Ho incontrato il dottor Rol per la prima volta molti anni or sono, non ricordo più la data esatta. Una comune amica ci invitò a casa sua e lo vedemmo all'opera.
Esibì nei miei confronti una voluta antipatia e mi trattò con estrema scortesia, mi esiliò infatti all'estremità opposta del lungo tavolo su cui si svolgevano, usando carte da gioco, quelli che lui chiamava "esperi-menti".
Ricordo solamente la mia totale incapacità di scoprire il trucco e anche la simpatia che, nonostante tutto, mi ispirava il mago (non amava questo titolo).
Moltissimi anni dopo lui stesso mi invitò a casa sua e mi trattò con estrema gentilezza; si disse molto offeso e scosso dalle critiche di Piero Angela e se ne lamentò con me.
Nel frattempo ne sapevo di più sul personaggio, ma anche sulle carte da gioco. Alcuni mesi dopo scrissi per La Stampa un articolo sul paranomale e lui scrisse una lettera polemica.
Che posso dire delle sue doti? Aveva quella che si dice una personalità magnetica, su di lui circolavano leggende incontrollate.
Durante la prima serata erano presenti altri fisici, e tutti fu-rono debitamente impressionati. Molte persone, anche di mia assoluta fiducia, giurarono di essere stati testimoni di fatti inspiegabili e di avere visto apparire dal nulla la carta che lui voleva scegliere.
Personalmente io ho visto solamente esperimenti fatti con carte da gioco e non ho rilevato di certo facoltà paranormali; in molti casi usò in modo ovvio le "forzature" dei prestigiatori.
Certamente aiutava, nell'occasione, il suo eccezionale carisma con trucchi ben noti per far presa su persone che, come me, sono assolutamente impervie al paranormale.
Dalle testimonianze che ho raccolto era insuperabile nello scoprire nelle persone che venivano da lui timori, ambizioni e pulsioni nascoste.
Scomparso Rol rimane il ricordo di una personalità eccezionale e inimitabile, veri o falsi che fossero i suoi esperimenti non si usciva mai scontenti da un incontro con il mago; il minimo che si possa dire è che era di certo un personaggio di alta caratura, un vero erede di Cagliostro, incontestabile punto focale della "Torino magica".
Tullio Regge
Fisico, Politecnico di Torino