Tornano le profezie di Nostradamus in una nuova versione curata da Paolo Cortesi, bibliotecario e saggista, da tempo collaboratore di Scienza & Paranormale e senza dubbio il principale studioso critico di Nostradamus presente nel nostro paese.
Il testo pubblicato in questo volume comprende l'edizione integrale delle profezie, con il testo in francese anastatico e la fedele traduzione di Cortesi a fianco.
La novità principale di questa edizione è rappresentata da una buona introduzione dal taglio particolarmente critico verso i tanti "nostradamiani", i fantasiosi interpreti (a posteriori) delle profezie del veggente provenzale. Cortesi ricostruisce anche la storia di Nostradamus, separando le leggende dalla vita reale che ci restituiscono i documenti storici, e svelando come funzionava "l'officina profetica" di Nostradamus: come lavorava, che libri utilizzò, quali correnti mistiche seguì, come la sua vicenda personale influenzò la sua visione del futuro.
Il taglio di Cortesi è quello secondo cui, al di là della mitologia relativa al presunto carattere profetico degli scritti di Nostradamus, i suoi scritti meritino comunque di essere studiati come quelli dei tanti filosofi ermetici cinquecenteschi che segnarono il suo secolo. La leggenda del Nostradamus profeta, argomenta Cortesi, ha cancellato la sua dimensione storica di filosofo rinascimentale, per cui l'artista provenzale è stato finora snobbato dagli studiosi seri e monopolizzato dai fanatici dell'occultismo: una situazione che ha ovviamente impedito a lungo ogni studio sereno e serio sull'opera di colui che fu un intellettuale di valore.
C'è da prevedere che una trattazione così "laica" e poco sensazionalistica non avrà vita facile. "Nostradamus - mi conferma Cortesi in una recente mail - interessa i giornali (certi giornali) solo se prevede guerre, disastri e virus impazziti. Se io scrivo (e spero di dimostrare) che Nostradamus ha fatto quello che facevano tutti i suoi colleghi del tempo (compreso il plagio) allora non va bene..."
Un consiglio per i nostri lettori è quello di tenere il volume di Cortesi a portata di mano. La prima volta che, dopo qualche evento ferale, uscirà immancabile sui giornali la notizia secondo cui Nostradamus "l'aveva predetto" sarete pronti alla vostra verifica. L'esperienza, infatti, dimostra che le quartine citate dagli interpreti in casi come questo o sono tradotte male apposta, in modo da adattarle al fatto accaduto, o sono inventate di sana pianta. Quindi, se non troverete la quartina in questione nel libro di Cortesi, vorrà proprio dire che non esiste...