Gli astronomi si sono accorti che attorno alla stella Epsilon Eridani orbita un piccolo sistema di pianeti "alieni", il più vicino a noi mai scoperto. L'individuazione di pianeti fuori dal nostro sistema solare non è nuova: si è già arrivati a 50 pianeti "extrasolari". Ma quello avvistato in orbita attorno a Epsilon Eridani è speciale. La stella si trova a ovest della Costellazione di Orione ed è vicina al nostro sistema solare: ci separano appena 10,5 anni luce (un anno luce è la distanza che copre un raggio di luce in un anno, viaggiando a circa 300 mila chilometri al secondo). Quindi il luccichio che vediamo di Epsilon Eridani è stato emesso dalla stella 10 anni e sei mesi fa.
Che cosa ha di speciale il suo sistema solare? Gli astronomi si sono insospettiti quando hanno notato che ogni sette anni la stella ha uno strano "comportamento" gravitazionale, dovuto all'influenza di un corpo, però invisibile, che le orbita attorno.
All'inizio si pensava a degli "scossoni" dovuti all'attività solare di Epsilon Eridani, che è una stella giovane, in piena attività. Ma analisi più accurate hanno scartato questa ipotesi, puntando l'indice sull'esistenza di un compagno d'orbita scoperto dagli astronomi.
È il pianeta "alieno" più vicino a noi che si conosca ed è grande quasi quanto Giove. Anche la sua orbita gli è simile. Ciò che interessa di più i ricercatori è che la presenza di un pianeta di queste dimensioni e con questa orbita consentirebbe teoricamente anche l'esistenza di altri pianeti con caratteristiche simili alla Terra. Grazie al suo potente campo gravitazionale, questo "Giove extrasolare" favorirebbe l'aggregazione e fusione di materiale in orbita, facilitando la formazione di piccoli pianeti.
Ma c'è di più. Gli astronomi hanno trovato indizi sull'esistenza di un secondo pianeta gigante su un'orbita più periferica. Questa ipotesi, se confermata, accenderebbe l'interesse della comunità scientifica che si occupa di vita extraterrestre. Dimostrerebbe, infatti, che Epsilon Eridani potrebbe potenzialmente avere un sistema solare simile al nostro, con due "Giganti" equivalenti ai nostri Giove e Nettuno, più altri pianeti minori.
E adesso ci si pone una domanda: può esserci vita in questo sistema solare? Frank Drake, che conduce il programma SETI per la ricerca di segnali radio extraterrestri, ha puntato gli strumenti in direzione di questa stella. Purtroppo, da Epsilon Eridani non proviene alcun segnale di vita intelligente. Questo non significa che non possa esistere: la vita potrebbe infatti essere ancora a uno stadio troppo primitivo per poter inviare dei segnali radio.