È come autore comico che Woody Allen ha esordito e moltissimi tra i suoi primi lettori non avevano ancora visto i suoi Film. Anche oggi, che è uno dei personaggi più famosi e apprezzati del mondo dello spettacolo, la sua scrittura umoristica continua a confermarsi una lettura straordinariamente brillante sia per chi ama il regista e l'attore, sia per quanti vogliono conoscere lo scrittore sull'onda del successo dei suoi film. Pubblicato per la prima volta nel 1972, Citarsi addosso è diviso in due parti. Gli improbabili "saggi, diari, memorie" della prima sezione sono senza dubbio tra le più riuscite espressioni della nevrosi metropolitana alleniana, ma anche la qualità dei due brevi testi teatrali che seguono è altissima. "Non c’è dubbio che ci sia un mondo invisibile. Il problema è: quanto dista dal centro storico e qual è l’orario di chiusura? Di avvenimenti inspiegabili ne succedono di continuo. Un uomo vede gli spiriti. Un altro sente le voci. Un terzo si sveglia e si trova a correre a San Siro. Quanti di noi, una volta o l’altra, non hanno sentito una mano gelida sulla nuca mentre erano soli in casa? (Io, grazie a Dio, ma ad altri è successo) Cosa c’è dietro a queste esperienze? O anche davanti già che ci siamo. Sarà vero che certe persone possono predire il futuro o comunicare con i morti? E sarà possibile, dopo morti, fare ancora la doccia?" È così che Woody Allen comincia la usa trattazione del mondo dell’occulto nel capitolo intitolato "Breve introduzione ai fenomeni medianici" di questa divertentissima raccolta.
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