Il CICAP in musica

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Caparezza al Festival della poesia genova 2008.
Recentemente due cantanti italiani hanno affrontato tematiche care al CICAP. La canzone che apre l’ultimo disco di Tricarico si chiama Oroscopo. Parte con una grande dimostrazione di fiducia verso le previsioni di un mago radiofonico per chiudersi nella più totale disillusione a seguito dell’ascolto fortuito di una conversazione privata dello stesso, irridente e offensiva verso gli illusi che ci credono. Caparezza, invece, in La grande opera cita direttamente il CICAP forse per la prima volta in assoluto in una canzone. Qui se la prende con costruttori dissennati di opere dannose: «Noi devastiamo il fondale abusando della credulità popolare tu non chiamare il CICAP».
Meno male che qualcuno ha la sensibilità giusta anche in questo ambito.

Piergiorgio Minoli


Personalmente, ho molta stima per entrambi i cantautori e sapere che tutti e due in qualche modo condividono il nostro punto di vista non può che farmi piacere. Spesso si ritiene che chi si occupa d’arte sia, per natura, portato all’irrazionalità. Tricarico e Caparezza sono gli ultimi di un lungo elenco di artisti (scrittori, musicisti, registi, creatori di fumetti, pittori…) a dimostrare che non è affatto così.
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