Questo articolo nasce da una frase rivoltami qualche anno fa. La frase, assolutamente innocua e simile a tante altre già ascoltate, ebbe però un effetto "goccia che fa traboccare il vaso". Il vaso era pieno di "eh, si vede che sei dell'Acquario...", "per forza è testardo, è del Toro!", "io di quelli dei Gemelli non mi sono mai fidato, sono ambigui", "è un'acqua cheta, come tutti quelli della Vergine", e così via.
La frase "fatale" recitava, più o meno, così: "tutti gli artisti sono di segni d'aria o di fuoco". La molla scattò quasi subito. Finalmente una affermazione "falsificabile", come si dice nel linguaggio scientifico, ovvero sottoponibile a verifica. E così, con pazienza, ma anche con un certo diletto, ho cominciato a raccogliere le date di nascita di artisti di vario genere. I risultati della "ricerca" sono raccontati nel seguito.
Attendibilità dei dati
Le date di nascita dei vari personaggi presi in esame sono state ricavate da varie fonti: biografie, enciclopedie, manuali, riviste. Sicuramente alcuni dati non sono esatti. Nel corso della raccolta è capitato talvolta di imbattersi in date di nascita diverse per la stessa persona. È anche probabile che si siano verificati scarti tra le date "ufficiali" e quelle effettive, come capita ancora adesso per effetto di ritardi, intenzionali o forzati, nell'iscrizione all'anagrafe.
Tuttavia, il numero di dati raccolti (oltre 1200) dovrebbe assicurare una compensazione degli errori, senza determinare scostamenti sistematici significativi, e comunque tali da stravolgere le conclusioni.
In ogni caso, la ricerca è ancora aperta, con l'intenzione sia di ampliare il campione, sia di correggere gli errori che dovessero emergere.
Il campione
Come detto, il campione consiste, alla data di stesura del presente testo, di 1216 persone, di cui 1057 maschi e 159 femmine.
La prima difficoltà, e terreno di possibili obiezioni e critiche, ha riguardato, ovviamente, la definizione stessa di "artista". Pur trattandosi di un tratto più universalmente riconoscibile rispetto alla "testardaggine" o alla "ambiguità" citate in precedenza, si tratta pur sempre di una qualifica soggetta a un grado non piccolo di opinabilità. Per arrivare a un campione così ampio, si è scelto di usare dei criteri di ammissibilità piuttosto generosi, come si vedrà meglio nel seguito.
Sono state prese in considerazione le dieci categorie riportate nella Tabella 1, che contiene anche il numero di soggetti appartenenti a ciascuna categoria.
Esempi di artisti, inclusi e non
Non potendosi riportare in questa sede i nominativi di tutti gli artisti analizzati, per ovvie ragioni di spazio, si citano qui alcuni esempi, per far comprendere e per consentire di valutare l'ampiezza delle maglie del filtro usato per ammettere o meno un nominativo nella lista.
Di molti illustri artisti dell'antichità non è possibile conoscere la data di nascita, e questo spiega numerose e vistose assenze (Giotto, per dirne uno).
Le categorie potenzialmente più controverse sono quelle di "Cantanti", "Musicisti" e "Attori". È soprattutto in queste categorie che le scelte presentano il più alto grado di arbitrarietà, ma la cosa appare inevitabile, in assenza di una definizione universalmente accettata di "artista".
Così, la categoria "Cantanti" comprende solo nomi di personaggi illustri, di solito considerati artisti a tutti gli effetti, o lirici (Maria Callas o Tito Schipa, ad esempio), o della musica leggera e del jazz (Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Elvis Presley, Lucio Dalla, per citarne alcuni). Sono stati invece lasciati fuori nomi di personaggi che, secondo l'autore, sono da considerare solo esecutori: Claudio Villa, Gianni Morandi o Pat Boone, per esempio.
Anche nella categoria "Musicisti", al fianco dei celebri compositori di musica classica (Verdi, Chopin, Mozart, ecc.) figurano esponenti della musica jazz, Pop o Rock, che potranno forse far storcere il naso ad alcuni, ma che l'autore ha ritenuto di poter insignire del titolo di artista. Ci si riferisce a nomi famosi (Jimi Hendrix, Bob Dylan, John Lennon, Lucio Battisti), ma anche relativamente minori (Janis Joplin, Van Morrison, Bo Diddley, Ligabue).
Quanto agli "Attori" è evidente la difficoltà di decidere chi includere e chi tener fuori. A parte i "mostri sacri" (Vittorio Gassman, Charles Laughton, Eleonora Duse o Anna Magnani) e quelli "quasi sacri" (Al Pacino, Robert De Niro, Marcello Mastroianni, Vanessa Redgrave, ecc.), le molte altre inclusioni, come pure le tantissime esclusioni, sono ovviamente molto discutibili.
In generale, l'autore è prontissimo ad inviare l'elenco completo dei 1216 nominativi a chiunque lo richiedesse, ed è altrettanto pronto a inserire nomi rimasti fuori per dimenticanza o per mancanza di dati (meglio, di date: quelle di nascita). Per citare due soli casi: Mina e Gigi Proietti non figurano nell'elenco solo perché non si sono ancora scoperte le loro date di nascita.
La suddivisione per segni
Il campione è stato suddiviso tra i dodici segni zodiacali come mostrato nella Tabella 2 e nel diagramma seguenti.
Come si può vedere, la distribuzione non è uniforme, andando dagli 88 appartenenti al segno del Capricorno ai 125 del segno del Toro, con gli scostamenti percentuali rispetto al valore medio, che sarebbe di 101,3 e preso pari a 1, mostrati nell'ultima colonna della Tabella 2.
Questa disuniformità si può spiegare con l'ampiezza, ancora piccola, del campione rispetto ad una suddivisione in 12 classi. Come si vedrà, infatti, gli scostamenti si riducono al diminuire del numero di classi.
Un altro possibile motivo di scostamento potrebbe essere cercato nella probabile disuniformità di distribuzione, tra i dodici segni, delle nascite della popolazione nel suo complesso. Questo aspetto merita di essere approfondito.
In ogni caso risulta interessante notare che sia il segno più frequente, il Toro, che quello meno frequente, il Capricorno, appartengono alla categoria dei segni "di terra".
La suddivisione per elementi
Devo confessare la mia profonda ignoranza del mondo astrologico, per cui non saprei dire i motivi per cui i segni sono attribuiti ai quattro gruppi contraddistinti dagli elementi fondamentali, aria, terra, acqua e fuoco. In ogni caso, assumendo l'attribuzione codificata, la distribuzione del campione tra i quattro elementi è mostrata in Tabella 3.
Si può notare che, come assolutamente prevedibile, la disuniformità, passando da dodici a quattro classi, si riduce sensibilmente, tanto da far ritenere che il campione sia, a questo riguardo, sufficientemente rappresentativo.
Il lettore, a questo punto, avrà già fatto un rapido conto. Ebbene sì, succede proprio quello che era ragionevole attendersi, e che è illustrato dalla Tabella 4: raggruppando gli artisti nati in segni di aria più fuoco, da una parte, e quelli dei segni di terra più acqua, dall'altra, si ottiene una parità quasi perfetta!!
Conclusioni
Il materiale qui presentato dimostra, a mio parere, la totale infondatezza della pretesa correlazione tra doti artistiche e segno zodiacale. La quasi perfetta parità della distribuzione degli artisti tra i quattro elementi dovrebbe mettere in crisi anche il più testardo sostenitore della validità dell'astrologia. Ovviamente non sarà così. La carica di irrazionalità che si cela dietro l'apparente "scientificità" dei calcoli astrologici fa velo, per chi vuole crederci, rispetto a qualsiasi argomentazione logica o, come in questo caso, a un'analisi dei dati. Infatti lo scopo del piccolo lavoro svolto era sostanzialmente il divertimento, e, da questo punto di vista, ha funzionato.
Aldo Fanchiotti
Docente di Fisica Tecnica
Università degli Studi Roma Tre