Dal 14 al 16 settembre di quest’anno torna il CICAP-Fest, l’appuntamento che il CICAP dedica a tutti coloro che amano la scienza e sono affascinati dall’insolito e dal misterioso, ma non vogliono farsi prendere per il naso. Un appuntamento imperdibile non solo per chiunque segua il lavoro del Comitato, ma anche per tutti i curiosi in genere. Abbiamo chiesto a Massimo Polidoro, che del CICAP-Fest è l’ideatore e il direttore, di darci qualche anticipazione.
QUERY: Massimo, il CICAP-Fest è nato lo scorso anno a Cesena e, fino ad allora, il Convegno del CICAP si era sempre svolto ogni due anni. Come mai ora torna già dopo un anno?
MASSIMO POLIDORO: Il motivo principale è che questo appuntamento si è trasformato. Nel 2015 la “tre giorni” organizzata dal CICAP era ancora un Convegno, dedicato soprattutto a chi già ci conosceva e seguiva. Nel 2017 ha preso il nome di CICAP-Fest e ha fatto un primo passo in direzione di una apertura verso il grande pubblico, con appuntamenti gratuiti e aperti alla città. Quest’anno la trasformazione si completa: il CICAP-Fest diventa un vero e proprio festival dedicato alla scienza e alla curiosità. E, come ogni festival che si rispetti, anche il nostro avrà una cadenza annuale.
Q: Quest’anno però non torniamo a Cesena ma saremo a Padova. Spiegaci questo cambiamento.
MP: A Cesena ci siamo trovati benissimo, per due edizioni di fila l’amministrazione comunale e la città ci hanno accolto al meglio. Tuttavia, organizzare un evento di questo tipo, soprattutto con le dimensioni che avrà quest’anno, richiede una mole di lavoro che sarebbe stato difficilissimo portare avanti a distanza. A Padova il CICAP ha la sua sede da tanti anni, un affiatato gruppo di lavoro e, dunque, quando si sono materializzate alcune condizioni favorevoli abbiamo colto l’occasione al volo.
Q: Quali sono queste condizioni?
MP: Prima di tutto il fatto che l’Università di Padova ci ha manifestato il desiderio di contribuire attivamente alla realizzazione del festival. Una bellissima notizia, seguita, subito dopo, da un’altra: la disponibilità del Comune a sostenere il nostro progetto. Riuscire dunque a portare un grande festival scientifico in una città al centro della nascita della scienza moderna, con Galileo e non solo, ci è sembrata una combinazione di fattori ideale.
Q: Dicevi che quest’anno il CICAP-Fest sarà ancora più grande. In che senso?
MP: Come ogni buon festival, il CICAP-Fest si svolgerà in luoghi diversi della città, permettendo anche a chi arriva da fuori di scoprire la città nel modo migliore. Padova, oltre a tesori conosciuti in tutto il mondo, come gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, la Basilica di Sant’Antonio, le straordinarie piazze, come quelle delle Erbe, della Frutta e Prato della Valle, ha un meraviglioso centro storico a misura d’uomo. Il festival permetterà a tutti di viverlo perché avrà come punti di riferimento tre luoghi facilmente raggiungibili a piedi. Si tratta del Palazzo del Bo, sede dell’Università nella centralissima via VIII febbraio, dello storico Palazzo Moroni, che si trova proprio di fronte al Bo ed è sede degli uffici comunali, e del meraviglioso Orto botanico, patrimonio dell’Unesco. A questi si aggiungono poi altri luoghi storicamente importanti, come il Caffè Pedrocchi, il Teatro Verdi e il Teatro Ruzante, oltre ad altri che mentre parliamo si stanno per aggiungere all’elenco.
Q: Dunque, chi verrà al CICAP-Fest potrà davvero conoscere meglio anche la città.
MP: Certamente, visto che l’idea è proprio quella di offrire un programma ricchissimo che dia la possibilità di scegliere ciò che più interessa. Si potrà decidere di seguire un evento all’Orto botanico al mattino, di fare una pausa pranzo in qualcuno dei tanti localini sotto i portici, di rilassarsi nel pomeriggio seguendo gli eventi all’Aula Magna del Bo e poi di concludere la serata con uno spettacolo a teatro. Tutto organizzato nella cornice del festival. Inoltre, accanto a questi appuntamenti, si potrà decidere di prendersi una pausa, iscrivendosi a una gita guidata per la città o visitando qualcuno dei musei scientifici che apriranno appositamente per i partecipanti del festival.
Q: Dunque, che cosa succederà al CICAP-Fest, puoi darci qualche anticipazione?
MP: A giugno renderemo pubblico il programma completo e apriremo le iscrizioni. Come dicevo, ci saranno tantissimi eventi: conferenze, presentazioni, panel, letture, workshop, laboratori, esibizioni, spettacoli... Per una parte di questi sarà necessaria un’iscrizione, i posti sono limitati e per incentivare i soci e gli amici del CICAP proporremo ancora la modalità “early bird”, vale a dire condizioni di favore per chi si iscrive subito. In questo modo, chi vorrà potrà avere la sicurezza di trovare posto per gli eventi che lo interessano di più e, allo stesso tempo, potrà risparmiare. Tanti altri appuntamenti saranno gratuiti e aperti a tutta la città. Ci aspettiamo una grande partecipazione e, dunque, incoraggio sin d’ora chi è interessato a segnarsi le date e a iscriversi non appena a giugno ci sarà la possibilità di farlo.
Q: Puoi già farci qualche nome?
MP: Chi ha partecipato lo scorso anno, o ne ha solo sentito parlare, o magari ha visto i video di alcune presentazioni del CICAP-Fest di Cesena che in questi mesi abbiamo pubblicato sul canale YouTube del CICAP, avrà visto l’altissima qualità dei relatori e degli ospiti intervenuti. Quest’anno la qualità è ovviamente confermata e posso dire sin d’ora che il numero dei relatori sarà di gran lunga maggiore. Torneranno alcuni amici che ci hanno fatto compagnia a Cesena e ci saranno parecchie novità. Non vedo l’ora di condividere il programma che sto costruendo e che, in questo momento, si presenta come uno straordinario rompicapo di incastri da risolvere! Ma una certezza ve la posso dare sin da ora...
Q: Non tenerci sulle spine!
MP: Sarà ancora con noi la persona che ci è più cara, colui che ha immaginato per primo il CICAP e ne è l’attuale presidente onorario. Ovviamente, a questo punto, tutti quanti avrete capito che sto parlando di Piero Angela.
Q: È una bellissima notizia e non vediamo l’ora di poterlo incontrare di nuovo.
MP: Nonostante i suoi impegni, che sono sempre tantissimi, l’affetto che Piero dimostra sempre per il CICAP ci rende orgogliosi. Quest’anno poi il CICAP pubblica un’edizione speciale di un suo libro storico, Viaggio nel mondo del paranormale (vedi a pag. 84), e il CICAP-Fest sarà l’occasione per fare il punto su questi quarant’anni e capire se e quanto le cose sono cambiate.
Ti ringraziamo per questo primo assaggio, Massimo, e rimandiamo tutti coloro che sono interessati a saperne di più al sito web dedicato al CICAP-Fest: cicapfest.it, dove a giugno uscirà il programma e si apriranno le iscrizioni. Potete inoltre iscrivervi a CICAP-News, la newsletter del CICAP, e ascoltare Radio CICAP, il podcast del Comitato nel corso del quale Massimo “centellina” le anticipazioni sul festival. E, naturalmente, anche sul prossimo numero estivo di Query troverete il programma dettagliato e la scheda di iscrizione.
QUERY: Massimo, il CICAP-Fest è nato lo scorso anno a Cesena e, fino ad allora, il Convegno del CICAP si era sempre svolto ogni due anni. Come mai ora torna già dopo un anno?
MASSIMO POLIDORO: Il motivo principale è che questo appuntamento si è trasformato. Nel 2015 la “tre giorni” organizzata dal CICAP era ancora un Convegno, dedicato soprattutto a chi già ci conosceva e seguiva. Nel 2017 ha preso il nome di CICAP-Fest e ha fatto un primo passo in direzione di una apertura verso il grande pubblico, con appuntamenti gratuiti e aperti alla città. Quest’anno la trasformazione si completa: il CICAP-Fest diventa un vero e proprio festival dedicato alla scienza e alla curiosità. E, come ogni festival che si rispetti, anche il nostro avrà una cadenza annuale.
Q: Quest’anno però non torniamo a Cesena ma saremo a Padova. Spiegaci questo cambiamento.
MP: A Cesena ci siamo trovati benissimo, per due edizioni di fila l’amministrazione comunale e la città ci hanno accolto al meglio. Tuttavia, organizzare un evento di questo tipo, soprattutto con le dimensioni che avrà quest’anno, richiede una mole di lavoro che sarebbe stato difficilissimo portare avanti a distanza. A Padova il CICAP ha la sua sede da tanti anni, un affiatato gruppo di lavoro e, dunque, quando si sono materializzate alcune condizioni favorevoli abbiamo colto l’occasione al volo.
Q: Quali sono queste condizioni?
MP: Prima di tutto il fatto che l’Università di Padova ci ha manifestato il desiderio di contribuire attivamente alla realizzazione del festival. Una bellissima notizia, seguita, subito dopo, da un’altra: la disponibilità del Comune a sostenere il nostro progetto. Riuscire dunque a portare un grande festival scientifico in una città al centro della nascita della scienza moderna, con Galileo e non solo, ci è sembrata una combinazione di fattori ideale.
Q: Dicevi che quest’anno il CICAP-Fest sarà ancora più grande. In che senso?
MP: Come ogni buon festival, il CICAP-Fest si svolgerà in luoghi diversi della città, permettendo anche a chi arriva da fuori di scoprire la città nel modo migliore. Padova, oltre a tesori conosciuti in tutto il mondo, come gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni, la Basilica di Sant’Antonio, le straordinarie piazze, come quelle delle Erbe, della Frutta e Prato della Valle, ha un meraviglioso centro storico a misura d’uomo. Il festival permetterà a tutti di viverlo perché avrà come punti di riferimento tre luoghi facilmente raggiungibili a piedi. Si tratta del Palazzo del Bo, sede dell’Università nella centralissima via VIII febbraio, dello storico Palazzo Moroni, che si trova proprio di fronte al Bo ed è sede degli uffici comunali, e del meraviglioso Orto botanico, patrimonio dell’Unesco. A questi si aggiungono poi altri luoghi storicamente importanti, come il Caffè Pedrocchi, il Teatro Verdi e il Teatro Ruzante, oltre ad altri che mentre parliamo si stanno per aggiungere all’elenco.
Q: Dunque, chi verrà al CICAP-Fest potrà davvero conoscere meglio anche la città.
MP: Certamente, visto che l’idea è proprio quella di offrire un programma ricchissimo che dia la possibilità di scegliere ciò che più interessa. Si potrà decidere di seguire un evento all’Orto botanico al mattino, di fare una pausa pranzo in qualcuno dei tanti localini sotto i portici, di rilassarsi nel pomeriggio seguendo gli eventi all’Aula Magna del Bo e poi di concludere la serata con uno spettacolo a teatro. Tutto organizzato nella cornice del festival. Inoltre, accanto a questi appuntamenti, si potrà decidere di prendersi una pausa, iscrivendosi a una gita guidata per la città o visitando qualcuno dei musei scientifici che apriranno appositamente per i partecipanti del festival.
Q: Dunque, che cosa succederà al CICAP-Fest, puoi darci qualche anticipazione?
MP: A giugno renderemo pubblico il programma completo e apriremo le iscrizioni. Come dicevo, ci saranno tantissimi eventi: conferenze, presentazioni, panel, letture, workshop, laboratori, esibizioni, spettacoli... Per una parte di questi sarà necessaria un’iscrizione, i posti sono limitati e per incentivare i soci e gli amici del CICAP proporremo ancora la modalità “early bird”, vale a dire condizioni di favore per chi si iscrive subito. In questo modo, chi vorrà potrà avere la sicurezza di trovare posto per gli eventi che lo interessano di più e, allo stesso tempo, potrà risparmiare. Tanti altri appuntamenti saranno gratuiti e aperti a tutta la città. Ci aspettiamo una grande partecipazione e, dunque, incoraggio sin d’ora chi è interessato a segnarsi le date e a iscriversi non appena a giugno ci sarà la possibilità di farlo.
Q: Puoi già farci qualche nome?
MP: Chi ha partecipato lo scorso anno, o ne ha solo sentito parlare, o magari ha visto i video di alcune presentazioni del CICAP-Fest di Cesena che in questi mesi abbiamo pubblicato sul canale YouTube del CICAP, avrà visto l’altissima qualità dei relatori e degli ospiti intervenuti. Quest’anno la qualità è ovviamente confermata e posso dire sin d’ora che il numero dei relatori sarà di gran lunga maggiore. Torneranno alcuni amici che ci hanno fatto compagnia a Cesena e ci saranno parecchie novità. Non vedo l’ora di condividere il programma che sto costruendo e che, in questo momento, si presenta come uno straordinario rompicapo di incastri da risolvere! Ma una certezza ve la posso dare sin da ora...
Q: Non tenerci sulle spine!
MP: Sarà ancora con noi la persona che ci è più cara, colui che ha immaginato per primo il CICAP e ne è l’attuale presidente onorario. Ovviamente, a questo punto, tutti quanti avrete capito che sto parlando di Piero Angela.
Q: È una bellissima notizia e non vediamo l’ora di poterlo incontrare di nuovo.
MP: Nonostante i suoi impegni, che sono sempre tantissimi, l’affetto che Piero dimostra sempre per il CICAP ci rende orgogliosi. Quest’anno poi il CICAP pubblica un’edizione speciale di un suo libro storico, Viaggio nel mondo del paranormale (vedi a pag. 84), e il CICAP-Fest sarà l’occasione per fare il punto su questi quarant’anni e capire se e quanto le cose sono cambiate.
Ti ringraziamo per questo primo assaggio, Massimo, e rimandiamo tutti coloro che sono interessati a saperne di più al sito web dedicato al CICAP-Fest: cicapfest.it, dove a giugno uscirà il programma e si apriranno le iscrizioni. Potete inoltre iscrivervi a CICAP-News, la newsletter del CICAP, e ascoltare Radio CICAP, il podcast del Comitato nel corso del quale Massimo “centellina” le anticipazioni sul festival. E, naturalmente, anche sul prossimo numero estivo di Query troverete il programma dettagliato e la scheda di iscrizione.