Harvard. Anche quest'anno sono stati assegnati i premi Ig-Nobel. Il premio è nato nel 1991 con lo scopo di "onorare" ricercatori i cui risultati "non possono né devono essere riprodotti" e viene assegnato ogni anno nel mese di ottobre, in contemporanea con l'assegnazione dei veri premi Nobel. Durante la cerimonia di assegnazione dei premi, che si svolge nell'Auditorium "Sanders" della Harvard University, non è raro vedere vincitori del vero premio Nobel vestiti in modo bizzarro in un clima di generale goliardia. I premi assegnati ogni anno sono una decina e spaziano dalla chimica alla pace, dalla fisica all'ingegneria, comprendendo anche l'arte e l'economia.
Nel corso della solenne cerimonia di quest'anno, di fronte a oltre 1200 spettatori festanti che si lanciavano aeroplanini di carta, sono stati premiati i vincitori. I premiati provenienti (a loro spese) spesso da paesi molto lontani (Paesi Bassi, Giappone, Australia, Inghilterra) hanno ricevuto l'ambito riconoscimento da autentici Premi Nobel: Dudley Herschbach (Chimica '86), William Lipscomb (Chimica '76), Wolfgang Ketterle (Fisica, 2001) e Richard Roberts (Medicina '93).
Non potendo citare tutti i numerosi vincitori ci limitiamo a segnalarne alcuni con le relative motivazioni che hanno giustificato l'attribuzione del premio.
L'Ig-Nobel per l'ingegneria è stato assegnato a John Paul Stapp (alla memoria), Edward A. Murphy Jr. (alla memoria) e George Nichols, per aver formulato nel 1949 la "Legge di Murphy", il fondamentale principio ingegneristico in base al quale "Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può portare alla catastrofe, allora qualcuno lo farà" (ovvero: "Se qualcosa può andare storto, lo farà"). L'Ig-Nobel per la fisica è andato a Jack Harvey, John Culvenor, Warren Payne, Steve Cowley, Michael Lawrance, David Stuart e Robyn Williams (Australia), per il loro irresistibile studio "An Analysis of the Forces Required to Drag Sheep over Various Surfaces" ("Una analisi delle forze necessarie per trascinare una pecora su diverse superfici"). Il premio per la medicina è stato assegnato a Eleanor Maguire, David Gadian, Ingrid Johnsrude, Catriona Good, John Ashburner, Richard Frackowiak e Christopher Frith (University College London), per aver dimostrato che il cervello dei tassisti londinesi è più sviluppato di quello dei loro concittadini. Il premio per la chimica è andato a Yukio Hirose (Kanazawa University), per la sua analisi chimica di una statua di bronzo collocata nella città di Kanazawa, che stranamente non attira i piccioni. L'Ig-Nobel per la letteratura è stato assegnato a John Trinkaus (Zicklin School of Business, New York City), per la meticolosa raccolta di dati e per la pubblicazione di oltre 80 articoli assai dettagliati che illustrano le curiosità e le anomalie della vita quotidiana, per esempio qual è la percentuale dei ragazzini che indossano i cappellini da baseball con la visiera all'indietro, qual è la percentuale di pedoni che indossano scarpe sportive bianche rispetto a quelli che le hanno colorate, qual è la percentuale di nuotatori che stanno nella parte più profonda delle piscine, qual è la percentuale di automobilisti che rallentano fin quasi a fermarsi, ma senza fermarsi, a un determinato segnale di "Stop", qual è la percentuale di clienti che in un supermercato sceglie la cassa rapida pur avendo messo nel carrello un numero di oggetti superiore al numero massimo consentito, qual è la percentuale di pendolari che porta con sé una valigetta ventiquattrore, qual è la percentuale di studenti che non mangia i cavolini di Bruxelles.
Quest'anno anche alcuni ricercatori italiani sono stati onorati con l'umoristico riconoscimento. Gian Vittorio Caprara e Claudio Barbaranelli (Università di Roma La Sapienza) hanno vinto insieme a Philip Zimbardo (Stanford University) l'Ig-Nobel per la psicologia per il loro saggio "Politician's Uniquely Simple Personalities" ("Le personalità eccezionalmente semplici degli uomini politici"). Un altro italiano, Stefano Ghirlanda, ha vinto il premio per la ricerca interdisciplinare (insieme a Liselotte Jansson e Magnus Enquist) per uno studio intitolato "Chickens Prefer Beautiful Humans" ("I polli preferiscono gli esseri umani belli").
L'evento è promosso annualmente dalla rivista Annals of Improbable Research (AIR). In traduzione italiana si può trovare il libro . La scienza improbabile (pubblicato da Garzanti e disponibile presso il CICAP) che raccoglie il meglio della rivista. Il tema della cerimonia di quest'anno era "Nano": in una serie di "Nano-conferenze" alcuni noti pensatori hanno illustrato il loro campo di studio prima in ventiquattro secondi e poi in sette parole. Tra i temi trattati: chimica, memoria, educazione, genoma.
Nel corso della serata è inoltre andata in scena in prima mondiale la nano-opera Atomo ed Eva. La commovente storia d'amore tra una atomo d'ossigeno e una bella scienziata è stata interpretata da due cantanti lirici, Margot Button e Jason McStoots, e si è conclusa con un gran finale danzato da tutti gli scienziati in scena.
Nel corso della solenne cerimonia di quest'anno, di fronte a oltre 1200 spettatori festanti che si lanciavano aeroplanini di carta, sono stati premiati i vincitori. I premiati provenienti (a loro spese) spesso da paesi molto lontani (Paesi Bassi, Giappone, Australia, Inghilterra) hanno ricevuto l'ambito riconoscimento da autentici Premi Nobel: Dudley Herschbach (Chimica '86), William Lipscomb (Chimica '76), Wolfgang Ketterle (Fisica, 2001) e Richard Roberts (Medicina '93).
Non potendo citare tutti i numerosi vincitori ci limitiamo a segnalarne alcuni con le relative motivazioni che hanno giustificato l'attribuzione del premio.
L'Ig-Nobel per l'ingegneria è stato assegnato a John Paul Stapp (alla memoria), Edward A. Murphy Jr. (alla memoria) e George Nichols, per aver formulato nel 1949 la "Legge di Murphy", il fondamentale principio ingegneristico in base al quale "Se ci sono due o più modi di fare una cosa, e uno di questi modi può portare alla catastrofe, allora qualcuno lo farà" (ovvero: "Se qualcosa può andare storto, lo farà"). L'Ig-Nobel per la fisica è andato a Jack Harvey, John Culvenor, Warren Payne, Steve Cowley, Michael Lawrance, David Stuart e Robyn Williams (Australia), per il loro irresistibile studio "An Analysis of the Forces Required to Drag Sheep over Various Surfaces" ("Una analisi delle forze necessarie per trascinare una pecora su diverse superfici"). Il premio per la medicina è stato assegnato a Eleanor Maguire, David Gadian, Ingrid Johnsrude, Catriona Good, John Ashburner, Richard Frackowiak e Christopher Frith (University College London), per aver dimostrato che il cervello dei tassisti londinesi è più sviluppato di quello dei loro concittadini. Il premio per la chimica è andato a Yukio Hirose (Kanazawa University), per la sua analisi chimica di una statua di bronzo collocata nella città di Kanazawa, che stranamente non attira i piccioni. L'Ig-Nobel per la letteratura è stato assegnato a John Trinkaus (Zicklin School of Business, New York City), per la meticolosa raccolta di dati e per la pubblicazione di oltre 80 articoli assai dettagliati che illustrano le curiosità e le anomalie della vita quotidiana, per esempio qual è la percentuale dei ragazzini che indossano i cappellini da baseball con la visiera all'indietro, qual è la percentuale di pedoni che indossano scarpe sportive bianche rispetto a quelli che le hanno colorate, qual è la percentuale di nuotatori che stanno nella parte più profonda delle piscine, qual è la percentuale di automobilisti che rallentano fin quasi a fermarsi, ma senza fermarsi, a un determinato segnale di "Stop", qual è la percentuale di clienti che in un supermercato sceglie la cassa rapida pur avendo messo nel carrello un numero di oggetti superiore al numero massimo consentito, qual è la percentuale di pendolari che porta con sé una valigetta ventiquattrore, qual è la percentuale di studenti che non mangia i cavolini di Bruxelles.
Quest'anno anche alcuni ricercatori italiani sono stati onorati con l'umoristico riconoscimento. Gian Vittorio Caprara e Claudio Barbaranelli (Università di Roma La Sapienza) hanno vinto insieme a Philip Zimbardo (Stanford University) l'Ig-Nobel per la psicologia per il loro saggio "Politician's Uniquely Simple Personalities" ("Le personalità eccezionalmente semplici degli uomini politici"). Un altro italiano, Stefano Ghirlanda, ha vinto il premio per la ricerca interdisciplinare (insieme a Liselotte Jansson e Magnus Enquist) per uno studio intitolato "Chickens Prefer Beautiful Humans" ("I polli preferiscono gli esseri umani belli").
L'evento è promosso annualmente dalla rivista Annals of Improbable Research (AIR). In traduzione italiana si può trovare il libro . La scienza improbabile (pubblicato da Garzanti e disponibile presso il CICAP) che raccoglie il meglio della rivista. Il tema della cerimonia di quest'anno era "Nano": in una serie di "Nano-conferenze" alcuni noti pensatori hanno illustrato il loro campo di studio prima in ventiquattro secondi e poi in sette parole. Tra i temi trattati: chimica, memoria, educazione, genoma.
Nel corso della serata è inoltre andata in scena in prima mondiale la nano-opera Atomo ed Eva. La commovente storia d'amore tra una atomo d'ossigeno e una bella scienziata è stata interpretata da due cantanti lirici, Margot Button e Jason McStoots, e si è conclusa con un gran finale danzato da tutti gli scienziati in scena.