Nell’estate 1955 William Branham, un predicatore pentecostale, affittò l’immensa Europa Halle di Zurigo, capace di 60.000 posti a sedere, tappezzando la città di manifesti invitanti i derelitti e gli inguaribili; si autoproclamava “Procuratore di Cristo”, e quindi capace di restituire la vista ai ciechi, l’udito ai sordi e la guarigione ai paralitici. L’unica cosa che non sapeva fare, bontà sua, era risuscitare i morti.
Gli infelici che si accalcarono nella sala, pagando due franchi d’ingresso, si trovarono davanti un palco dominato da un enorme drappo rosso con le parole Jesus Christus in oro, davanti al quale il facitore di miracoli prese la parola per spiegare che nell’aldilà non esistono né malattie né altri guai: questi sono avvertimenti voluti da Gesù perché gli esseri umani ritornino alla fede, che è il miglior mezzo di guarigione: chi veramente ha ritrovato la retta via automaticamente guarisce.
Egli, Mr. William Branham, aveva il potere e la capacità di ricondurre chiunque sulla via della salvezza e quindi, implicitamente, di guarire qualunque malanno; naturalmente, per ottenere questo, occorreva che la fede in Dio dell’ammalato fosse perfetta.
Evidentemente i sessantamila esseri umani accorsi ad ascoltarlo dovevano formare una banda di incalliti peccatori, perché nessuno guarì. Soltanto un “paralitico”, appena Branham gli impose le mani, si mise a fare capriole urlando di essere guarito: ma fu smascherato come un noto “barbone” zurighese, che per un bicchiere di vino avrebbe fatto qualunque cosa.
Nelle prime file erano sedute centinaia di sventurati di tutte le età, dai bambini ai vecchi, che quando il “procuratore” finì il suo discorso si mossero per andargli vicino: un uomo sui quarant’anni riuscì ad avvicinarsi portando in braccio la moglie paralizzata, su cui il Branham ebbe la sfrontatezza di imporre le mani ordinandole: “Alzati e cammina!”.
La poveretta fece uno sforzo terribile cercando di tenersi ritta, la folla si mise a gridare al miracolo, e i due furono travolti dalla massa di esaltati: non si sa che fine abbiano fatto.
La confusione divenne tale che la polizia dovette intervenire e nel trambusto il Branham approfittò per defilarsi, non prima di aver intascato l’incasso.
Passato qualche giorno, la polizia elvetica cominciò a chiedersi da chi fosse stata organizzata la riunione, e soprattutto si interessò a quei due franchi a testa pagati dai poveretti: tolte le spese, si stimò che il Branham avesse incassato una somma pari a quattro milioni di lire dell’epoca.
Purtroppo il previdente “procuratore di Cristo” aveva già messo non una, ma parecchie frontiere tra se stesso e la polizia.
Gli infelici che si accalcarono nella sala, pagando due franchi d’ingresso, si trovarono davanti un palco dominato da un enorme drappo rosso con le parole Jesus Christus in oro, davanti al quale il facitore di miracoli prese la parola per spiegare che nell’aldilà non esistono né malattie né altri guai: questi sono avvertimenti voluti da Gesù perché gli esseri umani ritornino alla fede, che è il miglior mezzo di guarigione: chi veramente ha ritrovato la retta via automaticamente guarisce.
Egli, Mr. William Branham, aveva il potere e la capacità di ricondurre chiunque sulla via della salvezza e quindi, implicitamente, di guarire qualunque malanno; naturalmente, per ottenere questo, occorreva che la fede in Dio dell’ammalato fosse perfetta.
Evidentemente i sessantamila esseri umani accorsi ad ascoltarlo dovevano formare una banda di incalliti peccatori, perché nessuno guarì. Soltanto un “paralitico”, appena Branham gli impose le mani, si mise a fare capriole urlando di essere guarito: ma fu smascherato come un noto “barbone” zurighese, che per un bicchiere di vino avrebbe fatto qualunque cosa.
Nelle prime file erano sedute centinaia di sventurati di tutte le età, dai bambini ai vecchi, che quando il “procuratore” finì il suo discorso si mossero per andargli vicino: un uomo sui quarant’anni riuscì ad avvicinarsi portando in braccio la moglie paralizzata, su cui il Branham ebbe la sfrontatezza di imporre le mani ordinandole: “Alzati e cammina!”.
La poveretta fece uno sforzo terribile cercando di tenersi ritta, la folla si mise a gridare al miracolo, e i due furono travolti dalla massa di esaltati: non si sa che fine abbiano fatto.
La confusione divenne tale che la polizia dovette intervenire e nel trambusto il Branham approfittò per defilarsi, non prima di aver intascato l’incasso.
Passato qualche giorno, la polizia elvetica cominciò a chiedersi da chi fosse stata organizzata la riunione, e soprattutto si interessò a quei due franchi a testa pagati dai poveretti: tolte le spese, si stimò che il Branham avesse incassato una somma pari a quattro milioni di lire dell’epoca.
Purtroppo il previdente “procuratore di Cristo” aveva già messo non una, ma parecchie frontiere tra se stesso e la polizia.