Mi è capitato di frequentare, soprattutto per curiosità, alcuni "operatori dell'occulto" (soprattutto astrologi e cartomanti). Ho sempre nutrito un certo scetticismo nei loro confronti. Tuttavia in diverse occasioni mi sono state dette cose che solo io, e nessun altro, potevo sapere. Il fatto mi ha creato non poche perplessità. Che ci sia qualcosa di vero in quello che sostengono?
Pierluigi, Acerra
Pierluigi, Acerra
L'esperienza del lettore è piuttosto comune e induce parecchie persone a credere agli operatori dell'occulto. In realtà però quanto descritto non dimostra affatto che essi abbiano poteri straordinari. Innanzitutto occorre ricordare che spesso le affermazioni degli operatori dell'occulto sono così generiche e ovvie che possono adattarsi benissimo a qualsiasi circostanza e a qualunque soggetto. Si tratta del cosiddetto "effetto Barnum" (dal nome dell'impresario circense che, nei suoi spettacoli, metteva sempre qualcosa che potesse piacere a ogni tipo di pubblico).
Come fanno astrologi e cartomanti a sapere cose della vita privata dei loro clienti che nessuno può conoscere?
Un'altra tecnica piuttosto diffusa consiste nel carpire informazioni allo stesso cliente, senza che quest'ultimo se ne renda conto. Spesso il cliente può avere atteggiamenti inconsapevoli, che lasciano trapelare informazioni che, a livello conscio, nemmeno lui conosce. Se il mago applica un po' di psicologia sfrutterà immediatamente l'occasione. Una tecnica piuttosto utilizzata è il cosiddetto "fishing" che potremmo tradurre con l'espressione "andare a pesca". Tale tecnica consiste nel fare un'affermazione di prova e studiare successivamente le reazioni dell'interlocutore per aggiustare eventualmente il tiro. In pratica il sensitivo getta una sorta di esca e aspetta per vedere se il cliente abbocca oppure no. Se il cliente si riconosce nell'affermazione fatta dal sensitivo, quest'ultimo continua sulla strada intrapresa, cercando di affinare il tiro provando a introdurre nuovi dettagli e particolari. Se, al contrario, si rende conto di non aver fatto centro, lascia cadere il discorso e imbocca qualche altra strada.
Una volta lanciata l'esca è importante valutare accuratamente le reazioni dell'interlocutore. Per fare questo è estremamente utile la tecnica della cosiddetta "cold reading", la "lettura a freddo". Una buona definizione di tale tecnica è stata fornita dallo psicologo Ray Hyman, dell'Università dell'Oregon, che si è occupato a lungo dell'argomento: «La cold reading è un processo per mezzo del quale un "lettore" è in grado di persuadere un cliente che non ha mai incontrato prima di conoscere tutto circa i suoi problemi e la sua personalità».
Un abile cold reader (lettore a freddo) può ottenere numerose informazioni semplicemente esaminando l'aspetto fisico di chi si trova di fronte. Le condizioni igieniche, i vestiti e gli eventuali gioielli indossati e il suo modo di parlare possono, ad esempio, fornire informazioni sul livello socioeconomico e culturale del cliente. Altre caratteristiche, quali il peso, il portamento, l'espressione del volto, lo sguardo, i capelli e le mani forniscono altri indizi. Le mani, in particolare, possono essere molto importanti per dedurre il tipo di lavoro svolto dal soggetto. Certe altre caratteristiche possono svelare eventuali malattie. L'atteggiamento, il modo di gesticolare, il tono della voce possono inoltre fornire indizi su eventuali problemi psicologici, ansie, nevrosi, eccetera. Prima ancora che il cliente li esponga, inoltre l'operatore dell'occulto può facilmente indovinare i motivi che lo hanno spinto a contattarlo.
Dopo l'esame preliminare il cold reader può cominciare a gettare qualche esca con la tecnica del fishing e studiare le reazioni del cliente: movimenti degli occhi, delle mani, contrazioni muscolari, nervosismi, eccetera. L'uso oculato di fishing e cold reading porteranno l'operatore a indovinare molte cose e il cliente a questo punto comincerà a credere che chi gli sta di fronte abbia davvero poteri eccezionali. Questo contribuirà ad aumentare la sua fiducia e lo indurrà a confidarsi con l'operatore il quale non perderà l'occasione di sfruttare le informazioni che lo stesso cliente ingenuamente gli fornisce. Una differenza fondamentale tra operatore e cliente consiste nel fatto che quest'ultimo è fortemente coinvolto emotivamente, mentre il primo riesce a rimanere freddo e distaccato. L'operatore terrà a mente ogni dettaglio, mentre il cliente si dimenticherà facilmente delle informazioni lasciate trapelare e rimarrà terribilmente sorpreso nel momento in cui l'operatore gliele rivenderà, spacciandole per frutto delle proprie capacità paranormali.
Il citato Ray Hyman ha esaurientemente elencato 13 regole d'oro che devono essere adottate per essere un perfetto "cold reader". Chi volesse approfondirle, può trovare un loro commento dettagliato nel libro di Massimo Polidoro (1998) L'illusione del paranormale, Padova: Muzzio, o può leggere il completo Manuale di Cold Reading scritto dallo stesso Hyman e pubblicato dal CICAP nel 2007 per le edizioni Quaderni di Magia:
- L'ingrediente più importante di una lettura di successo è la sicurezza di sé.
- Fate un uso creativo dei sondaggi statistici.
- Siate modesti.
- Assicuratevi da subito la collaborazione del soggetto.
- Individuate una fonte per le vostre conoscenze occulte.
- Preparatevi una lista di frasi fatte.
- Tenete gli occhi aperti.
- Ricorrete al "fishing".
- Siate buoni ascoltatori.
- Drammatizzate la lettura.
- Date sempre l'impressione di sapere più di quanto dite.
- Non abbiate timore di adulare il soggetto a ogni opportunità.
- Infine, ricordate la Regola d'oro: dite sempre al soggetto ciò che vuole sentirsi dire.
Silvano Fuso
Chimico-fisico Segretario CICAP sezione Liguria
e Coordinatore Gruppo Scuola CICAP