La NASA aveva organizzato un salvataggio alla James Bond, un elicottero avrebbe dovuto afferrare la capsula al volo per il paracadute, e invece il risultato è stato un incidente degno di X Files, con un disco volante schiantatosi al suolo in un campo di esercitazioni militare nello Utah, Stati Uniti.
La sonda Genesis è decollata l'8 agosto del 2001 da Cape Canaveral (Florida) a caccia di particelle di vento solare. Ha viaggiato per 1,5 milioni di chilometri - molto al di là dei limiti della magnetosfera terrestre - ed è entrata in orbita nel punto di Lagrange L1 - uno dei punti nello spazio dove si equilibrano le forze gravitazionali tra sole e terra - per raccogliere materia incontaminata del Sole. I ricercatori l'hanno voluta per raccogliere informazioni sulla composizione del nostra Stella e della nube di polveri e gas a partire dalla quale si è formato il nostro sistema solare 4500 milioni di anni fa.
Il 1 aprile di quest'anno, dopo 850 giorni di raccolta, la Genesis è rientrata verso casa con il suo prezioso carico: tra i 10 e i 20 microgrammi di particelle solari, equivalenti a pochi grani di sale. Raccoglierle è costato 264 milioni di dollari e non era il caso che, per un qualche contrattempo durante l'atterraggio, venissero esposte all'ambiente terrestre contaminandosi. Così, due piloti di elicottero, che tra l'altro hanno partecipato a film d'azione come XXX e Dante's Peek, si sono allenati per mesi per prendere al volo la capsula con un gancio di sei metri.
Ma non è andata così.
Per cause che al momento si ignorano, i paracaduti della Genesis non si sono aperti e la sonda si è schiantata a 310 chilometri all'ora sul suolo dello Utah venti volte più velocemente del previsto.
I tecnici della NASA non considerano la missione fallita, poiché ritengono che parte del carico possa essere arrivato ancora incontaminato al laboratorio.
Per il momento, il rientro della Genesis sembra più uno di quei presunti incidenti di navi extraterrestri di cui continuano a parlare alcuni ufologi da decenni; questa volta però di fronte alle telecamere. Chiunque può vedere il video della NASA che riprende la caduta di questo disco volante di 200 chili e dalle dimensioni di una ruota di camion, carico di materiale extraterrestre a questo indirizzo: http://anon.nasa-global.speedera.net/anon.nasa-global/genesis/genesis.mov
Nemmeno Chris Carter (l'autore di X-File N.d.R.) avrebbe potuto fare di meglio.
Luis Alfonso Gámez Redattore scientifico del quotidiano spagnolo El Correo Consulente per la Spagna dello CSICOP e della rivista latinoamericana di scienza e ragione Pensar www.magonia.blogspot.com
La sonda Genesis è decollata l'8 agosto del 2001 da Cape Canaveral (Florida) a caccia di particelle di vento solare. Ha viaggiato per 1,5 milioni di chilometri - molto al di là dei limiti della magnetosfera terrestre - ed è entrata in orbita nel punto di Lagrange L1 - uno dei punti nello spazio dove si equilibrano le forze gravitazionali tra sole e terra - per raccogliere materia incontaminata del Sole. I ricercatori l'hanno voluta per raccogliere informazioni sulla composizione del nostra Stella e della nube di polveri e gas a partire dalla quale si è formato il nostro sistema solare 4500 milioni di anni fa.
Il 1 aprile di quest'anno, dopo 850 giorni di raccolta, la Genesis è rientrata verso casa con il suo prezioso carico: tra i 10 e i 20 microgrammi di particelle solari, equivalenti a pochi grani di sale. Raccoglierle è costato 264 milioni di dollari e non era il caso che, per un qualche contrattempo durante l'atterraggio, venissero esposte all'ambiente terrestre contaminandosi. Così, due piloti di elicottero, che tra l'altro hanno partecipato a film d'azione come XXX e Dante's Peek, si sono allenati per mesi per prendere al volo la capsula con un gancio di sei metri.
Ma non è andata così.
Per cause che al momento si ignorano, i paracaduti della Genesis non si sono aperti e la sonda si è schiantata a 310 chilometri all'ora sul suolo dello Utah venti volte più velocemente del previsto.
I tecnici della NASA non considerano la missione fallita, poiché ritengono che parte del carico possa essere arrivato ancora incontaminato al laboratorio.
Per il momento, il rientro della Genesis sembra più uno di quei presunti incidenti di navi extraterrestri di cui continuano a parlare alcuni ufologi da decenni; questa volta però di fronte alle telecamere. Chiunque può vedere il video della NASA che riprende la caduta di questo disco volante di 200 chili e dalle dimensioni di una ruota di camion, carico di materiale extraterrestre a questo indirizzo: http://anon.nasa-global.speedera.net/anon.nasa-global/genesis/genesis.mov
Nemmeno Chris Carter (l'autore di X-File N.d.R.) avrebbe potuto fare di meglio.
Luis Alfonso Gámez Redattore scientifico del quotidiano spagnolo El Correo Consulente per la Spagna dello CSICOP e della rivista latinoamericana di scienza e ragione Pensar www.magonia.blogspot.com