Il 1 novembre 2001 si è tenuta la programmata "serata di magia scettica" al Caffè letterario "Lontano da dove" di Napoli. Il presunto mago (in realtà, l'amico prestidigitatore Luciano Angrisano) ha svolto egregiamente il proprio compito, dimostrando varie forme di cold-reading e sperimentando esercizi di illusionismo, come il cucchiaino che si spezza. A me che "conducevo" la serata è toccato di dare via via l'interpretazione razionale ai fenomeni che venivano mostrati. Il nostro padrone di casa, Adolfo Cannata, ha inframmezzato lo show con brani letti dai libri di Riccardo Cassini, cabarettista napoletano (quello di Nutella Nutellae). Il pubblico, circa una settantina di persone, con posti a sedere esauriti e molte persone costrette a restare fuori dal locale (consumazione obbligatoria) era composto da gente colta e da universitari, e ha risposto in modo interessato e incuriosito. Abbiamo allestito il solito banchetto CICAP Campania che ha prodotto la vendita di alcuni libri e la diffusione di materiale informativo. "Lontano da dove" è davvero un ambiente molto particolare e accogliente. Colto ma non austero, disponibile ma non sbracato, sospeso fra la libreria, la sala da tè e il salotto intellettuale. Pieno di "cose", dal libro alla scultura, dal cd all'angolo bar, è gestito con passione e savoir faire dai fratelli Cannata, Adolfo e Pippo. Accoglie "serate" per lo più a tema musicale, durante le quali si può partecipare a spunti altrimenti irraggiungibili nel grande mare delle banalità quotidiane. Ho la fortuna di essere un po' entrato in questo meccanismo di produzione "altra" della Napoli che vuole sfuggire ai timbri della pizza e del mandolino a ogni costo. E l'ho fatto proponendo il CICAP anche come uno strumento per rappresentare una Napoli senza cornetti e gobbetti, senza il lotto e San Gennaro, senza tristi tradizioni oscurantiste spacciate per cultura.
Ho iniziato la serata presentando "il sensitivo Cristian" che, con i suoi "poteri" è passato tra il pubblico divinando storie, emozioni e futuro. Poi ho rotto l'incantesimo e ho svelato il trucco: avevamo soltanto emulato una sentiva (una certa Rosemary, di cui non ricordavo il cognome...) che fa le stesse cose con una sola differenza: il costo delle prestazioni. Siamo passati alla cartomanzia, alla psicometria, all'illusionismo puro; e ogni volta il pubblico sembrava dimenticare che il "mago" non era un mago ma soltanto il cialtrone ufficiale della serata. In chiusura, c'è stato anche il prevedibile intervento fuori luogo: un'ospite ha dichiarato il proprio disappunto per una frase letta su una delle mie brochures: "
...che il CICAP Campania propone per le sue conferenze e per i suoi incontri con gli studenti, sono semplici e interessanti; tra questi: i presunti pericoli delle onde elettromagnetiche, le estasi mistiche...". Secondo lei, la pericolosità delle onde elettromagnetiche non è "presunta" ma accertata e ha citato una valanga di autori che avallano questa prospettiva. Abbiamo reagito in tre o quattro, contestando garbatamente, ma seccamente, le sue citazioni e il suo ricorso al principio di autorità, peraltro da poco descritto in uno dei miei interventi. E' stato un bel momento di coesione tra "cicapini", che sono sicuro è stato notato e apprezzato dal pubblico. "L'incidente" si è dissolto quasi subito, e non ha minimamente intaccato l'atmosfera di profondo apprezzamento per le nostre performances, glorificate da un sostanzioso e lungo applauso finale.
La serata di magia scettica del 1 novembre è stata, forse, solo la prima di questo tipo. Ho intenzione di coltivare il filone degli "oggetti" scettici, napoletani e non; e quindi, dopo la magia, potrà essere la volta del lotto scettico, della divinazione scettica, delle credenze soprannaturali scettiche... Un filone che, sono sicuro, sarà lungo e interessante.
Un grazie molto affettuoso va a tutti gli intervenuti ma soprattutto a mia moglie Rosaria, solerte sovrintendente dei nostri banchetti, a Cristian, che ha portato da solo una decina di ospiti, al neo papà Ciro e ad Antonio, che in vario modo si sono prodigati per la riuscita della manifestazione.
Calogero Martorana
coordinatore CICAP Campania
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