A volte, il nostro cervello tende a super-interpretare ciò che gli occhi vedono. Questa super-interpretazione può creare dei qui pro quo visivi: far vedere delle ombre là dove non ci sono, e degli aloni misteriosi avvolgere degli oggetti comuni.
La super-interpretazione è simile, in senso figurato, a un elaboratore di testi che autocorregge gli errori di battitura anche se non glielo chiediamo. Quest'automatismo cerebrale di autocorrezione è utile nell'ambito della vita di tutti i giorni, ma in certi casi specifici può portare a confusione (e anche in rari casi, ad uno stato di non determinazione).
Nella figura 1.a) possiamo osservare delle macchie scure formarsi agli incroci che delimitano i quadrati neri. Se aumentiamo la distanza tra i quadrati (fig. 1.b), si vedono allora degli aloni bianchi formarsi gradualmente dietro a questi quadrati. Possiamo anche aumentare empiricamente l'effetto di apparizione di macchie come dimostrato dalla figura 1.c). Qui, sembra tutto un formicolio di puntini che appaiono e scompaiono nei dischetti bianchi della figura, seguendo il nostro movimento oculare.
Passiamo alla figura 2a) nella quale si intravedono delle ombre ai punti dove i quadrati si toccano; nella figura 2.b), che è simile alla prima nella forma, si può scorgere due effetti contrastanti: le ombre ai punti di contatto dei quadrati, e degli aloni fittizi...
Infine, nelle figure 3) e 4) osserviamo delle zone più bianche dello sfondo bianco, e non è una pubblicità per detersivi...
Nella figura 4), il cervello completa in maniera inconscia il triangolo, è un'autocorrezione visiva che ci permette di vedere una forma fantasma. I triangoli hanno un'anima?
Gianni A.Sarcone
e Marie J. Waeber
''Sono i responsabili e coordinatori di uno dei migliori siti dedicati ai giochi, alle illusioni e all'enigmistica: www.archimedes-lab.org '
La super-interpretazione è simile, in senso figurato, a un elaboratore di testi che autocorregge gli errori di battitura anche se non glielo chiediamo. Quest'automatismo cerebrale di autocorrezione è utile nell'ambito della vita di tutti i giorni, ma in certi casi specifici può portare a confusione (e anche in rari casi, ad uno stato di non determinazione).
Nella figura 1.a) possiamo osservare delle macchie scure formarsi agli incroci che delimitano i quadrati neri. Se aumentiamo la distanza tra i quadrati (fig. 1.b), si vedono allora degli aloni bianchi formarsi gradualmente dietro a questi quadrati. Possiamo anche aumentare empiricamente l'effetto di apparizione di macchie come dimostrato dalla figura 1.c). Qui, sembra tutto un formicolio di puntini che appaiono e scompaiono nei dischetti bianchi della figura, seguendo il nostro movimento oculare.
Passiamo alla figura 2a) nella quale si intravedono delle ombre ai punti dove i quadrati si toccano; nella figura 2.b), che è simile alla prima nella forma, si può scorgere due effetti contrastanti: le ombre ai punti di contatto dei quadrati, e degli aloni fittizi...
Infine, nelle figure 3) e 4) osserviamo delle zone più bianche dello sfondo bianco, e non è una pubblicità per detersivi...
Nella figura 4), il cervello completa in maniera inconscia il triangolo, è un'autocorrezione visiva che ci permette di vedere una forma fantasma. I triangoli hanno un'anima?
Gianni A.Sarcone
e Marie J. Waeber
''Sono i responsabili e coordinatori di uno dei migliori siti dedicati ai giochi, alle illusioni e all'enigmistica: www.archimedes-lab.org '