Mi chiamo Sara Montanari e abito a Cremona, sono laureata in geologia e appassionata di misteri e antiche civiltà.
Avendo letto il libro Grandi misteri della storia di Massimo Polidoro e cogliendo la sua proposta, formulata nel capitolo riguardante la "Maledizione del Titanic", di inventare una "plausibile" spiegazione paranormale per spiegare fatti storici, ho elaborato quella che, a mio parere, potrebbe venire considerata 1a maledizione di Cleopatra" che vi presento di seguito:
Quale figura femminile dell'antichità è più conosciuta della drammaticamente celebre regina d'Egitto Cleopatra VII? Però, forse in pochi conoscono la maledizione che incombeva su di lei.
In realtà molte regine che hanno portato questo nome sono state protagoniste di tristi storie e di morti violente, ad esempio Cleopatra, ultima moglie di Filippo II di Macedonia, che fu costretta a suicidarsi- la figlia di Filippo II, anch'essa di nome Cleopatra, moglie di un sovrano Tolomeo e fatta uccidere da Antigono Monoftalmo nel 308 a.C.; la regina Cleopatra Thea che fu assassinata da suo figlio Antioco VIII e infine un'altra regina, Cleopatra Selene, fatta prigioniera e uccisa.
Di fronte a questi fatti già il nome della regina sarebbe motivo d'inquietudine, ma la maledizione che colpì Cleopatra VII Filopatore (69-31 a.C.) e, soprattutto, chi le era accanto, fu in un certo qual modo causata dal comportamento stesso della regina, in effetti la maledizione può essere spiegata considerando le azioni e i fini della regina, che hanno portato su di lei l'ira degli dei e la loro punizione sotto forma, appunto, di maledizione.
Nel 51 a.C., alla morte del padre, Tolomeo XII Aulete, Cleopatra salì al trono insieme al fratello Tolomeo XIII, ma, fin dal primo anno di regno, fece capire chiaramente al coreggente e ai sudditi che si riteneva l'unica regnante d'Egitto, facendo incidere solo il suo ritratto sulle monete con la scritta Kleopatras Basilisses, e infrangendo, così, la tradizione tolemaica.
La sua sete di potere era talmente grande da indurla a guidare addirittura l'esercito contro il Faraone, per mostrare in modo ancor più inequivocabile di chi fosse il reale potere in quel momento.
Cleopatra era una donna affascinante, se non bella, e molto colta, ma tutte queste qualità erano poste al servizio della sua sfrenata ambizione: riuscì ad affascinare due tra gli uomini più potenti dell'epoca, ma il movente delle sue azioni era sempre l'ambizione, nella presunzione di diventare, al fianco di Cesare, la regina dell'intero mondo romano e in seguito, con Marco Antonio, della metà orientale dell'Impero Romano.
La sua arroganza arrivò al punto da spingerla a farsi rappresentare come una dea sia in Egitto, dove la cosa era piuttosto abituale, che a Roma, dove una sua statua dorata fu collocata nel Foro Giulio, costruito da Cesare, provocando l'indignazione della popolazione. Ma gli dei non potevano permettere che tanta arroganza restasse impunita, infatti, scatenarono contro la regina una maledizione che fece morire di morte violenta tutti quelli che entravano in contatto con lei e che culminò con il famoso suicidio della stessa Cleopatra.
Vediamo ora chi furono le vittime più illustri della maledizione di Cleopatra.
Caio Giulio Cesare, amante e protettore politico della regina, fu ucciso, com'è noto, nel 44 a.C. nel Senato da una congiura.
Marco Antonio, anch'egli amante di Cleopatra e politicamente suo sostenitore, si uccise nel 31 a.C., quando le sorti della battaglia di Azio, combattuta contro Ottaviano, acerrimo nemico di Cleopatra, ormai erano volte al peggio. Con Antonio si suicidò anche un suo servo, Eros, a cui era stato affidato il compito di uccidere il padrone in caso di necessità, ma che, venuto il momento, preferì uccidere se stesso piuttosto che il suo padrone.
Questi sono gli esempi più famosi di morti collegate con la regina Cleopatra, ma certamente non le uniche.
Gneo Pompeo, triumviro con Cesare e Crasso, era un solido alleato dell'Egitto di Tolomeo Aulete, padre di Cleopatra, e spesso frequentava il palazzo reale. Nel 48 a.C., dopo la battaglia di Farsalo tra lui e Cesare, vinta da quest'ultimo, Pompeo si rifugiò in Egitto in cerca di aiuto, ma vì fu assassinato da Tolomeo XIII, come prova di amicizia dei Tolomei verso il nuovo padrone di Roma, Cesare appunto.
Ma le morti non finiscono qui, infatti, anche i consiglieri della coppia reale morirono di morte violenta: Potino, responsabile dell'amministrazione e delle finanze del regno, e Achilla, comandante dell'esercito, furono giustiziati: il primo da Cesare e il secondo da Arsinoe, sorella di Cleopatra, mentre Teodoto, tutore di Tolomeo XIV, fu assassinato.
Anche i fratelli di Cleopatra non ebbero miglior fortuna: il fratello maggiore, Tolomeo XIII, affogò nelle acque del Nilo; il fratello minore, Tolomeo XIV, sparì misteriosamente nel 41 a.C., probabilmente vittima di qualche intrigo; la sorella, Arsinoe, fu giustiziata dai Romani dopo essere stata costretta a sfilare in catene per le vie di Roma nel trionfo di Cesare nel 47 a.C.
Altre vittime della maledizione di Cleopatra furono indubbiamente i suoi quattro figli: Tolomeo Cesare (Cesarione), il figlio di Giulio Cesare, fu ucciso da un emissario di Ottaviano nel 31 a.C., stessa sorte toccò ai figli di Cleopatra e Antonio, i gemelli Alessandro Elio e Cleopatra Selene, e al fratello Tolomeo Filadelfo.
A causa dell'ambizione sfrenata di una regina, Cleopatra VII, Filopatore, che attirò su di sé l'ira degli dei e la loro maledizione, così tante persone persero la vita.
Raccontando gli avvenimenti in questo modo qualcuno potrebbe effettivamente credere che una "maledizione" perseguitasse la regina d'Egitto, ma nella realtà le cose si svolsero in modo un po' diverso.
Cleopatra non fu l'unica regina egiziana a governare da sola, l'esempio più noto di donne Faraone è quello della regina Hatshepsut, e, considerando che, al momento di salire al trono come Faraone, Tolomeo XIII aveva dieci anni, era abbastanza comprensibile che la regina non lo considerasse un vero coreggente. Cleopatra fu senz'altro una donna ambiziosa, ma, in tempi difficili come quelli in cui visse, dovette cercare tutti i modi possibili per sopravvivere.
La rappresentazione dei regnanti come divinità era una pratica molto comune da millenni nell Antico Egitto e non infastidiva né dei né uomini, la sistemazione di una statua di Cleopatra nel Foro Giulio diede certamente molto fastidio ai romani, che la videro come un nuovo affronto della regina venuta dall'Oriente, ma non per questo dovette dispiacere agli dei.
Passando a esaminare le "vittime" della maledizione, si potrebbe subito notare che Pompeo fu sì un alleato di Tolomeo Aulete, ma non ci sono prove che sia stato un amico di Cleopatra e quindi non sarebbe spiegato il motivo per cui una maledizione che coinvolgesse la regina avrebbe dovuto colpire anche lui.
Potino, Achilla e Teodoto erano consiglieri di Tolomeo ed erano, in realtà, nemici della regina, quindi la loro morte non fu certo un ostacolo per il potere di Cleopatra, inoltre solo i primi due morirono veramente di morte violenta.
Il fratello minore di Cleopatra, Tolomeo XIV, non fu assassinato, com'è lasciato intendere dalla mia storia, ma fu sempre di salute cagionevole e morì per una malattia polmonare. Arsinoe, anch'essa un'avversaria politica di Cleopatra, non fu giustiziata dai romani dopo il trionfo di Cesare, ma anni dopo dalla stessa Cleopatra. Anche in questo caso una presunta morte a causa della maledizione sarebbe stata un vantaggio per la regina.
Per concludere, dei quattro figli di Cleopatra solo Cesarione fu ucciso da Ottaviano, mentre gli altri tre (i figli di Antonio) furono portati a Roma e, dopo essere stati esibiti nel trionfo celebrato da Ottaviano, furono allevati da Ottavia, sorella di Ottaviano e moglie legittima di Antonio, e fatti sposare in paesi orientali.
Alla luce di quanto sopra detto sembra che le prove reali della "maledizione" di Cleopatra siano davvero inconsistenti.
Ringraziando per la cortese attenzione colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Sara Montanari
Cremona
Risponde Massimo Polidoro:
Faccio i miei complimenti a Sara per l'idea, bella e divertente, di creare un "mistero" inesistente intorno alla figura di Cleopatra. Nel mio libro invitavo i lettori a creare i loro misteri e la prova di Sara è una delle più riuscite che abbia finora ricevuto. L'invito è naturalmente sempre valido: seguite le "regole" spiegate nel libro e mandatemi presso il CICAP i vostri "misteri". È probabile che finiscano, insieme a quello di Sara, in un mio prossimo libro...
James Randi: "Io, Piero Angela e la... torta nuziale"
Nel mio libro, Flim-Flam! Fandonie (Avverbi, 1999), descrivo un test di rabdomanzia che condussi in Italia, nel 1979, per conto di Piero Angela e della Rai.
Accadde qualcosa, durante quei test, che ho pensato di condividere con i miei amici italiani.
Avevamo scelto un'area poco fuori dalla città di Formello, a 24 chilometri da Roma, per piazzare le tubazioni che avrebbero dovuto essere individuate dagli entusiasti rabdomanti che avevano fatto apposita domanda alla Rai, per dimostrare le proprie abilità e di conseguenza vincere il premio di 10.000 dollari che avevo messo in palio.
Fu individuata nella discarica cittadina un'area vuota che faceva al caso nostro e all'alba di una gelida, piovosa e ventosa giornata invernale Piero e io arrivammo sul posto nella sua piccola Fiat, accompagnati dall'enorme furgone dello studio mobile che doveva riprendere il test. Il nostro veicolo era ricoperto di un sottile strato di ghiaccio.
Piero decise che avremmo rapidamente esplorato l'area e andammo in auto verso uno dei punti in cui i grossi camion della nettezza urbana cominciavano ad arrivare, per scaricare l'immondizia. Ci eravamo armati di un termos di caffè bollente e parcheggiammo fiduciosi al bordo di un cavernoso pozzo di spazzatura, mettendo il riscaldamento al massimo. Impegnati in una conversazione su come organizzare l'imminente registrazione, non ci accorgemmo di un camion che si accostava a noi e cominciava a scaricare la più incredibile massa di materiale amorfo, che risultò essere un immenso carico di trucioli di polistirolo rosa, del tipo che si impiega per imballare gli oggetti fragili. Come e da dove questa roba era entrata a far parte della spazzatura di Formello non lo sapremo mai.
Il vento spostava la gran parte di questi vaporosi oggettini verso la Fiat e Piero azionò il tergicristallo mentre rapidamente perdevamo di vista il mondo esterno. Facemmo retromarcia il più in fretta possibile, tornando verso il punto in cui ci aspettava la troupe della TV.
Dovemmo far forza sulle portiere per aprirle e mentre emergevamo nel gelido mondo esterno, vedemmo che tutti si rotolavano dalle risate. Immaginate una vetturetta Fiat interamente ricoperta, ruote e tutto, di uno strato di trucioli di polistirolo rosa congelato, e sormontata da un altro mucchietto proprio su in cima. Piero e io esclamammo all'unisono: "Una torta nuziale!" e ci unimmo alle risate di tutti gli altri.
Mi voltai verso Piero e gli chiesi: "Sei sicuro che non siamo capitati nel mezzo di un film di Fellini?". La domanda non era poi così fuori luogo
Riguardo al successivo test di rabdomanzia tutto andò come prevedevamo. Per l'ora in cui giunsero i partecipanti, consegnandoci le loro inevitabili teorie e i loro aneddoti sulle proprie meravigliose capacità e sui passati successi, ed esplorando l'area alla ricerca delle tubazioni piene ,d'acqua senza alcun risultato degno di nota ,la torta nuziale si era sciolta.
Ci rendemmo conto allora di qualcosa di cui ancora mi pento: non avevamo fotografato il Fenomeno della Torta Nuziale di Formello. Dannazione!
James Randi
Fort Lauderdale, FL
e-mail: [email protected]
Traduzione di Fara di Maio
Ricetta "Salvavita"
Vi inoltro, per conoscenza, la lettera che ho spedito oggi al supplemento "Salute" di Repubblica ([email protected]):
Sono una vostra lettrice e anche un'ammalata di cancro da quattro anni.
A parte alcune considerazioni generali sull'inserto che trovo infarcito di pessime e contradditorie informazioni soprattutto per le persone malate, vorrei soffermarmi sullo scandaloso articolo pubblicato sul supplemento n. 336, del 31 ottobre 2002, e intitolato "Ricette salvavita. Vi insegneremo come si batte il cancro".
Un supplemento "Salute" di un giornale dovrebbe per lo meno rendere evidente ai lettori quali sono gli articoli di pubblicità e quali quelli di almeno pretesa serietà. Io sono in cura presso una delle migliori équipe mediche del nostro paese, presso l'I.R.C.C. di Candiolo (Torino), e credo proprio che i miei medici, se l'avessero ritenuto utile, mi avrebbero proposto un bella insalatina di pomodori di agricoltura biodinamica, invece della faticosa chemioterapia. O forse non l'hanno fatto perché non sono proprietari di una Tenuta come quella da voi pluricitata, "la Zelata" di donna Giulia Crespi, da far rendere a spese di malati creduloni.
Senza scendere in dettagli, ritengo quell'articolo molto dannoso e ai limiti della denuncia per un reato che purtroppo non esiste nella nostra legislazione: istigazione alla non cura.
Distinti saluti
Prof. Anna Segre
P.S. a proposito delle contraddizioni del vostro inserto, in altra parte dello stesso numero si parla del fatto che negli Stati Uniti si guarisce di più di cancro rispetto all'Europa, ma non viene rilevato tra le varie motivazioni il maggior ricorso alle insalate di verdura biodinamica!
Anna Segre
Torino
Occultismo: l'esperienza di un avvocato
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo scritto dell'avvocato Davide Venturini, che si occupa di tutela dei consumatori, truffe, diritti del cittadino, diritto di famiglia. Ventuini è patrocinante presso i Tribunali della Santa Sede e si occupa anche di Cause dei Santi.
PdG
Il mio interesse per il paranormale si collega a interessi molto più ampi nell'ambito teologico, filosofico, giuridico, scientifico, tutti aspetti che ritengo siano tra loro strettamente connessi nel momento stesso in cui ci si voglia occupare di un settore del pensiero tanto variegato e ampio. Personalmente sono credente, cattolico, parto probabilmente da posizioni alquanto differenti da quelle di molti appartenenti al CICAP, ma questo non sta a significare che sia un "credulone"; anzi, ritengo di potermi considerare tranquillamente uno "scettico", se tale termine sta a significare la volontà di penetrare nei problemi, con adeguato senso critico e utilizzando al massimo grado quanto ci viene offerto dalla razionalità.
Da questo esula la dimensione soprannaturale, che io accetto con fede e per fede, secondo quanto viene proposto dalla Chiesa cattolica. Ma il soprannaturale così inteso ha, almeno a mio avviso, ben poco a che vedere con inganni, illusioni, truffe, scempiaggini varie che circolano sempre più diffusamente in un'epoca in cui si va cercando qualche appiglio per "rafforzare" illusoriamente il proprio io. Peraltro, un "sano" scetticismo l'ho appreso proprio nei corsi specialistici seguiti in ambito Vaticano in rapporto a miracoli, grazie, rapporti tra scienza e paranormale.
Ritengo del resto che proprio la Congregazione per le cause dei santi sia un particolarissimo esempio di rigorosità valutativa e di indagine seria e profonda, lasciando ben poco spazio a semplicismi e facilonerie. Ma un ambito che mi ha sempre affascinato profondamente è costituito dalle "truffe".
Il problema mi appassiona tremendamente, dai tour operator truffaldini sino agli annunci "truffa", dalla tutela dei consumatori fino alle "fregature" nei contratti immobiliari, e uno dei settori che mi coinvolge maggiormente è costituito dalle truffe connesse a fenomeni paranormali. Andiamo per ordine.
Io mi occupo in particolar modo di matrimoni in crisi, e mi sono trovato tante volte davanti a persone che affermavano di essere state convinte da qualche sensitivo a sposarsi o da un altro a separarsi, o da un altro ancora a lasciare la moglie per mettersi con una nuova donna e magari a fare un figlio con questa: e tutto sulla base di forme di persuasione occulta, di frequente attribuibili a vere e proprie truffe per spillare quattrini per "strane" consulenze. Peraltro, è fin troppo semplice comprendere quale forza estrema di suggestione possa avere la "notizia" di dover compiere un'azione per una persona già fragile psicologicamente.
È evidente che si viene a creare nella psiche un autoconvincimento a circolo vizioso da cui sarà ben difficile uscire (anche pagando profumatamente il sensitivo). Talvolta questi sensitivi si qualificano come esorcisti. Si consideri a tale proposito che la Chiesa cattolica è estremamente rigorosa nel valutare se un sacerdote possa presentare le caratteristiche per ricevere tale incarico e che, al contempo, si dimostra molto spesso alquanto diffidente verso sacerdoti che si autocandidano in nome di presunti carismi.
In ogni caso, è possibile imbattersi in qualche esorcista "abusivo" che si serve poco del rituale ma molto di carte, oggetti vari, tavolini per sedute spiritiche e altro. Qualche caso concreto? Ho avuto a che fare con un sensitivo-esorcista che presentava un abbinamento niente male tra cartomanzia e sensitività di bassa lega. Le bugie, però, hanno le gambe corte, specialmente quando si esagera e quando, per esempio, si passa da attività "spiritualistica" a dare i risultati delle corse di trotto o del totocalcio, con evidenti spiacevoli conseguenze…
Un'altra strana abbinata l'incontrai in un sensitivo che prometteva a destra e manca di togliere presunte fatture (evitando al contempo di pagare fatture ben più serie e vere), con una straordinaria miscela di omeopatia, iridologia e tanta semplicioneria. Anche in questo caso, peraltro, si presentano due estremi: i furbi, che riescono ad avere grandi benefici economici, e i sempliciotti che vivono quasi ai margini della società.
Forse allora i più innocenti sono coloro che passano da un castello all'altro, in cerca di qualche fantasma, quantunque anche in questo caso non manchino le truffe a sfondo economico. Si sente addirittura parlare della possibilità di divenire acchiappafantasmi… certo, il mercato del lavoro non offre magari molto ma indubbiamente c'è di meglio.
A questo proposito Internet non è che lo specchio della realtà sociale, dove trovare veramente di tutto. Ma Internet o no, ormai le offerte si sprecano, e c'è anche chi si offre gratuitamente per venire a casa vostra per verificare se è infestata (peraltro a prezzi modici: pensate… con quello che costa l'idraulico a casa!), o chi vi vuol vendere l'attrezzatura da Ghost Buster a modica spesa (anche se per le attrezzature più sofisticate - da fare invidia a CIA e FBI - le spese salgono enormemente). No comment...
Davide Venturini
Ferrara