Bari. Susanna De Felice, giudice del tribunale di Bari, ha condannato a tre anni di reclusione il mago Nicola (alias Nicola Quarta) per truffa aggravata e aver ipotizzato pericolo immaginario ai danni di quattro persone che negli anni scorsi si sono rivolte a lui.
Assolto il mago invece "perché il fatto non sussiste" dall'accusa di truffa per altri quattro casi. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna del presunto mago, sostenendo che si era fatto versare dalle persone truffate fino a quattro milioni e mezzo di lire (2.324 euro) a testa.
Quarta, secondo l'accusa, durante le sedute "magiche" versava gocce sui palmi delle mani dei clienti, manipolava le fotografie di persone "negative" e bruciava dell'alcol in un contenitore metallico imponendo poi le mani sui suoi clienti. Le persone che si sottoponevano a questi riti avevano quasi sempre problemi di salute, sentimentali, fisici ed economici.
Scopo del procedimento utilizzato dal mago, come ha sostenuto il P.M., era quello di togliere fatture malefiche, malocchi, pervasione di entità negative, fatture di cattiva sorte e altro. In realtà, per ammissione delle stesse vittime, i problemi sono stati poi risolti con metodi che niente hanno a che vedere con la magia.
M.F.