Linguaggio immaginario, formato da balbettii e farfugliamenti confusi sul tipo di quelli emessi da un bambino che impara a parlare; in psichiatria è un disturbo tipico degli alienati, provocato da un danno alle zone del cervello che collegano i centri deputati alla formulazione di parole che hanno un significato con quelli responsabili della produzione di suoni; in conseguenza di ciò l’individuo produrrebbe esclusivamente suoni insensati. In un contesto diverso, la «glossolalia» viene quotidianamente ricercata da una parte consistente dei numerosi fedeli pentecostali e/o carismatici che attualmente esistono nel mondo cristiano. Qui la ricerca volontaria del fenomeno da parte del fedele permette spiegazioni psicologiche più semplici, senza ipotizzare disturbi neurologici.
Vedi anche: Xenoglossia
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