, è che la maggior parte dei casi è in persone che non hanno viaggiato in Africa e non hanno avuto contatti con animali provenienti dall'Africa. Per quanto riguarda i casi europei è probabile che l'origine dell'attuale epidemia sia in un singolo "caso zero" non identificato, perché le sequenze genomiche dei virus isolati dai casi sono davvero molto simili. L'evento amplificatore potrebbe essere stato una grande festa avvenuta a Maspalomas nelle isole Canarie il 5 maggio e nei giorni successivi, con oltre 80000 partecipanti, in maggioranza gay [5].
Un’altra particolarità è che dei 171 casi confermati al 24 maggio (sui 261 segnalati da 19 Paesi), uno solo si è verificato in una donna. Tutti gli altri riguardano uomini giovani, principalmente tra i 20 e i 40 anni, e molti di questi sono uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, un fatto che ha portato alcuni a ipotizzare che questo virus possa trasmettersi anche per via sessuale. Tuttavia la spiegazione più probabile è che si tratti della normale trasmissione per contatto stretto, visto che i rapporti sessuali sono per definizione una forma di interazione molto ravvicinata che implica il contatto cutaneo e lo scambio di fluidi corporei.
In Africa esistono due ceppi di virus del vaiolo delle scimmie: quello del Congo e quello dell'Africa occidentale, che dà una malattia più benigna. Fortunatamente le ricerche virologiche e i sequenziamenti effettuati finora hanno mostrato che il ceppo virale assomiglia molto al virus dell’epidemia del 2017-2018 in Nigeria, cioè quello dell’Africa occidentale.
Esiste un modo di prevenire e curare questa malattia? Poiché il virus del vaiolo umano, il virus del vaiolo bovino (quello utilizzato in passato per vaccinare contro il vaiolo) e il virus del vaiolo delle scimmie sono molto simili, i vaccinati a suo tempo contro il vaiolo si infettano molto meno e sviluppano una malattia molto più moderata.
Esiste attualmente un nuovo vaccino antivaioloso attivo verso il vaiolo umano, che è efficace anche contro il vaiolo delle scimmie, chiamato JYNNEOS (IMVANEX in Europa), approvato dall'Agenzia europea per i medicinali (EMA) nel 2013 [6] e dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense nel 2019, che potrebbe essere utilizzato in alcune categorie di soggetti ad alto rischio per il vaiolo delle scimmie.
In caso di necessità questo vaccino, oltre ad essere usato per la prevenzione pre-esposizione, potrebbe essere impiegato per la prevenzione post-esposizione (se somministrato entro 3-5 giorni), perché la malattia impiega tempo a manifestarsi dopo l’infezione, permettendo al sistema immunitario di sviluppare la propria risposta in seguito alla vaccinazione.
Contro il vaiolo delle scimmie esistono anche dei farmaci antivirali, come il Tecovirimat (Tpoox), che blocca la trasmissione cellulare del virus, che è stato approvato da EMA proprio nel 2022 [7].
In conclusione, dobbiamo preoccuparci? I dati che abbiamo finora ci mostrano che non si è verificato nessun caso grave di malattia, né vi sono segnali che questo virus possa rappresentare un pericolo pandemico.
Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa l’ISS. Inoltre, l’ISS ha costituito una task force composta da esperti del settore e ha contattato le reti sentinella dei centri per le infezioni sessualmente trasmesse al fine di monitorare continuamente la situazione nazionale [4].
In breve:
- Il virus del vaiolo delle scimmie è un virus nuovo? NO, è già ben conosciuto.
- Si trasmette solo per contatto stretto? SI'.
- Esiste un vaccino specifico per questo virus? SI'
Bibliografia:
[1] Monkeypox, World Health Organization, 19 May 2022
https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/monkeypox
[2] Extended Human-to-Human Transmission during a Monkeypox Outbreak in the Democratic Republic of the Congo - Leisha Diane Nolen et. al. - Emerging Infectious Diseases, 2016 Jun; 22(6): 1014–1021.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4880088/
[3] Introduction of Monkeypox into a Community and Household: Risk Factors and Zoonotic Reservoirs in the Democratic Republic of the Congo – Leisha Diane Nolen et. al. - The American Journal of Tropical Medicine and Hygiene, 2015 Aug 5; 93(2): 410–415. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4530773/
[4] Monkeypox o vaiolo delle scimmie, cosa sappiamo – Istituto Superiore di Sanità, 25 maggio 2022.
https://www.iss.it/web/guest/primo-piano/-/asset_publisher/3f4alMwzN1Z7/content/id/7088913
[5] Pride festival in Gran Canaria - which was attended by 80,000 people - is linked to Spanish monkeypox outbreak as well as two cases in Italy while European total reaches 100 – Jessica Warren, MailOnline 21 May 2022.
https://tinyurl.com/5vrmsy59
[6] Imvanex, Smallpox vaccine (Live Modified Vaccinia Virus Ankara) – European Medicines Agency
https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/imvanex
[7] Tecovirimat SIGA – European Medicines Agency
https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/tecovirimat-siga