La gente è convinta che i medici sappiano curare le malattie e se usano un modo per curare significa che è quello giusto. È questa una convinzione ottimista. Purtroppo, molti medici non hanno avuto una completa formazione universitaria. Eppure il gran numero di medici laureati dalle Università italiane nell'ultimo ventennio ci pone fra i paesi a più alta densità medica. Molti medici che oggi esercitano la professione si sono laureati avendo pochi rapporti con gli ammalati. Probabilmente, c'è un certo numero di medici incompetenti che non sanno occuparsi degli ammalati. Detto questo, esistono vari motivi per cui un medico si rivolge alla medicina alternativa.
1) esercitare in modo diverso dagli altri medici (omeopatia, pranoterapia, iridologia) serve a differenziarsi, e affascina clienti anche per quel certo senso magico che li circonda. I guadagni sono buoni e la concorrenza non è molta.
I medici non brillano per attaccamento alle procedure della medicina ufficiale. E quanto è emerso da uno studio di N.Losi, Irs, Milano (1987) che ha analizzato il comportamento dei medici nei confronti della medicina alternativa.
15% le utilizza personalmente 23% le ha fatte utilizzare ai familiari 31% le ha consigliate a parenti e amici 31% le ha consigliate ai propri pazienti
Circa un terzo dei medici alimenta il mercato alternativo. Solo a Milano, ben il 29% degli operatori, presenti in 24 centri alternativi, ha una laurea in medicina. I medici non brillano per attaccamento alle procedure della medicina ufficiale. È quanto è emerso da uno studio di N.Losi, Irs, Milano (1987) che ha analizzato il comportamento dei medici nei confronti della medicina alternativa.
15% le utilizza personalmente 23% le ha fatte utilizzare ai familiari 31% le ha consigliate a parenti e amici 31% le ha consigliate ai propri pazienti Circa un terzo dei medici alimenta il mercato alternativo. Solo a Milano, ben il 29% degli operatori, presenti in 24 centri alternativi, ha una laurea in medicina.
2) Per esercitare la medicina alternativa non è necessario aggiornare gli studi. Se anche cambiano le conoscenze sulla causa delle malattie o sulla efficacia delle terapie, omeopatie, pranoterapia ed erboristeria sono senza evoluzione. Il medico della medicina ufficiale dovrebbe - anche se spesso non lo fa - studiare per una buona parte della giornata e aggiornarsi, il medico della medicina alternativa è come se sapesse già tutto quello che è necessario per occuparsi del malato.
Esistono relativamente pochi studi clinici controllati per valutare l'efficacia dei farmaci omeopatici. Nel complesso questi studi non danno risultati positivi. Un recente studio di Kleijnen et al. (Br. Med. J., 1991, 302-316) ha messo in evidenza che le ricerche condotte con più rigore erano quelle meno positive. Ricerche considerate positive dagli autori sono divenute negative dopo una corretta analisi statistica. Dall'altra parte se i farmaci omeopatici sono senza contenuto è difficile che possano esercitare effetti terapeutici.
3) medico che esercita la medicina alternativa ha spesso un atteggiamento critico nei confronti della medicina ufficiale. Cattedre e primariati non ottenuti, delusioni nei confronti dei "maestri", frustrazione per la difficoltà di aggiornarsi, mentalità antiscientifica, sono alcune delle motivazioni che hanno orientato verso scelte alternative.
Fra le attività della medicina alternativa c'è quella dei rimedi contro il cancro. È relativamente facile che l'attenzione dei familiari di ammalati per cui la medicina ufficiale non ha che rimedi palliativi, si rivolga altrove. Quando si è senza speranza si tenta qualsiasi cosa, specie se manca una cultura scientifica che agisce da filtro critico. Circolano così molti rimedi che non hanno alcuna autorizzazione alla vendita; sono ceduti ad alti prezzo, o dietro versamento di un contributo volontario.
Le caratteristiche di questi rimedi sono:
avere una formula segreta, citare guarigioni miracolose, promettere un arresto della malattia o una diminuzione dei dolori. Fra i più conosciuti e utilizzati, un prodotto noto con la sigla Imb, che viene distribuito in una chiesa di Roma. Molti pensano che valga la pena di provare, tanto non fa male; per la mancanza di studi clinici controllati non è possibile sapere se questi prodotti non danneggiano i pazienti.
4) Forse, chi usa la medicina alternativa ha una concezione vecchia della medicina. Non crede alla possibilità di raggiungere "certezze" in medicina applicando la metodologia scientifica. Ci si fida delle proprie impressioni, si ipervalutano casi positivi e si dimenticano i negativi, non si cerca il rapporto tra causa ed effetto e si privilegia il rapporto di associazione; "ho dato un farmaco, ho osservato un miglioramento nel paziente, quindi è migliorato perché ho dato il farmaco". Fare bene il medico è molto difficile ed è spesso poco gratificante. Esiste per molti la tentazione di vivere alla giornata cercando di guadagnare scegliendo la via più facile. Purtroppo il paziente ha poche informazioni per evitare di cadere nella trappola.
Un campo in cui i ciarlatani hanno grande successo è quello dei rimedi contro il sovrappeso o contro la cellulite. Centinaia di preparati, dal contenuto noto o ignoto, sotto forma di pomate, lozioni, pillole, decotti, tisane eccetera, assicurano risultati eccezionali, in pochi giorni, garantendo che si può mangiare di tutto, senza problemi. Giornali, riviste femminili e televisioni private fanno da grancassa a queste fantasiose promesse e i creduloni pagano e si illudono!