Milano. Lo scorso febbraio, il Pubblico Ministero Gianluca Braghò ha chiesto condanne severe per i sette maghi che avrebbero estorto denaro a diverse persone. Per quattro imputati, sotto processo per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e all'estorsione, sono state chieste pene fino ai due anni. Per gli altri tre indagati, accusati di favoreggiamento, si parla di condanne minori.
Il processo ha coinvolto maghi millantatori, ma anche un commercialista, che avrebbero truffato oltre un centinaio di persone. La loro attività è cominciata a Milano nel maggio 2001 e si è protratta fino al 2003.
I clienti venivano attirati da inserzioni sui giornali, durante l'incontro il mago scopriva "forze negative" che potevano essere tolte solo con riti da tre milioni di lire. Se la negatività non fosse sparita si passava al colloquio con la "presidentessa dell'ordine" che spiegava l'unica soluzione: un intervento complicato e pericoloso. Al malcapitato allora veniva chiesta la stipulazione di una polizza assicurativa. E poteva versare anche migliaia di euro.