Il "Premio Kalinga", che l'Unesco assegna ogni anno a una personalità che si è distinta per la diffusione della cultura scientifica, è stato assegnato per il 2001 al fisico Stefano Fantoni, direttore e fondatore del Master in "Comunicazione della scienza" della Sissa (Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati). Il premio (una medaglia d'argento e un assegno di 2.000 sterline) è stato consegnato a Fantoni al quartier generale dell'Unesco, a Parigi, nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte Koichiro Matsuura, direttore generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura.
Per la Sissa, che ha sede a Miramare a fianco del Centro di fisica teorica, si tratta del riconoscimento a livello internazionale di un'attività - complementare a quella quella più propriamente scientifica - che sta portando avanti da ormai nove anni, volta alla formazione di una nuova generazione di giornalisti e divulgatori scientifici in Italia. Il premio assegnato a Fantoni (che alla Sissa è anche ordinario di "Teoria delle forze nucleari", e uno dei massimi esperti nel settore dei recenti sviluppi della fisica delle basse temperature) va infatti esteso ai suoi più stretti collaboratori, tra i quali - sul versante giornalistico - Franco Prattico, Pietro Greco, Fabio Pagan e Yurji Castelfranchi.
"Non basta diffondere i contenuti della scienza - sostiene Stefano Fantoni nel discorso preparato per l'occasione - e magari solo le grandi ed eclatanti scoperte. Bisogna diffondere la cultura scientifica, le sue metodologie, rompere i pregiudizi di una scienza infallibile, irraggiungibile e pura. La forza del pensiero scientifico, ma dovrei dire della cultura in generale, è proprio la sua mancanza di purezza. L'essere continuamente contaminato da tendenze, giudizi, elaborazioni, il non porre limiti all'influsso di culture, comportamenti, costumi, linguaggi anche profondamente diversi tra loro. Tutto ciò concorre all'atto creativo di chi fa scienza. Niente è, o dovrebbe essere, meno ideologizzato del pensiero scientifico e niente è più universale di esso. Bisogna far capire che l'unità del sapere emerge piuttosto dal suo modo di interrogare il mondo, di liberare l'intuizione all'interno di una ferrea razionalità, e, in fondo, dalla capacità di mettersi in discussione".
Il Premio Kalinga viene assegnato annualmente a partire dal 1952. Nel passato è stato attribuito a scienziati e scrittori di vasta notorietà: da Bertrand Russell a Konrad Lorenz, da Julian Huxley a Fred Hoyle, da Arthur Clarke a Margaret Mead. L'unico precedente italiano è Piero Angela, premiato nel 1993.